Danilo Quinto
Con il Mercoledì delle Ceneri, che si celebra il prossimo 2 marzo, comincia la Quaresima, tempo penitenziale che prepara la Pasqua cristiana.
Colui che risiede a Santa Marta ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per la pace. Sappiamo già quali saranno i contenuti di questa giornata: l’’invocazione alla pace rivolta al Dio ecumenico e universale, quindi di derivazione massonica, non al Dio cattolico, perché – come ha affermato – il Dio cattolico non esiste.
Noi – invece – che crediamo all’esistenza di Dio, al fatto storico della Croce, con la quale Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, per redimerci dal peccato e donarci l’unica speranza di salvezza, non invochiamo la pace per il mondo, nemico di Dio e che non merita la pace se continua a tradire il Creatore e a disobbedire alle Sue leggi.
Come ci ha chiesto la Santa Vergine a Fatima – e chiedendoLe perdono per il fatto che la Chiesa per 105 anni non ha obbedito al Suo ordine di consacrare la Russia al Suo Cuore Immacolato nelle forme da Lei comandate – offriamo a Dio una giornata intera di penitenza per i nostri peccati e per i peccati del mondo, di cui siamo addolorati e dai quali derivano le malattie, le guerre, le calamità e tutte le tribolazioni che gli uomini e le donne di questa Terra hanno vissuto prima della venuta di Gesù Cristo e vivranno fino alla seconda Sua venuta, come Egli stesso ha detto.
Nell’offrire a Dio questa nostra intenzione, Gli chiediamo perdono profondo per il fatto che un altro uomo – che si è vestito di autorità – nel mese di ottobre del 2019, abbia profanato i giardini vaticani, la chiesa di Santa Maria in Traspontina e abbia dissacrato la Basilica di San Pietro e la Messa di chiusura del sinodo sull’Amazzonia, ponendo sull’altare della confessione una pianta idolatrica che è strettamente connessa con la pachamama. Secondo la tradizione della Chiesa, la chiesa di Santa Maria in Traspontina e la Basilica di San Pietro devono essere riconsacrate in ragione delle profanazioni idolatriche che in esse sono state commesse. La saga di pachamama ha rivelato una gravissima violazione del primo comandamento e quel rito, che ha avuto luogo nel cuore del Cristianesimo, assume il valore di rito iniziatico ad una nuova religione. Una religione che ha in satana il suo ispiratore.
Noi pensiamo che i castighi che Dio ci ha inviati – prima due anni di cosiddetta pandemia, gestita da uomini malvagi al fine di soggiogare e indurre alla disperazione milioni e milioni di persone, privandole della loro libertà e della loro dignità, poi, subito dopo, la minaccia di una guerra nucleare, che segnerebbe la fine del mondo che abbiamo conosciuto – e altri che verranno, siano strettamente collegati a quel rito idolatrico.
Chiediamo, quindi, fiduciosi, alla Santa Vergine Maria – nostra Mediatrice e Corredentrice – d’intercedere presso Dio al fine d’indurre Vescovi e Sacerdoti di tutto il mondo a celebrare il 2 marzo solenni Sante Messe di riparazione, nella forma che è stata propria della Chiesa per duemila anni, prima della Riforma Liturgica introdotta dal Concilio Vaticano II. Le chiediamo anche di renderci sereni, confortati dal Suo amore, nel sopportare con pazienza cristiana le tribolazioni e di mitigarle il più possibile, placando l’ira di Dio e la mano della Sua Giustizia.
Chi vuole aderire, può scrivere a pasqualedanilo.quinto@gmail.com.
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