Indovinate chi invita i profughi in Germania.

Vladimir Shalak, accademico delle Scienze russo, è progettista di un software che analizza i contenuti di Twitter (Scai4Twi, Content Analysis System for Twitter). Un esercizio per nulla ozioso, anzi molto utile per l’intelligence, come vedremo.

L’accademico Shalak ha studiato 19 mila tweets originali (esclusi i re-tweet) che trattano di rifugiati, ricevuti dagli immigranti.

La maggior parte di questi tweet (hashtag #refugee), indicano la Germania (50%) e l’Austria come i paesi dove gli immigrati sono meglio accolti.

E il 93% Leggi tutto

Siria: un rovescio geopolitico  Usa. Che avrà conseguenze.

Le bombe russe non avevano ancora toccato il suolo, che già tv e altri media occidentali urlavano la propaganda americana: “Hanno ammazzato dei bambini!”, “Hanno colpito non l’ISIS ma l’opposizione moderata”, (cioè Al Qaeda…). “Hanno sbagliato bersaglio! Usato bombe non guidate, sono schiappe!” (The Aviationist). Praticamente tutti i media americani, dovendo citare Assad, lo fanno precedere da sereni appellativi come: “Il boia di Damasco”, il “Mostro”, colui che “ha gassato il suo popolo” (accusa comprovata falsa già da due anni: Leggi tutto

Ma davvero  la  superpotenza è  invincibile?

Posto qui alcune considerazioni che vengono da fonti militari estere – di cui non posso giudicare la qualità e veridicità. Ma tuttavia, interessanti. La prima viene da Valentin Vasilescu, pilota da guerra, già vice-comandante militare dell’aeroporto di Otopeni, diplomato all’Accademia militare di Bucarest – e aggiungo io – palesemente filo-Mosca.

Siria: come ci sono arrivati i caccia russi senza esser visti?

Solo a cose fatte, dalle foto satellitari che mostrano gli apparecchi parcheggiati satelit-russian-federationa lato della pista di Latakia, l’Occidente Leggi tutto

Grazie  Renzi! La vita diventa ogni giorno più felice!

Un anno fa ero venuto qui con la lista delle cose da fare. Ora il 90% di quelle cose le abbiamo fatte o le stiamo completando”: così Matteo Renzi ai quelli di Wall Street. Ne è uscito soddisfattissimo: “Li abbiamo sorpresi”.

Siamo tutti sorpresi.renzistalinbaffuto-225x300

Ha fatto già il 90% delle riforme. Georges Soros lo loda, l’Italia se continua così è più avanti della Germania.

Ora, io preferisco scrivere poco sull’Italia. E se vi devo confessare perché, è che è Leggi tutto

Siria: Erdogan, adesso, ha contro anche  Pechino

Per giorni la notizia è rimasta dubbia, perché a darla per prima è stata DEBKA File, sito israeliano specialista di disinformazione come d’intelligence: la portaerei cinese Liaoning-CV-16 aveva passato il canale di Suez, era nel Mediterraneo diretta verso le coste della Siria; l’accompagna un incrociatore lanciamissili;era a Latakia; no, ha già attraccato a Tartus. Adesso le fonti si moltiplicano, iraniane, siriane, arabe, sicché si può forse dire con qualche sicurezza: sì, i cinesi sono arrivati. Nel quadro, a dire il Leggi tutto

Ratzinger non poté “né vendere né comprare”

Devo cominciare riconoscendo un mio errore. Nel precedente articolo ho riferito che l’elezione di Bergoglio è stata “il frutto delle riunioni segrete che cardinali e vescovi, organizzati da Carlo Maria Martini, hanno tenuto per anni a San Gallo, in Svizzera”, come ha dichiarato vantandosene uno dei congiurati, il cardinal Dannnels. Mi son detto che una tale congiura modernista invalida la elezione di Bergoglio.

Un lettore, canonista, mi dà giustamente torto: “… Le convenzioni che si compiono fra gli elettori del Leggi tutto

Un Papa allarmante. Anche se non siete credenti.

Che bravo El Papa. E’ piaciuto al Congresso. Ad Obama. E’ piaciuto all’ONU al completo. A Castro, anzi a tutt’e due i Castro. In Italia piace a tutti: a Scalfari, a Pannella & Bonino, a Bertinotti, ai gay militanti che si aspettano grandi novità da lui. Piace ai valdesi, ai massoni.  Piace anche a Marchionne per lo spottone che ha fatto alla Fiat 500.

fiat 500

E’ logico che piaccia a tutti quelli che erano nemici della Chiesa, che la  sentivano Leggi tutto

DEUTSCHE REQUIEM (morì d'ingordigia)

Lehman Brothers collassò il 15 settembre 2008, innescando la catena di depressione globale da cui non siamo usciti. Il collasso fu “improvviso”, ci dissero. Non proprio. Era stato preceduto da massicci licenziamenti della stessa banca. Il New York Times ne riferiva in agosto. CNBC, la tv, ne aveva già parlato in marzo.

Ora, da Reuters, apprendiamo:

Deutsche Bank punta a tagliare circa 23 mila dipendenti, circa un quarto del personale totale (…) Il personale sarebbe ridotto quindi a 75 Leggi tutto