Macron ordina 148 milioni di vax …

In Francia l’obbligo di mascherina nei trasporti è terminato lunedì 16 maggio; in compenso, il governo ordina 148 milioni di dosi di vaccini Covid-19.

La Francia attualmente immagazzina 69 milioni di dosi di vaccini. Ma non basta, il governo vuole di più.

Le scorte di vaccini Covid-19 sono sufficienti per vaccinare tutti i francesi in due mesi. Delle 69 milioni di dosi refrigerate, però, 900.000 scadranno presto. Quindi, secondo il media Francetvinfo, «la Francia prevede 148 milioni di dosi entro il prossimo anno, tra Pfizer, Moderna ma anche altri vaccini non ancora autorizzati sul mercato come Sanofi e Valneva».

Ma in realtà si apprende:

Il vaccino di Valneva è abbandonato

Lunedì la Commissione Europea ha inviato al gruppo farmaceutico Valneva una comunicazione di intenti per risolvere il contratto di fornitura. Non avendo ancora ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio, il gruppo franco-austriaco ha una trentina di giorni di tempo per ottenerla o per proporre un piano B. Questo vaccino ha un funzionamento più “tradizionale” rispetto a quelli autorizzati oggi nell’Unione Europea.

Un virus inattivato

Il vaccino di Valneva, infatti, si basa su un virus inattivato, che lo differenzia dagli altri vaccini Covid autorizzati nell’Unione Europea. Si tratta di una tecnologia più tradizionale rispetto ai vaccini Pfizer/BioNTech o Moderna, con RNA messaggero, e, in misura minore, di quelle di AstraZeneca e Johnson & Johnson, con vettore virale, o di Novavax, con proteina ricombinante.

Con l’aumento delle critiche ai vaccini e ai loro effetti collaterali, il governo insiste a spendere miliardi per questi vaccini, acquistando anche dosi pediatriche – in vista della profetizzata “ondata d’autunno” con la nuova furiosa campagan di vaccinazione totale.

In Germania, idem

“In vista dell’imminente ondata di corona in autunno – scriveDWN – gli stati del Baden-Württemberg, dell’Assia e della Baviera stanno spingendo per un nuovo inizio nel Bundestag per la vaccinazione obbligatoria a partire dai 60 anni. Alla conferenza dei ministri della salute digitale di lunedì, il ministro della Salute del Baden-Württemberg Manne Lucha e il suo omologo dell’Assia Kai Klose (entrambi Verdi) hanno presentato una domanda corrispondente e il ministro della Salute bavarese Klaus Holetschek (CSU) ha sostenuto la proposta.

Il Bundestag, il parlamento federale, aveva bocciato l’obbligo vaccinale l’aprile scorso. Ma Lucha ha affermato martedì che il dibattito su questo tema non dovrebbe essere abbandonato. “Ho ancora la speranza che l’ultima parola non sia stata ancora detta, almeno per quanto riguarda la vaccinazione obbligatoria a partire dai 60 anni”. Oltre ai raffreddori stagionali, ci sarebbe un aumento dei casi di Covid con decorso grave della malattia in autunno. Lo sa già, come vedete.

Klose ha ricordato che l’obbligo generale di vaccinare è venuto meno ad aprile nel Bundestag. Tuttavia, l’obbligo di vaccinare le persone particolarmente a rischio è “una parte importante della politica sanitaria preventiva”. Il politico della Csu Holetschek ha chiesto alla coalizione del semaforo di presentare una nuova proposta. “Dobbiamo essere preparati per le nuove ondate di infezione in autunno”. Le persone anziane hanno un rischio maggiore di ammalarsi gravemente. “Il governo federale non deve più sottrarsi a questo”.

In Italia, Roberto Speranza ha già annunciato la !quarta dose” per l’autunno. Ciò, nonostante che

“Virus creato e ora mutato, quarta dose a settembre un’assurdità

“Parlare di quarta dose a settembre è una sciocchezza assoluta”. Va al cuore del problema il professor Mariano Bizzarri, oncologo e associato presso il dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma

“Vi fareste inoculare un vaccino antinfluenzale di due anni fa?”. Dopo essere stato in Senato a dire che il Covid è un processo di ingegnerizzazione con pezzi di Sars e Hiv (“lo dicono cinesi e americani”), il professor Bizzarri spiega alla Bussola perché parlare di quarta dose a settembre è una sciocchezza: “Non credete agli esperti cartomanti che predicono il virus del futuro: è una sciocchezza, non si sa nulla di un vaccino contro Omicron, i dati di sperimentazione sono secretati”. E punta il dito sulle politiche sanitarie: “Hanno utilizzato il tema Covid per nascondere le inadeguatezze del sistema sanitario”.

Infine,

Nel suo blog su Fatto Quotidiano, Patrizia Gentilini analizza i numeri riportato dall’Istituto Superiore di Sanità (https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/17/covid-ho-confrontato-i-numeri-sui-contagi-dei-bambini-vaccinati-e-ho-tratto-le-mie-conclusioni/6590705/) e osserva come tra marzo e maggio 2022 il rischio di COVID-19 nei bambini tra i 5 e gli 11 anni di età vaccinati con ciclo completo sia superiore rispetto a quello dei coetanei non vaccinati. La differenza era del 10% a marzo ed è salita al 34% a maggio.

Conclude la dottoressa Gentilini: “Sulle cause all’origine di tutto ciò non mi sento di esprimere alcuna ipotesi, ma sta di fatto che i bambini vaccinati si contagiano molto più dei non vaccinati e hanno ovviamente molte più possibilità di diffondere il virus e contagiare gli altri. Già questa sola informazione, quand’anche questi prodotti fossero totalmente scevri da effetti collaterali (cosa che purtroppo sappiamo non essere), dovrebbe essere sufficiente per far immediatamente sospendere la loro somministrazione ai minori.”

https://twitter.com/a_meluzzi/status/1526121842192285696