Spettabile Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Presso lo spettabile Ministero per le Pari Opportunità.
Gentile direttore, chiunque sia la Persona che ha sostituito il Venerato dott. Francesco Spano
Poiché abbiamo avuto notizia dai media che a Torino l’Università ha inaugurato il tanto atteso corso di Storia dell’Omosessualità, il nostro Gruppo Gender è qui a reclamare le Pari Opportunità che ci vengono negate con vero e prorpio odio.
Laddove infatti gli altri LGBT si vedono ormai riconosciuti pienamente i loro diritti, al punto che possono sposare l’amato bene, sfilare per esprimere il loro orgoglio, e le leggi vigenti obbligano i pretesi “etero” ad accettarli e accoglierli, noi siamo l’ultimo (o il penultimo) gruppo che ancora giace nell’oppressione del pregiudizio retrivo, e che soffre nella discriminazione più nera ed odiosa. Non solo la maggioranza delle persone, se ci riconosce per quello che siamo, esprime verso di noi ribrezzo e repulsione – senza essere punita dalle leggi vigenti. Basti dire che , per noi, esercitare il nostro diritto all’Amore cade ancora sotto i rigori del Codice Penale. Non possiamo, come i nostri amici gay, dichiararci orgogliosamente come tali alla società, uscire alla luce del sole, fare coming out – Ed ecco la prova: sfilano per le nostre città festosi Gay-Pride. Ebbene: avete mai visto sfilare noi in un Necro-Pride?
Dobbiamo svergognare questa Italia ultima in classifica nel Progresso, ancora legata ad una tradizione che altro non è che zavorra della società civile: persino nel Medio Evo sono attestati Necro-Pride:
Oggi invece vietati. Eppure, anche noi aspiriamo ad una vita di coppia come tutti gli altri.
Anche noi sogniamo il matrimonio in chiesa.
“Storia dell’Omosessualità” all’Università? E credete con questo di esibire chissà quale trasgressione? Sono banalità, ormai. Osate ad aprire un corso di Storia della Necrofilia, e ne sentirete di storie interessanti, movimentate, impressionanti: ciascuno di noi Necrofili può salire in cattedra. Ciascuno di noi infatti può vantarsi buon diritto con la Frase: “La mia vita è un Romanzo” Gotico, naturalmente. Ma niente ci è concesso: ogni nostro incontro con gli oggetti del nostro desiderio significa rischiare l’arresto, e l’esposizione al ludibrio pubblico quali viziosi.
Da qui questo Esposto-Denuncia: perché l’UNAR prenda i necessari provvedimenti, anche punitivi, con chi ci discriminare, deride o insulta, “crimini d’odio” veramente razzisti. E promuova presso il Parlamento proposte di legalizzazione della Necrofilia. Esigiamo l’apertura degli Obitori nelle ore notturne per le nostre feste di categoria, il libero accesso ai tavoli di periti settori, il diritto di aprire le tombe di famiglia per scegliere i compagni e le compagne con cui sfilare nelle nostre Feste dell’Orgoglio.
Una parola a favore degli Ultimi
E non solo. Sentiamo qui il dovere morale di spezzare una lancia per il “gender” ancora più umiliato e discriminato – se possibile – di noi: la schiera oltraggiata dei Coprofili. Essi si nascondono, timorosi del giudizio delle masse ignoranti, eppure – possiamo assicurarvelo – non esiste gente più festosa e allegra di loro: basti dire che se per le masse ignoranti la frase “una vita di Merda” è una lamentela, per loro è un augurio che apre alle più liete speranze.
Profondamente umili e modesti, i compagni Coprofili non pretendono nemmeno di esibire il loro orgoglio sessuale in pubbliche sfilate. Sanno troppo bene che anche i settori più progressisti e permissivi del Paese non sono ancora pronti ad accettarli, su loro pesano secoli di pregiudizi che sono diventati una seconda natura. Persino Papa Bergò, tempo fa, ha definito la disinformazione “coprofilia”, una “malattia” e un “peccato”: e sì che Lui è il più avanzato di tutti, il più misericordioso ed accogliente. Vedete la forza del pregiudizio in una persona tanto buona e progressista.
Sicché tutto quel che chiedono i Coprofagi, è di poter aprire dei ristoranti dove possano invitare gli amici ai loro banchetti, che oggi sono costretti a celebrare in privato e nel segreto. Farebbe anche loro molto bene se qualche volta politici progressisti, come la onorevole Cirinnà, dimostrassero di aver superato il pregiudizio, andando in quei ristoranti a mangiare un po’di merda con loro. I pasti, trasmessi debitamente dai tg serali, possono rendere anche un bel po’ di voti: i coprofili sono un gruppo sociale ed elettorale più grosso di quanto si creda.
Vogliamo chiarire che questa nostra protesta non vuole affatto essere una critica al corso universitario di Storia del Kulo. Anzi lo applaudiamo non solo perché rompe i tabù, ma lo vediamo molto utile,in questi tempi di alta disoccupazione giovanile, proprio a trovare impieghi all’altezza. Apre interessanti prospettiva nel quadro della Alternanza Scuola/Lavoro. La specialità Mettìnculo è certo propedeutica alle alte cariche pubbliche e magistratuali,le meglio pagate. La specialità Pigliànculo prepara comunque al destino di contribuente italiano, e ad accettare con laica rassegnazione la legge Fornero, il senatorato a Vita per Mario Monti, le omelia del presidente della Repubblica in carica, i fulmini di Enrico Mentana contro i razzisti da stadio che non venerano Anna Frank e non prestano culto pubblico alla sola religione rimasta, quella della Shoah.
A questo proposito, intendiamo qui dichiarare che noi Necrofili siamo totalmente credenti nella Religione di Stato e Superstato. Celebriamo con la dovuta commozione la Giornata della Memoria. Facciamo visite frequenti ai Lager, alcuni di noi vi trovano persino motivi di eccitazione sessuale. Bruciamo il grano d’incenso al Falso Agnello, come richiesto.
Insomma – abbiamo tutte le carte in regola per chiedere la legalizzazione dei rapporti con cadaveri consenzienti. E siamo sicuri che l’UNAR ci verrà incontro.
Abbiate i nostri più calorosi saluti, nell’espressione a noi più cara e di approvazione:
Mortacci Vostri!
Si uniscono gli amici Coprofili , nel loro modo di esprimere amore:
Stronzissimi!
Il presidente di Necrofilia Democratica
(segue la firma)