Qualunque cosa decidano gli elettori con il voto del 26 maggio, la Commissione in carica (Junker, Moscovici, Oettinger, Tusk, Mogherini) si sta organizzando per rimanere al potere oltre i limiti.
Già le “normative” prevedono che la Kommissone Juncker decada dalla carica solo il 31 ottobre; ossia resta al comando, a fare quel che vuole, ancora per sei mesi dopo che il voto popolare ha deciso di cambiarla.
Ma adesso il Commissario europeo per il bilancio, Günther Oettinger, ha dichiarato giovedì che presume che l’attuale Commissione, debba “lavorare un po ‘più a lungo”.
“Nomine, audizioni, procedure per l’insediamento della prossima Commissione potrebbero non essere fatte nel settembre-ottobre di quest’anno”, ha detto a POLITICO in un’intervista.
La possibilità di una Commissione (delegittimata ma in carica) per gli affari correnti è stata precedentemente sollevata nel 2004, quando i contratti dei commissari sono stati prorogati fino a dicembre come misura di emergenza a causa di ritardi nella nomina della Commissione di José Manuel Barroso. La Commissione Barroso è infine entrata in carica il 22 novembre 2004.
“Con il Consiglio europeo diviso in modo quasi alla pari tra leader liberali, conservatori e socialisti, e le elezioni del Parlamento europeo di questo mese che fanno prevedere una legislatura frammentata, il processo per trovare un compromesso sulle principali nomine dell’UE dovrebbe essere difficile, aumentando la prospettiva di un ritardo .
“Oettinger ha detto che è possibile che l’attuale Commissione, guidata da Jean-Claude Juncker, sia ancora in vigore a dicembre”.
Insomma è fatta: saranno loro a fare le nomine-chiave. A posto dei nuovi commissari. Hanno già dimostrato che possono fare letteralmente quello che vogliono – si veda il caso Selmayr, il supersegretario tecnico tedesco affiancato a Junker per evitarne gli errori: nominato in modo irregolare, condannato dagli organi giudiziari interni, bocciato dal parlamento, è ancora lì.
Oettinger, che è commissario ininterrottamente dal 2010, è uno ovviamente addentro al “deep state” burocratico; se ha detto questo, vol dire ce ipoteri interni stanno effettivamente preparandosi a restare, sfruttando le trappole delle procedure (che loro stessi hanno creato).
Una delle motivazioni evidenti della loro volontà di restare (altri ce ne sono che non possiamo conoscere, non avendo entrature nel governo segreto di Selmayr) è di come posizione Angela Merkel all’interno del sistema di potere eurocratico: al posto di Junker come Kommissaria o presidente del Consiglio d’Europa?
“Alla domanda se avrebbe esortato la cancelliera tedesca Angela Merkel a trovare un lavoro a Bruxelles, Oettinger – un membro della Christian Democratic Union (CDU) della Merkel – ha detto che “dipende da lei”.
La promessa di Angela di lasciare la politica nel 2021 va corretta: in quella data lascia la democrazia e sale ai vertici dell’oligarchia insindacabile dall’elettorato, esente dal fastidioso rito del voto popolare, per cooptazione dei vecchi Kommissari, in gran parte suoi compagni di partito o di ideologia.
“Qui a Bruxelles molti stanno dicendo che sarebbe un’opzione preferibile, avere lei come presidente, forse della Commissione o del Consiglio europeo”, ha detto Oettinger. Aggiungendo che da tempo ritiene che “l’Europa sarà davvero completa solo quando un presidente francese o un cancelliere tedesco come coronamento ed apice della sua carriera, arriverà a Bruxelles”.
Devono, sopratttutto, contrastare neutralizzare “il populismo”: Si sono dati questa nobile missione e per questo si sacrificano, prolungando almeno fino a dicembre i loro giganteschi emolumenti.
Lo ha detto questo moderato discorsetto uno di loro, Verhostadt:uf
https://twitter.com/guyverhofstadt/status/1130521457178677254
Caro @matteosalvinimi, Tu e i tuoi amici Strache, le pen, Orban & Farage state tramando con – e pagati da – da Putin per distruggere 🇪🇺. Vi sfido a un dibattito. La gente ha il diritto di sapere cosa diavolo piano che avete in mente. Fatemi sapere dove, sarò lì! #SalvinivsVerhofstadt
Insomma il tono è questo.