di Ilaria Myr
Sarà presentata all’Università Roma Tre il 27 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, la nuova Rete scolastica europea per la didattica della Shoah Etnhos (European Teachers Network on Holocaust Studies).
“Si tratta di una rete di docenti a livello europeo che si occupano di didattica della Shoah e che si scambiano informazioni per sviluppare in maniera scientifica modelli di formazione adeguati alla sfida – spiega a Mosaico David Meghnagi, ideatore e direttore del Master in Didattica della Shoah dell’Università Roma Tre -. Dopo 15 anni di attività del Master – che fu il primo a nascere sia in Italia (dove tutt’ora è il solo, ndr) sia in Europa – e che ha contribuito a formare oltre 120 studiosi, ci sembrava importante proseguire il nostro impegno, con la creazione di questa rete europea”.
L’associazione è stata costituita ufficialmente a novembre ed è presieduta da Stefania Zezza, docente al Liceo Virgilio di Roma, vicepresidenti Romana Bogliaccino (docente presso il Liceo Visconti) e Andrea Ventura (docente presso il Liceo Aristofane). A oggi conta già 150 adesioni, di docenti non solo italiani, ma anche israeliani, tedeschi austriaci, bulgari, polacchi, britannici e americani (alcuni, come Mark Weizmann, sono anche membri dell’IHRA).
Tra i membri del comitato d’onore figurano le Testimoni della Shoah Edith Bruck e Liliana Segre, Rav Riccardo Di Segni, l’ambasciatore Luigi Maccotta e lo stesso Meghnagi.
Tra i membri del comitato d’onore figurano le Testimoni della Shoah Edith Bruck e Liliana Segre, Rav Riccardo Di Segni, l’ambasciatore Luigi Maccotta e lo stesso Meghnagi.
Alla presentazione ufficiale del 27 gennaio a Roma, saranno presenti l’ambasciatore Luigi Maccotta, il presidente onorario della Camera Luciano Violante, la scrittrice Edith Bruck, il rettore dell’Università e la presidente della nuova associazione Etnohs. Nell’Ateneo, per l’occasione, saranno anche esposte una mostra dello Yad Vashem (nella sala più grande), e alcune tele della pittrice Eva Fischer, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
Nasce la Rete scolastica europea per la didattica della Shoah
Olocaustico: cosa accadrà quando l’ultimo dei testimoni ci avrà lasciati?
di David Zebuloni
…..distinguere Piperno dalla massa è il suo lavoro, tanto precario quanto affascinante: immortalare per conto dello Yad Vashem le testimonianze degli ultimi superstiti dell’Olocausto. Quando l’ultimo testimone viene a mancare, il protagonista decide di crearne uno nuovo. Entra così in scena la figura struggente di Mordechai, un senzatetto misterioso che per l’occasione diventa l’ultimo sopravvissuto al campo immaginario di Kromlinow. Quando David e Mordechai vengono smascherati, il libro finalmente decolla e il lettore entra a far parte di una dimensione parallela e drammaticamente vicina in cui la Shoah viene negata e il ricordo dei morti sconsacrato. La catastrofe è planetaria, a tratti assurda a tratti estremamente realistica, che non lascia via di fuga e obbliga il giovane irresponsabile aspirante regista romano ad affrontare i negazionisti con la stessa arrogante creatività con cui ha trasformato il vecchio Mordechai in testimone…..
Olocaustico: cosa accadrà quando l’ultimo dei testimoni ci avrà lasciati?