Dottoressa, endoscopista, Silvana De Mari ha concentrato su di sé la vendetta dei circoli omosessuali, per aver detto pubblicamente ciò che ogni medico constata: i rapporti sodomitici sono fomite di malattie e infezioni, forme di squilibrio della personalità e di infelicità.
Due processi per diffamazione e due condanne, anche per “istigazione all’odio razziale” secondo la legge Mancino, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto l’archiviazione. Adesso, la lobby reclama la sua radiazione dall’Ordine dei Medici, con i danni economici conseguenti. Vuol farne un esempio per ridurre al silenzio ogni libertà di critica e di espressione anche provocando la rovina economica di chi non tace – un altro progresso del totalitarismo che ci sta chiudendo da ogni parte.
Possiamo provare a mandare una mail all’Ordine dei Medici di Torino, come stanno facendo altri amici?
Qui la lettera-tipo, da mandare alla
presidenza@omceo.to.it:
Alla cortese attenzione del Dr. Giustetto Presidente dell’Ass. Medici di Torino
Egr. Dr. Giustetto,
ho appreso che il prossimo 4 Ottobre si terrà all’ordine dei medici di Torino, da Lei presieduto, il procedimento contro la D.ssa De Mari per le sue affermazioni sui rischi sanitari derivanti dai rapporti omosessuali.
Ritengo che tale procedimento non solo vada contro la più elementare libertà di espressione, sancita dalla Costituzione, ma soprattutto vada contro i dati di fatto universalmente riscontrati e di dominio pubblico, cioè che i rapporti omosessuali comportano un rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili molto più elevato rispetto ai rapporti procreativi fra uomo e donna.
Credo che affermare il contrario comporti poi la necessità di provarlo in modo scientificamente inoppugnabile.
Confido che, anche grazie alla Sua competenza e senso di responsabilità, la verità e la libertà di espressione prevalgano sulle speculazioni ideologiche.
Cordiali saluti,
firmato…