Marcello Pamio
Tra il 2017 e il 2018 il Parlamento Europeo ha pubblicato un documento sul microchip per uso umano. In 45 pagine hanno discusso l’utilità del chip per controllare i lavoratori. Lo scopo è «prevenire il disturbo alla quiete pubblica, preservare l’interesse e l’ordine nazionale, per la prevenzione al crimine, preservare il benessere economico, la salute, la morale e la libertà dei diritti degli altri».
I diritti umani fondamentali non verrebbero meno perché tutto è lecito quando viene fatto per il nostro bene (Covid docet) e per preservare il (loro) ordine sociale ed economico. Avete capito?
Sono i datori di lavoro che dovranno applicare i chip ai loro schiavi-dipendenti e la privacy potrà essere tutelata, ovviamente. Così dicono.
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2018/614209/IPOL_STU(2018)614209_EN.pdf