Gravissima rivelazione del Primo Ministro della Slovacchia Robert Fico, al summit sull’Ucraina organizzato da Macron; ha dichiarato:
“Diversi Paesi di Nato e UE stanno riflettendo sulla possibilità di inviare dei soldati in Ucraina, sulla base di accordi bilaterali. Si tratta di informazioni riservate. Una simile decisione rappresenterebbe un’enorme escalation.”
Robert Fico ha definito il summit “una riunione di guerra”. UNA RIUNIONE DI GUERRA”
Nel patto che la Meloni hafirmato con Zelenski c’è anche l’invio di soldati italiani?
Soldati della NATO stanno già combattendo in Ucraina mentre il fronte europeo si spacca sul sostegno a Kiev (Vladimir Volcic)
Il capo della direzione principale delle operazioni, il primo vice capo di stato maggiore delle forze armate russe, il colonnello generale Sergei Rudskoy, ha affermato che le truppe della NATO stanno combattendo in Ucraina.
“Gli ufficiali della NATO preparano direttamente le operazioni militari delle forze armate dell’Ucraina e il personale militare della NATO partecipa alle ostilità”, ha dichiarato.
Il colonnello generale ha chiarito che i militari dell’alleanza utilizzano la “leggenda” dei mercenari. “Sotto le spoglie di mercenari, controllano i sistemi di difesa aerea, i missili tattici-operativi e i sistemi di razzi a lancio multiplo e fanno parte di distaccamenti d’assalto”
Le dichiarazioni di Rudskoy hanno una grande valenza politica in quanto è la prima volta che la Russia ufficializza lo scontro diretto con le truppe NATO in Ucraina.
Fino ad ora ci si è limitati ad eliminare i soldati NATO. A sua volta l’Alleanza Atlantica chiedeva agli ucraini di gettare nelle fosse comuni i soldati NATO uccisi, recuperando solo i corpi degli alti ufficiali. Quest’ultimi erano soggetti a fakenews di cover-up per giustificare la loro morte. Ed ecco che apparivano sui media brevi notizie di ufficiali morti per malattie o incidenti stradali. Una tecnica imparata dagli israeliani.
Ora la Russia ha deciso di ufficializzare lo scontro diretto contro le truppe NATO. Una decisione che nasconde un messaggio diretto all’occidente: visto che non vi limitate a fornire soldi, armi e munizioni agli ucraini ma inviate le vostre truppe a combatterci potremmo essere legalmente autorizzati a considerare tutto ciò come un’aggressione con tutte le conseguenze del caso.
La maggioranza dei soldati NATO che combattono in Ucraina è fornita dalla Polonia, circa 10.000 uomini. Tuttavia contingenti minori sono stati inviati da Stati Uniti, Francia e Germania. l’Italia non ha soldati in Ucraina. Gli italiani che combattono al fianco dei neonazisti ucraini sono veramente dei mercenari e non hanno apparentemente legami con il governo o l’esercito italiano. Parliamo di qualche decina di fanatici esaltati.
La presenza di ufficiali italiani per il coordinamento dell’esercito ucraino assieme ai loro omologhi americani, russi e britannici non è mai stata dimostrata né segnalata dai vertici militari russi. Quindi la loro presunta presenza rimane nell’ambito della propaganda fino a quando non emergeranno prove inconfondibili.
Al contrario è dimostrata la partecipazione dell’Italia sul punto logistico, mettendo a disposizione di americani e britannici la base aerea di Sigonella.
Diverso e più qualificato il ruolo dell’esercito britannico. Tramite le sue unità speciali pianifica, finanzia e partecipa alle operazioni terroristiche ucraine in territorio russo (Crimea compresa) coordinando anche gruppi terroristici nazisti russi.
Nonostante l’invio di truppe a combattere i russi (contingenti limitati che non possono fare alcuna differenza sui campi di battaglia) i Paesi europei membri della NATO sono estremamente divisi sulla questione del sostegno all’Ucraina, riporta Bloomberg citando fonti diplomatiche.
La divisione è soprattutto tra i Paesi occidentali e i Paesi dell’ex blocco di Varsavia. Le accuse degli Stati dell’Europa orientale contro quelli occidentali si riducono al fatto che questi ultimi “non ascoltano” le esigenze di Kiev. Secondo Bloomberg, oggetto della controversia sarebbe la questione del rifornimento delle riserve di artiglieria al governo di Kiev.
“L’atmosfera nei circoli diplomatici è che se la Russia alla fine vincerà il conflitto militare in Ucraina, l’Europa occidentale non sarà perdonata dall’Europa orientale”, osserva Bloomberg. La convinzione della vittoria russa è largamente condivisa tra gli Stati Maggiori e governi francesi, tedeschi, olandesi, belgi e italiani.
Nonostante le plateali promesse e i roboanti accordi di alleanze militari Italia, Francia, Germania, Olanda e Belgio sono disposti a diminuire il loro supporto e si concentrano piuttosto sullo sfruttamento economico di quella parte dell’Ucraina che resterà dopo la sconfitta militare.
Vladimir Volcic
“Ma chi è quell’idiota che a guerra praticamente finita, si precipita a firmare un accordo di supporto finanziario e politico-militare con chi ha perso la guerra?
A questa maledetta non interessa più il consenso elettorale, ha già lanciato la propria coalizione come un treno in corsa giù dal burrone, tanto lei sarà ricompensata a vita dai suoi padroni nazisti angloamericani – chissenefrega dell’Italia?
Quindi, oltre a pagare l’Ucraina – armi, pensioni, stipendi – e fare la guerra alla Russia che è un Paese AMICO DELL’ITALIA -, alle prossime elezioni ci becchiamo di nuovo il PD, perché nessun elettore di centrodestra si fiderà di nessuno.
Missione compiuta.
Italia distrutta.
A meno che non ci si svegli ADESSO.”
Giulio Braga
(https://twitter.com/giuliobraga)
Qualcuno ha teorie migliori di quella di Braga, sul motivo per cui la Meloni – due giorni prima delle elezioni in Sardegna – si sia così clamorosamente tagliata le OO?