Joe Fallisi
Sergei Alexandrovich Nilus, il mistico responsabile della prima stampa russa “integrale” dei Protocolli – come capitolo XII (l’ultimo) dell’edizione del 1905 del suo libro sulla venuta dell’Anticristo (Il Grande dentro il Piccolo e l’Anticristo come imminente possibilità politica(1)) -, venne imprigionato e torturato dalla Cheka nel 1924 e nel 1927, morendo due anni dopo(2). Quanto alla moglie Yelena, fu arrestata nelle purghe del 1937 e subì la deportazione nella penisola di Kola, dove scomparve l’anno seguente annichilita dalla fame e dal freddo(3). Nilus aveva individuato in modo cristallino quelli che nel suo linguaggio escatologico rappresentavano gli agenti attivi dell'”Anticristo”: i kosherbolscevichi avvelenatori e divoratori della Russia. Una volta al potere, non si sarebbero dimenticati di lui.
Dal 1917 al 1937 la Madre Russia, stuprata, rappresentò il campo di un enorme esperimento in corpore vili. Fu la nuova “Gerusalemme terrena” degli ashkenaziti, come lo era stato, durante il Medioevo e sino alle soglie del mondo contemporaneo, l’enorme regno di Polonia-Lituania per gli arendartz all’uncino.
Note:
- Cf. http://en.wikipedia.org/wiki/Sergei_Nilus.
- “Nel gennaio 1917, Nilus aveva preparato una seconda edizione, riveduta e documentata, da pubblicare. Ma prima che potesse essere messa in commercio, si verificò la rivoluzione del marzo 1917 e Kerensky, che era salito al potere, ordinò di distruggere l’intera edizione del libro di Nilus. Nel 1924, il Prof. Nilus fu arrestato dalla Cheka a Kiev, imprigionato e torturato; il giudice ebreo gli disse che questo trattamento gli era stato riservato per ‘aver fatto loro un danno incalcolabile pubblicando i Protocolli’. Rilasciato per qualche mese, fu nuovamente arrestato, sottoposto a torture disumane dalla Cheka e morì il 13 gennaio 1929.” (Zionism & Russia – Valdas Anelauskas, Lecture 4, p. 10, https://drive.google.com/file/d/1nlgLxEOH7nJAyiz0h-BDmJPZ2VDOFvzd/view?usp=sharing)
- Cfr. http://freemasonry.bcy.ca/biography/nilus_s/nilus_s.html.