Roma, 7 aprile 2021
“Famiglie sul lastrico e Zan pensa alla sua ossessione ideologica. Ieri l’Istat ha certificato la perdita di quasi 1 milione di posti di lavoro in Italia nell’ultimo anno. Lavoratori ridotti alla fame. Tasso di povertà in aumento vertiginoso. Nascite al minimo storico. Sinistri segnali di disordini sociali in aumento (vedi Montecitorio ieri). Siamo sull’orlo del baratro. E Zan a che pensa? Al suo Ddl sull’omotransfobia” ha dichiarato Jacopo Coghe in un post su Facebook in occasione dell’apertura dell’ufficio di presidenza sul tema.
“Il Parlamento – scrive Coghe – dovrebbe essere totalmente dedito a far sopravvivere il Paese a questo sterminio sociale, sostenendo e riaprendo immediatamente tutte le attività economiche e produttive che possono farlo nel rispetto delle norme prudenziali… e sono molte di più di quelle a cui oggi è consentito farlo. E invece? Qual è il focus politico del Partito Democratico e dei 5 Stelle? Qual è l’emergenza assoluta? Quale l’argomento vitale? Il Ddl Zan sull’omofobia, nonostante non esista NESSUNA emergenza e le persone omosessuali in Italia già godano (ovviamente!) di tutti i diritti propri di qualsiasi cittadino!”
“La sinistra pretende di tenere in ostaggio il Parlamento incardinando il Ddl Zan perché vuole una legge ‘alla moda’ e politicamente corretta che la faccia bella davanti a influencer milionari e Chef stellati. Pensate se avessero mai detto a Gramsci, Togliatti, Pasolini e Berlinguer che nel 2021, davanti alla crisi sociale più grave dal dopoguerra, la priorità per gli eredi politici del Partito Comunista sarebbe stata difendere la potente e straricca lobby arcobaleno e le sue assurde e antiscientifiche teorie sull’identità di genere fluida e asessuata da insegnare nelle scuole (questo è lo scopo del Ddl Zan)”: conclude il post.
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