Lettera dalla Grecia.
Ecco come la notizia è stata data in Italia
Grecia, attacco xenofobo contro campo di rifugiati nell’isola di Chios: migranti e operatori feriti
Un violento attacco xenofobo, con lancio di molotov, petardi e sassi ha colpito il campo di rifugiati sull’isola greca di Chios, dove da ieri ci sono proteste contro i migranti. Circa 150 migranti rifugiatisi in Grecia dalla guerra siriana, sono stati costretti a fuggire. Lo scrivono vari media internazionali, fra cui la Bbc. Nell’assalto è rimasto ferito alla testa da una pietra un rifugiato. Distrutte una cinquantina di tende e baracche.
Anche due operatori umanitari che lavorano tra i profughi sono stati feriti nel campo di Souda a Chios, che ospita circa 4.000 rifugiati. L’Unhcr, che lo gestisce, fa sapere che fra i tendoni distrutti dai teppisti – che hanno lanciato i loro oggetti contundenti dal muro che circonda il campo – ve ne era uno da 50 posti. «I volontari hanno cercato di sopperire erigendo una piccola tendopoli fuori da Souda e hanno rivolto un appello alla polizia perché sorvegli la zona.
Roland Schoenbauer, operatore dell’Unhcr ha detto alla Bbc che, malgrado ciò, non tutti migranti avranno un posto asciutto dove trascorrere la notte per il pericolo di nuovi scorribande. Secondo i media greci, dietro all’attacco c’è l’estrema destra greca di Alba Dorata, e l’episodio viene messo in relazione con un episodio in cui sono coinvolti quattro migranti (pare tre algerini e un iraniano), che ieri avrebbero svaligiato un negozio di fuochi d’artificio e lanciato petardi in giro per l’isola. Una rappresaglia, quindi. Dei migranti in cerca d’asilo ospitati a Souda, il 60% proviene dalla Siria, il 20% dall’Iraq, il 10% dal Nord Africa e il 10% da altre parti del mondo.
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Notizia originale data in Grecia
La pagina è questa http://www.protothema.gr/greece/article/629112/eikones-katastrofis-apo-ta-epeisodia-metanaston-sti-hio/.
Qui ci sono i link ai filmati dei cittadini terrorizzati che, chiusi in casa, sono divenuti bersaglio dei fuochi artificiali che i cosiddetti migranti “avrebbero” rubato e lanciato.
Ho lasciato in fondo l’originale in lingua greca, cosicché chiunque la conosca possa attenersi a quella se non si fida della mia traduzione.
Nessuna estrema destra, nessun provocatore fascista, nessun solito viscido buonismo a favore degli “immigrati”. Hanno fatto tutto loro, ben armati e istigati dalle solite ONG stipendiate dai soliti poteri.
Tra parentesi, ho conosciuto in prima persona alcuni dei veri profughi: molti cristiani che venivano in chiesa a ricevere la Comunione o a chiedere un Rosario, dichiarando di non voler vivere nell’accampamento a maggioranza musulmana, dove sono minacciati e malmenati.
17/11/2016
Notte selvaggia a Souda – Immigrati hanno bruciato tende, sfasciato automobili e negozi – Cinque persone sono state trasferite in ospedale – Kikilias: Necessario distinguere tra profughi e immigrati.
L’accampamento di profughi e immigrati a Souda in Chios ricordava un campo di battaglia abbandonato il mattino di giovedì, dopo gli scontri estesi che si sono verificati all’alba con protagonisti degli immigrati.
Cenere e resti di legno, coperte e oggetti personali bruciati, ma anche danni qua e là in tutto l’accampamento compongono la triste odierna immagine. Abitanti della zona e profughi contano le ferite, con gli umori che restano accesi.
Fino a stamane la polizia e i vigili del fuoco si trovavano in allerta con il timore di nuovi scontri, sebbene la tensione si sia allentata dalle 5 di mattina di giovedì e quindi l’ordine sia stato ripristinato.
Da parte sua la polizia ha proceduto a 37 fermi e identificazioni di sospetti, tra i quale anche 2 membri di ONG, come pure all’arresto di 2 immigrati che sembra abbiano organizzato gli scontri.
In accordo con gli abitanti della zona tutto è iniziato poco dopo le 11 di sera, quando un gruppo di immigrati ha fatto irruzione in un negozio di bengala della zona, prendendo da dentro una grande quantità di fuochi artificiali.
In seguito sono ritornati nell’accampamento e, accendendo i fuochi, hanno iniziato a spararli verso le case del vicinato, con gli abitanti che chiedevano disperatamente aiuto.
La continuazione si è avuta all’interno dell’accampamento, che pochi minuti dopo è stato dato alle fiamme. A causa dell’incendio la gran parte dell’accampamento è stata distrutta.
Gli immigrati tuttavia non sono rimasti là: alla presenza dei primi abitanti che si sono radunati in strada hanno reagito con lancio di pietre, col risultato di sfasciare 4 automobili come anche negozi della zona.
Nonostante la presenza dei MAT [unità speciali di polizia], gli immigrati non si sono ritirati per parecchio tempo, fin quando non è stato deciso l’assalto all’accampamento. I poliziotti hanno proceduto a diversi arresti, senza che ne sia stato reso noto il numero esatto.
Lo scenario che si trattasse di un attacco organizzato è rinforzato dalla circostanza che gli immigrati possedevano anche dei taser [pistole a scarica elettrica] nelle loro mani, senza che fosse noto il modo in cui ne siano venuti in possesso.
I cittadini, soprattutto dal vicinato, hanno dato man forte agli abitanti della zona, tenendo in mano bastoni di legno e ferro allo scopo di difendersi.
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Άγρια νύχτα στη Σούδα – Μετανάστες έκαψαν σκηνές, έσπασαν αυτοκίνητα και καταστήματα- Πέντε άτομα μεταφέρθηκαν στο νοσοκομείο – Κικίλιας: Ανάγκη να διαχωριστούν πρόσφυγες από μετανάστες
Εγκαταλελειμμένο πεδίο μάχης θύμιζε το πρωί της Πέμπτης ο καταυλισμός προσφύγων και μεταναστών της Σούδας στη Χίο, μετά τα εκτεταμένα επεισόδια που σημειώθηκαν τα ξημερώματα με πρωταγωνιστές μετανάστες.
Στάχτη και αποκαΐδια, καμένες κουβέρτες και προσωπικά αντικείμενα, αλλά και διάσπαρτες ζημιές σε όλο τον καταυλισμό συνθέτουν τη σημερινή θλιβερή εικόνα. Περίοικοι και πρόσφυγες μετρούν τις πληγές τους, με τα πνεύματα να παραμένουν οξυμένα.
Μέχρι και σήμερα το πρωί αστυνομία και πυροσβεστική βρίσκονταν επί ποδός υπό τον φόβο νέων επεισοδίων παρότι η ένταση εκτονώθηκε από τις 5 τα ξημερώματα της Πέμπτης οπότε και αποκαταστάθηκε η τάξη.
Από την πλευρά της η αστυνομία έχει προχωρήσει σε 37 προσαγωγές υπόπτων, ανάμεσά τους και 2 μέλη Μη Κυβερνητικών Οργανώσεων, καθώς και στη σύλληψη 2 μεταναστών που φαίνεται ότι πρωταγωνίστησαν τα επεισόδια.
Σύμφωνα με τους περίοικους όλα ξεκίνησαν λίγο μετά τις 11:00 το βράδυ όταν ομάδα μεταναστών έσπασε κατάστημα βεγγαλικών της περιοχής παίρνοντας από μέσα μεγάλη ποσότητα πυροτεχνημάτων.
Στη συνέχεια επέστρεψαν και πάλι στον καταυλισμό και ανάβοντάς τα άρχιζαν να τα πετούν στα γειτονικά σπίτια με τους περίοικους να καλούν απεγνωσμένα σε βοήθεια.
Η συνέχεια δόθηκε εντός του καταυλισμού που λίγα λεπτά αργότερα παραδόθηκε στις φλόγες. Εξαιτίας της πυρκαγιάς το μεγαλύτερο μέρος του καταυλισμού καταστράφηκε.
Όμως οι μετανάστες δεν έμειναν εκεί στην παρουσία των πρώτων κατοίκων που συγκεντρώθηκαν στον δρόμο αντέδρασαν με πετροπόλεμο με αποτέλεσμα να σπάσουν 4 αυτοκίνητα καθώς και καταστήματα της περιοχής.
Παρά την παρουσία των ΜΑΤ, οι μετανάστες δεν υποχωρούσαν για αρκετή ώρα μέχρι τη στιγμή που αποφασίστηκε να γίνει έφοδος στον καταυλισμό. Οι Αστυνομικοί προχώρησαν σε αρκετές συλλήψεις, χωρίς να έχει γίνει γνωστός ο ακριβής αριθμός.
Το σενάριο της οργανωμένης επίθεσης των μεταναστών ενισχύει το περιστατικό ότι κρατούσαν μέχρι και taser στα χέρια τους, χωρίς να έχει γίνει γνωστό με ποιο τρόπο τα προμηθεύτηκαν.
Την παρουσία των περίοικων ενίσχυσαν πολίτες, κυρίως από τη γειτονιά , που κρατούσαν σίδερα και ξύλα στα χέρια προκειμένου να αμυνθούν.