Lo rivela il settimanale Marianne
https://www.marianne.net/politique/comment-le-pouvoir-veut-installer-une-cour-des-comptes-sa-botte
Ecco perché il deficit oltre il 3% di Macron a Moscovici non sembra grave. Mentre quello del 2,03 italiano destabilizza la UE.
Per fortuna dei franecsi, non tutti i grandi media sono dalla parte di Emmanuel e del globalismo austeritario come i meia italioti.
Su Le Figaro, il macro-economista Nicolas Goetzmann incita: “Ora è il momento di aumentare la crescita!”
Nicolas Goetzmann: «La priorité est la croissance, pas de baisser la dépense»
“Smetterla col feticismo di abbassare la spesa pubblica!
“Quando Emmanuel Macron è arrivato al potere nel 2017, il paese cresceva del 2,3% – ora la previsione per il 2019 è dell’1,3%. E’ difficile sostenere che “le riforme” fatte sono state un gran successo. Anzi: si può sottolienare l’ironia della situazione: è perché il governo ha dovuto reagire alle manifestazioni dei Gilet Gialli con un po’ di rilancio keynesiano, che Macron ha evitato di vedere la crescita di quest’anno scendere sotto l’1%.
“Il 12 giugno, il tasso richiesto dal mercato obbligazionario per il debito dello Stato francese è stato dello0,10%. Lo ripeto: la Francia si indbita al tasso dello 0,10 per cento sul decennale! Ciò non riflette proprio la situazione di uno stato in fallimento” tale da dover tagliare le spese.