Ricevo e posto da unlettore questa preziosa rivelazione:
In riferimento a questo suo articolo:
in particolare il seguente passaggio:
“Per coloro che non lo sanno, Palantir è una società tecnologica di sorveglianza e data mining sostenuta dalla CIA, con stretti legami sia con il cartello dell’intelligence statunitense che con Israele, che svolge un ruolo cruciale sia nella diffusione della rete di sorveglianza dell’impero statunitense che nelle atrocità israeliane contro i palestinesi.”, Maurizio Blondet
diciamo anche che la Palantir è pure dietro ai passaporti vaccinali in USA, nei punti a seguire degli spunti contro informativi di qualità in questo senso.
Fabrice
1. “Il gruppo di intelligence militare al centro dell’offensiva per il passaporto vaccinale in USA ” di Jeremy Loffredo e Max Blumenthal per The Grayzone, 26 Ottobre 2021, tradotto e pubblicato da ByeByeUncleSam, 25 novembre 2021
Descritta come “l’organizzazione più importante di cui non avete mai sentito parlare”, MITRE fa soldi a palate con enormi contratti statali per la fornitura di servizi per la sicurezza facendo da pioniere nella tecnologia di spionaggio invasiva. Ora è alla base di una campagna per implementare i passaporti vaccinali digitali.
Mentre i passaporti vaccinali sono stati commercializzati come una manna per la salute pubblica, promettendo sicurezza, riservatezza e convenienza per coloro che sono stati vaccinati contro il Covid-19, il ruolo cruciale che sta svolgendo un’ambigua organizzazione di intelligence militare nella spinta all’implementazione del sistema in forma digitale ha sollevato serie preoccupazioni per le libertà civili.
Conosciuta come MITRE, l’organizzazione è una società senza scopo di lucro guidata quasi interamente da professionisti dell’intelligence militare e sostenuta da ragguardevoli contratti con il Dipartimento della Difesa, l’FBI e il settore della sicurezza nazionale.
Lo sforzo “per espandere i passaporti vaccinali con codice QR al di là di Stati come la California e New York” ruota ora attorno a una partnership pubblico-privata nota come Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini (Vaccine Credential Initiative, VCI). E il VCI ha riservato a MITRE un ruolo determinante nella sua coalizione
Descritto da Forbes come un “laboratorio misterioso [di ricerca e sviluppo]” che è “l’organizzazione più importante di cui non avete mai sentito parlare”, MITRE ha sviluppato alcune delle tecnologie di sorveglianza più invasive usate ad oggi dalle agenzie di spionaggio statunitensi. Fra i suoi prodotti più innovativi c’è un sistema creato per l’FBI che cattura le impronte digitali delle persone dalle immagini inserite sulle piattaforme delle reti sociali.
La coalizione paravento per il COVID-19, di cui fa parte la stessa Mitre, include In-Q-Tel, il ramo finanziario della CIA, e Palantir, un’azienda di spionaggio privata macchiata da scandali.
Elizabeth Renieris, il direttore fondatore dei laboratori di etica per la tecnologia di Notre Dame e della IBM, ha avvertito che “sebbene le società tecnologiche e di sorveglianza che dominano i mercati” come MITRE “perseguano nuovi flussi di ricavi nei servizi sanitari e finanziari… essendo di proprietà privata e avendo operato sui sistemi di identificazione digitale con modelli di business tesi alla massimizzazione dei profitti minacciano la riservatezza, la sicurezza e altri diritti fondamentali degli individui e delle comunità”.
Infatti, il coinvolgimento dell’apparato di intelligence militare nello sviluppo di un sistema di passaporto vaccinale digitale è l’ennesima indicazione del fatto che dietro la parvenza delle preoccupazioni per la salute pubblica, lo Stato di sorveglianza degli Stati Uniti potrebbe avere in programma di aumentare il suo controllo su una popolazione sempre più recalcitrante.
L’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini, un veicolo neoliberista consigliato da professionisti dell’intelligence militare
Come dettagliato nella prima puntata di questa serie, gli oligarchi dell’alta tecnologia come Bill Gates e centri nevralgici per la politica capitalista a livello globale come il World Economic Forum hanno mandato avanti sistemi di identificazione digitale e di valuta elettronica in tutto il Sud del mondo per raccogliere dati e profitti da popolazioni che in precedenza erano fuori portata.
L’avvento dei passaporti vaccinali che forniscono accesso all’occupazione lavorativa e alla vita pubblica è diventato il vettore chiave per accelerare la loro agenda in Occidente. Come la società di consulenza finanziaria, Aite-Novarica, dichiarò questo settembre, i passaporti vaccinali digitali per il COVID-19 “espandono gli argomenti a favore del sistema di identificazione digitale oltre la sola vaccinazione COVID-19 e potenzialmente servono sia come sistema di identificazione digitale che come fonte più completa e universale di informazioni sull’identità…”.
Sebbene i passaporti vaccinali escludano milioni in tutto l’Occidente, suscitando proteste furiose e scioperi selvaggi, il World Economic Forum sta lavorando con i suoi partner per implementarli in forma digitale.
Guidato dall’economista tedesco Klaus Schwab, che dice di essere propugnatore di una “Quarta rivoluzione industriale” che sta cambiando il modo in cui le persone “vivono, lavorano e si relazionano gli uni agli altri”, il World Economic Forum (Forum Economico Mondiale) è una rete internazionale di alcuni dei più ricchi e politicamente potenti individui del pianeta. Con sede a Davos, in Svizzera, il World Economic Forum si posiziona come punto di riferimento del capitalismo globale.
A Gennaio del 2021, diversi partner del World Economic Forum, compresi Microsoft, Oracle, Salesforce e altre multinazionali, annunciarono una coalizione per lanciare l’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini (Vaccine Credential Initiative, VCI), che mira a istituire passaporti vaccinali basati su codice QR negli Stati Uniti.
L’obiettivo dichiarato dell’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini è quello di implementare un’unica “tessera sanitaria SMART” che possa essere riconosciuta “oltre i confini organizzativi e giurisdizionali”.
Negli USA, alcuni Stati stanno già distribuendo tessere digitali sanitarie SMART sviluppate dall’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini. Queste tessere sanitarie SMART hanno posto le basi per uno standard nazionale di fatto riguardante le credenziali sui vaccini.
Un’organizzazione no-profit istituita dalla Rockfeller Foundation e denominata The Commons Project sta guidando la campagna di lobbying per le smart card digitali attraverso l’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini che ha co-fondato. E si dà il caso che il direttore generale di Commons Project, Paul Meyer, sia stato allevato nell’ambito del World Economic Forum come un “giovane leader”.
In qualità di volto pubblico dell’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini, Meyer propugna l’agenda della campagna di lobbying nel linguaggio dell’inclusione progressista, martellando costantemente su temi come la “responsabilizzazione” nelle comunicazioni pubbliche.
“L’obiettivo dell’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini è facilitare alle persone l’accesso digitale ai registri sul loro status vaccinale in modo che possano usare strumenti come Common Pass per tornare in sicurezza a viaggiare, lavorare, ad andare a scuola e alla loro vita, proteggendo al contempo la riservatezza dei loro dati”, sosteneva Meyer.
In un comunicato stampa che annunciava la creazione dell’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini, MITRE faceva eco al linguaggio preoccupato di Meyer, dichiarando di aver aderito alla partnership “per garantire che le popolazioni svantaggiate abbiano accesso a questo tipo di verifica sul vaccino digitale.”
Ma cos’è MITRE, e perché un’organizzazione nota per la sorveglianza di massa e la tecnologia militare potrebbe essere al centro di un’iniziativa che offre la possibilità di un monitoraggio senza precedenti della popolazione globale? L’organizzazione non ha risposto alle domande inviate via e-mail da The Grayzone sulla sua partecipazione all’Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini, comunque, la sua storia documentata genera induce inquietanti pensieri.
Collaborazione nelle guerre al Vietnam e alla marijuana, sviluppo di tecnologia di spionaggio “straordinariamente agghiacciante”
Con sede nel nord della Virginia, MITRE è un think tank di esperti di intelligence militare finanziato per 2 miliardi di dollari l’anno da agenzie governative USA, compreso il Dipartimento della Difesa. È guidato quasi interamente da ex funzionari del Pentagono ed ex agenti dei servizi segreti.
MITRE fu fondato nel 1958 come progetto congiunto della US Air Force (Aeronautica militare statunitense) e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) per sviluppare sistemi di “comando e controllo” per la guerra nucleare e convenzionale, come la rivista Science and Revolution metteva in evidenza.
Nel 1963, MITRE selezionò un giovane brillante linguista del MIT chiamato Noam Chomsky, per assistere allo “sviluppo di un programma per formare un linguaggio naturale che avesse funzione di linguaggio operativo per il comando e il controllo”. Dopo alcuni anni di lavoro su progetti come questi, Chomsky disse: “Non potevo più guardarmi allo specchio” e si lanciò nell’attivismo contro la guerra.
Alla fine degli anni ’60, MITRE disse che “stava impegnando quasi un quarto delle sue risorse totali per i sistemi di comando, controllo e comunicazione necessari alla condotta del conflitto in Vietnam.”
La società finanziata da fonti militari venne presa di mira dagli attivisti contro la guerra quando sviluppò una “recinzione elettronica” composta principalmente di acustica e sensori progettati per localizzare i movimenti dei Vietcong e delle truppe nordvietnamite in modo tale che i militari statunitensi potessero prenderli di mira per distruggerli.
Inoltre alla fine degli anni ’60, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America stipulò un contratto con MITRE per condurre una campagna di sradicamento aereo della cannabis in Messico. MITRE consigliò agli agenti statunitensi di spruzzare ampi tratti della campagna messicana con un erbicida tossico chiamato paraquat, che veniva descritto come sicuro sulla base di una discutibile interpretazione dei test sugli animali. Quando il Dipartimento di Stato perseguì la strategia consigliata da MITRE, le coltivazioni alimentari divennero contaminate e la salute delle comunità contadine locali fu messa in pericolo.
Nel frattempo, la marijuana cominciò ad arrivare nelle strade americane inzuppata di paraquat, innescando una causa legale contro il Dipartimento di Stato da parte della Organizzazione Nazionale per la Riforma delle Leggi sulla Marijuana la quale sosteneva che l’erbicida avesse causato malattie respiratorie fra i fumatori di marijuana. Quando il Dipartimento di Stato perse la causa, accordò a MITRE un contratto di 255.211 dollari per produrre uno studio d’impatto sull’irrorazione di paraquat che in conclusione consigliava i fumatori di marijuana di mitigare gli effetti dell’erbicida consumandola con pipe ad acqua o sotto forma di dolcetti.
In anni recenti, MITRE ha progettato tecnologia di sorveglianza per l’FBI che raccoglie impronte umane dalle piattaforme delle reti sociali come Facebook, Instagram, e Twitter. Ha anche aiutato fornito assistenza all’FBI per istituire un sistema di Identificazione di Prossima Generazione, a quanto si dice il più grande database di informazioni biometriche del mondo, nonché il Database per l’Intelligence Modernizzato dell’agenzia federale.
Proseguimento:
1A. Fonte originale in inglese con tutti i link di riferimento:
https://thegrayzone.com/2021/10/26/cloak-dagger-military-intelligence-digital-vaccine-passport/
1B. Gli autori:
Jeremy Loffredo è un giornalista di base a Washington, DC. Ha lavorato su vari documentari indipendenti a New York e già aveva prodotto notiziari presso RT America. Adesso sta producendo un documentario indipendente sul Green New Deal.
Max Blumenthal è direttore di The Grayzone, è un giornalista vincitore di premi giornalistici e autore di diversi libri, inclusi i più venduti “Republican Gomorrah”, “Goliath”, “The Fifty One Day War”, e “The Management of Savagery”. Ha prodotto ricerche per varie pubblicazioni, molti video reportage, e parecchi documentari, compreso “Killing Gaza”. Blumenthal ha fondato The Grayzone nel 2015 per far luce sul perpetuo stato di guerra degli USA e sulle sue pericolose ripercussioni interne.
1C. Big Tech si mobilita per il passaporto vaccinale. E l’Europa apre la discussione, La Repubblica, 19 gennaio 2021
https://www.repubblica.it/esteri/2021/01/19/news/passaporto_digitale_vaccinale_europa_usa-283144298/
Breve commento.
I pennivendoli di La Repubblica di George Soros, parlano anche dell’ Iniziativa per le Credenziali sui Vaccini (Vaccine Credential Initiative, VCI) ma non fanno nessuna menzione per nemmeno mezzo secondo di MITRE, proprio dei servi, per carità, non è una novità, ma valeva la pena metterlo in contrasto con l’articolo di cui sopra.
Breve commento finale.
Fina dall’inizio di questa fake pandemia si sentiva anche forte puzza di lavoro sporco dei servizi segreti occidentali, con ovviamente CIA in testa, questo interessante articolo contro informativo di Loffredo e Bluementhal per TheGryazone di fine ottobre 2021 rivela alcuni significativi dettagli del loro lavoro sporco e criminale come al solito, that’s it!!
PS a titolo di cronaca la traduzione l’ho tutta curata io personalmente, poi il fondatore e gestore di ByeByeUncleSam l’ha subito pubblicata.
2. Reminder collegati dagli stessi autori.
Salute pubblica o ricchezza privata? Come i passaporti digitali vaccinali spianano la strada verso un capitalismo di sorveglianza senza precedenti di Jeremy Loffredo e Max Blumenthal – 09/11/2021
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/salute-pubblica-o-ricchezza-privata-come-i-passaporti-digitali-vaccinali-spianano-la-strada-verso-un-capitalismo-di-sorveglianza-senza-precedenti
Originalmente pubblicato su:
2A. Fonte originale in inglese con tutti i link di riferimento:
https://thegrayzone.com/2021/10/19/health-wealth-digital-passports-surveillance-capitalism/
3. “Vaccinazione Covid: che ruolo hanno avuto i militari statunitensi?”, di Marc Reisinger, psichiatra e antropologo, per France Soir, 24 gennaio 2023, traduzione a cura di Voci dalla Strada
https://www.vocidallastrada.org/2023/02/vaccinazione-anti-covid-che-ruolo-ha.html#more
3A. La versione originale in francese
Vista l’occasione, nei prossimi punti alcuni spunti contro informativi di qualità su mass media e potere, per carità, tutte robe che lei già sa, segnalazioni solo a titolo di sua eventuale comodità per averle a portata di mano
1.”Il potere controlla ciò che accade, ma il vero potere controlla ciò che le persone pensano riguardo a ciò che accade”, di Patrizio Ricci per Vietato Parlare, 25 marzo 2024
2. “The American Empire and its Media”
July 2017 (updated: April 2023)
Largely unbeknownst to the general public, executives and top journalists of almost all major US news outlets have long been members of the influential Council on Foreign Relations (CFR).
Established in 1921 as a private, bipartisan organization to “awaken America to its worldwide responsibilities”, the CFR and its close to 5000 elite members have for decades shaped U.S. foreign policy and public discourse about it. As a well-known Council member famously explained, they transformed the American republic into a global empire, albeit a “benevolent” one.
Based on official membership rosters, the following illustration for the first time depicts the extensive media network of the CFR and its two main international affiliate organizations: the Bilderberg Group (covering mainly the U.S. and Europe) and the Trilateral Commission (covering North America, Europe and East Asia), both established by Council leaders to foster elite cooperation at the global level.
Proseguimento:
https://swprs.org/the-american-empire-and-its-media/
3. “Shadows of Liberty, il documentario che svela il sistema mediatico americano”, di F. Colloredo per L’Indipendente, 3 dicembre 2022
Breve commento.
Il documentario è disponibile sottotitolato in italiano su YouTube.
4. “Il mitico discorso di John Swinton.”
Quello che segue è il discorso ( 1880 ) che John Swinton, l’allora redattore-capo del New York Times, pronunciò in occasione di un banchetto con i suoi colleghi presso l’American Press Association:
“In America, in questo periodo della storia del mondo, una stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so pure io.
Proseguimento: