Bisognerà pensare ad una rubrica fissa, tante sono le sentenze, normative, leggi, diktat che stringono la morsa totalitaria-sodomita sulla libertà.
L’Ordine dei Giornalisti sospende Padre Livio per sei mesi – per lesa Cirinnà.
Sulla condanna, ovviamente, i media mainstream danno la seguente versione:; “Augurò la morte a Cirinnà su Radio Maria, don Livio sospeso” (La Stampa). Altre versioni dicono che Padre Livio disse rivolto a Cirinnà: “ricordati che devi morire”, cosa che un buon prete dovrebbe ripetere speso a tutti.
Gayburg, sito dei LGBT, manifesta un’esultanza per la censura, tuttavia moderata dal fatto che l’Ordine ha precisato che “non” gli “spettano le valutazioni riguardanti la posizione morale del religioso Fanzaga». Come sarebbe?, s’indigna l’organo sodomita: “Come prete Fanzaga ha pieno diritto di seminare odio, incentivare la discriminazione e seminare morte, solo come professionista si merita una piccola sgridata quando viola ogni regola morale e deontologica per denigrare ed offendere chi osa avere idee diverse dalle sue”? . Mai contento, il Totalitario sodomita vuole che ad essere censurate non siano le espressioni del prete, ma proprio la sua religione, che “semina odio morte e discriminazione”:
La Corte Europea condanna la Russia perché non consente la propaganda omosessuale ai bambini
La questione è ampiamente trattata da la Nuova Bussola Quotidiana, a cui rimando.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-propaganda-gayil-bavaglioalla-russia-20222.htm
Vado all’essenziale: Dei sodomiti militanti, nel 2009, hanno inscenato manifestazioni di propaganda omosessuale in Russia davanti alle scuole, per protestare – dicono – contro una legge russa che vieta –non già la sodomia in sé, e nemmeno la sua propaganda – ma specificamente la propaganda verso i minori. L’hanno palesemente fatto apposta – rifiutarono altri percorsi che non comprendevano il passaggio davanti a scuole, apposta per farsi multare e ricorrere alla Corte Europea. Sapendo che non li avrebbe delusi.
Infatti. Ecco come i magistrati affrontano la Causa “Bayev e altri contro la Russia”, 20 giugno 2016: “Questa corte decide di concentrare la sua valutazione sul carattere necessario o no di leggi che vietino, come misura generale, la promozione dell’omosessualità (e delle relazioni sessuali non tradizionali) presso i minori in Russia”.
Dunque fin da principio, con questa limitazione, la Corte mette sotto processo non la questione bensì le leggi russe: sono proprio necessarie? I magistrati accettano a priori che una propaganda sodomita sui minori sia possibile.
Data questa premessa, la sentenza è già scritta. Infatti, ecco il testo:
“La corte rigetta l’argomento del governo russo secondo cui la regolazione del dibattito pubblico sulle questioni LGBT era giustificata dalla necessità di proteggere la morale.[…] La Corte ha sempre rifiutato di approvare le politiche e le decisioni che traducono i pregiudizi di una maggioranza eterosessuale verso la minoranza omosessuale”.
Da cui si vede benissimo il riduzionismo ideologico: “la morale” viene resa eguale a “pregiudizi della maggioranza”, che bisogna assolutamente combattere. E’ esattamente l’esito totalitario descritto dalla giurista Elisabetta Frezza nel suo saggio MalaScuola: l’omosessualità diventa un valore sociale, meritevole di tutela pubblica, mentre la morale, il diritto dei bambini a non essere corrotti, o delle famiglie a sottrarre i loro figli piccoli dalla “promozione” degli “stili di vita alternativi”, non sono beni degni di pari tutela pubblica. L’esito totalitario dovrebbe essere evidente: la riduzione della morale sociale a “pregiudizi”; e volontà sfrenata di punire i “pregiudizi di una maggioranza” si traduce nella dittatura della minoranza (LGBT in questo caso, ma non poniamo limiti a questa apertura del diritto). Lo si vede benissimo nella critica di Gaysburg alla punizione di padre Livio da parte dell’Ordine: non basta punire i suoi eccessi verbali, è proprio la sua fede religiosa che va censurata e soppressa. L’omosessualità merita tutela pubblica, la libertà di religione – e di pensiero, di opinione – non deve essere tutelata.
Questo è appunto il “totalitarismo delle dissoluzione”, dove ad essere resa obbligatoria per legge è la dissoluzione dei costumi. E’ esattamente il senso della riforma della scuola proposto – su dettatura di noti organismi sovrannazionali – dalla senatrice Valeria Fedeli, poi messa a fare la ministra della Pubblica Istruzione: non educare, ma “eliminare stereotipi pregiudizi, costumi, tradizioni ed altre pratiche socio-culturali fondati sulla differenziazione delle persone in base al sesso di appartenenza”. Dove si vede che l’opera mira a sopprimere con violenza (“eliminare”) i costumi e le tradizioni, ossia ciò che forma le radici storico e l’identità culturale dei popoli, bollati come “pregiudizi”.
Il vero errore del governo russo è stato quello di aderire alla Corte Europea di Giustizia. Un errore in buona fede: la credeva un organo della civiltà. Adesso però Mosca è già corsa ai ripari. Cito: “La partecipazione della Federazione russa in un accordo internazionale non significa il rifiuto della Sovranità del nostro Stato.. Le posizioni giuridiche della Cedu non possono ignorare la priorità della Costituzione. La loro attuazione pratica nel sistema giuridico russo è possibile solo con il riconoscimento della Legge fondamentale di più alto valore legale del nostro Paese… Se la Corte Costituzionale della Federazione Russa arriverà ad una conclusione di incompatibilità con la Costituzione, la decisione emessa a Strasburgo, non è applicabile.”
http://www.ksrf.ru/ru/News/Pages/ViewItem.aspx?ParamId=3244
E questo spiega, in fondo, anche la corsa della in-civiltà totalitaria occidentale a far la guerra alla Russia: guerra totale, come richiede il totalitarismo. La Russia che l’America disprezza e di cui non riconosce i diritti, né le zone d’influenza perché il suo Pil è solo il 12% di quello Usa. La Russia di cui si può minacciare il ministro della Difesa di assassinio, mentre vola sull’Europa. La Russia che coltiva “pregiudizi” e non lascia educare i suoi bambini alle gioie della sessualità non-tradizionale. La Russia è da distruggere. Le quadrate legioni dei fazzoletti rosa, delle drag queen e dei sadico-anali sono pronte. Vedremo come difenderanno i loro principi, sotto le bombe.
I vecchi ricchi possono comprare sangue giovane.
Né che il neo-totalitarismo sappia o voglia limitarsi: deve arrivare alla schiavizzazione dell’uomo per le sue voglie. Lo dimostra la Cirinna: ottenuto il “matrimonio gay”, ha rilanciato: adesso, le adozioni, ossia l’utero in affitto, il diritto di gay ricchi di noleggiare una donna e di prenderle il nato.
E c’è di peggio, sempre di peggio, dietro l’angolo totalitario.
Letteralmente. Cosa regalare a un miliardario decrepito, un Rotschild, un Soros, che hanno già tutto? Una trasfusione di sangue di un o una ventenne. Si chiama “parabiosisi”, e si basa su una credenza (mai confermata) che il sangue giovane ringiovanisca i vecchi. In California è nata una start-up che fornisce proprio questo servizio avanzato: sangue di ventenni per un ciclo di trasfusioni, a soli 8 mila dollari. La ditta si chiama Ambrosia, come la mitica bevanda d’immortalità omerica. Attenzione, il co-fondatore di PayPal peter Thiel sta pensando di rilevarla con qualcuno de i suoi miliardi e di farne una grande impresa: “Sto esaminando questo affare della parabiosis…E’ molto interessante. Hanno iniettato sangue giovani in topi vecchi, ed hanno ottenuto un massiccio effetto di ringiovanimento. E’ una di quelle starne ricerche che furono fatte negli anni è’50 e poi abbandonate. Penso che ci sono moltissime di queste ricerche che sono state stranamente trascurate”: si chiama VAMPIRISMO. Business di grande futuro . Ma non doveva finire così, in fondo, il totalitarismo del capitalismo totale, la privatizzazione totale dei beni pubblici? La valorizzazione di pezzi umani in merci?