La Cina ha smentito il quotidiano britannico Financial Times secondo cui Pechino avrebbe testato un nuovo tipo di missile. Ipersonico. Imparabile. Pechino, invece, ha affermato di aver effettuato un test di “veicolo spaziale”.
Il Financial Times ha riferito questo fine settimana che la Cina aveva lanciato lo scorso agosto un missile “ipersonico” che ha fatto il giro della Terra in orbita prima di scendere verso il suo obiettivo.
“Si trattava un test di routine di un veicolo spaziale, destinato a testare la tecnologia dei veicoli spaziali riutilizzabili”, ha invece precisato Zhao Lijian, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese.
L’errore – se cos’ vogliamo chiamarlo – del Financial Times non si inquadra solo nella propaganda allarmista sul “Pericolo cinese” che stanno strombazzando i media e i governi. Testimonia della paranoia bellicista, fatta di terrore e malevolenza per partito preso, e di rabbia e cecità, in cui vivono i militaristi anglo. Come dice l’esperto aeronautico militare Valentin Vasilescu, la paranoia è la conseguenza del fatto che “gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente da diversi trattati sulla limitazione delle armi nucleari firmati con la Russia. È stato un grosso errore”, perché da quel momento gli anglo non sono messi al corrente dei nuovi sviluppi delle parti avverse; ad ogni missile che parte da Cina e Russia, “vedono” un missile ipersonico non parabile da nessuno scudo stellare…
Coca aveva scritto il Financial Times? Che ad agosto la Cina aveva testato un’arma ipersonica simile al missile ipersonico russo Avangard. Che l’aliante spaziale sarebbe stato messo in orbita attorno alla Terra con un razzo Lunga Marcia, che aveva applicato i freni per rientrare nell’atmosfera ed eseguire manovre correttive per colpire il bersaglio nel raggio d’azione, a 40 mila chilometri di distanza e a velocità almeno 5 volte quella del suono.
Nell’incubo immaginario del Financial Times, l’aliante spaziale cinese potrebbe colpire un bersaglio in qualsiasi parte del mondo. A causa della sua alta velocità, il tempo di reazione quando si trova nel raggio di un’arma di difesa contraerea è troppo breve e la probabilità che venga intercettata è vicina allo zero. Lo scudo antimissile statunitense è incapace di affrontare missili ipersonici capaci di alterare la loro traiettoria, cioè che manovrano. “Oltre ad essere completamente impotenti di fronte a questi missili ipersonici, gli Stati Uniti non dispongono ancora di tali armi”, spiega Vasilescu.
Aggiungeva terrore al terrore l’immaginaria convinzione che i cinesi hanno superato il test dell’ipersonico al primo tentativo, laddove russi e americani nei primi due o tre test di solito falliscono. Terrore aumentato ulteriormente dal fatto che la Corea del Nord ha appena annunciato di aver appena superato il test di lancio per il suo primo missile ipersonico.
Come si vede, il ritiro unilaterale da importati trattati di limitazione nucleari provoca terrori ingiustificati nella dirigenza militarista occidentale. Inutile sottolineare quanto pericolosa sia questa paranoia: gli anglo possono far partire volate dei loro missili intercontinentali “per sbaglio”, avendo scambiato per missile ipersonico che si precipita verso di loro manovrando a 5 o 10 Mach una navicella spaziale in prova.