Perché Blinken deve annunciare attacchi in profondità in Russia

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken (j) si reca di nuovo in Ucraina. Durante la sua visita, annuncerà l’approvazione per le forze armate ucraine a colpire la Russia con armi a lungo raggio, secondo la giornalista di Axios Juliegrace Brufke.

La giornalista ha citato il presidente della Camera degli Affari Esteri Michael McCaul, che ha detto di aver parlato con Blinken.

Perché la Russia ha vinto a Kursk:

Pare che il party a #Kursk sia in via di conclusione. I russi, come al solito, non hanno reagito emotivamente ma hanno lasciato confluire le riserve ucraine (che in parte hanno distrutto a Sumy prima che giungessero al fronte), hanno effettuato una raccolta capillare delle informazioni sulla presenza nemica e solo dopo hanno organizzato il contrattacco. Migliaia e migliaia di ucraini sacrificati solo per cercare di guadagnare tempo su richiesta USA/UK…

“La Russia deve essere pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi, le Forze Armate russe devono essere pronte a respingere una possibile aggressione militare in qualsiasi direzione”.

e non solo a Kursk:

Putin: Gli Stati Uniti stanno accelerando essi stessi il processo di dedollarizzazione attraverso azioni sconsiderate, poco professionali e sconsiderate. Hanno già capito di aver commesso un errore, ma non riescono a uscire da questo dilemma.

E agli UE

risposta di Putin al piano sparato da Draghi a Bruxelles: “Senza di noi siete destinati a fallire. Problema vostro, noi sopravviveremo di sicuro”

“E chi non vuole collaborare con noi, beh, si terrà il danno. Vediamo cosa sta succedendo nei Paesi europei, molti dei quali penzolano sull’orlo della recessione”.

La risposta dei dittatori di Bruxelles:

Breton alle case automobilistiche: bisogna accelerare sull’elettrico

Il settore automotive in Europa è in difficoltà. Le vendite in calo, le auto elettriche che non crescono quanto previsto e l’arrivo delle case automobilistiche cinesi sono alcuni dei fattori che stanno complicando i piani dei costruttori europei. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare della scadenza del 2035 con l’Italia che intende impegnarsi in prima persona per fare in modo che la Commissione Europea riveda in anticipo le regole che dovrebbero portare allo stop alla vendita delle auto benzina e diesel.

Rivedere la data del 2035 è un’opzione che piace a molti costruttori e a diversi Paesi UE. Contestualmente, nella giornata di ieri Mario Draghi ha pubblicato il rapporto dedicato alla competitività dell’economia europea in cui è specificato molto bene che il settore automobilistico è un esempio chiave della mancanza di pianificazione dell’UE. Serve, dunque, un preciso piano industriale.

In questo ampio dibattito si inserisce, adesso, il commissario europeo uscente per l’Industria Thierry Breton che ha parlato della crisi Volkswagen e delle problematiche del settore automotive.

RITARDI SULLE AUTO ELETTRICHE

Breton, sulla crisi della Volkswagen e sulle difficoltà del settore auto, ha sottolineato che la situazione auto non è certamente rosea e che c’è molto nervosismo.

C’è molto nervosismo, come si evince dagli sviluppi attuali nell’industria automobilistica tedesca o anche qui a Bruxelles con Audi.

Mentre continua il dibattito sulla possibilità di rivedere la scadenza del 2035, Breton all’interno di un’intervista con Handelsblatt punta il dito anche sulle stesse case automobilistiche che avrebbero dovuto fare di più.

https://www.hdmotori.it/auto/articoli/n591957/breton-ritardi-auto-elettriche-europa/

Breton segue ovviamente l’esempio USA

Gli Stati Uniti tentano di reindustrializzarsi costruendo batterie per veicoli elettrici, mentre usano la coercizione economica (le famose sanzioni) per interrompere le catene di approvvigionamento cinesi

– Ma le batterie richiedono grafite e gli Stati Uniti dipendono al 100% dalle importazioni. La Cina fornisce il 67% delle forniture globali e il 90% della lavorazione della grafite. La Cina ha anche recentemente prodotto una tecnologia di purificazione per ottenere grafite pura al 99,99%.

– L’anno scorso, la Cina ha imposto restrizioni alle esportazioni di grafite in risposta alla coercizione economica degli Stati Uniti. Mentre la Cina può ricreare e rimpatriare le sue catene di fornitura, gli Stati Uniti non possono. – Ha delle somiglianze con le sanzioni UE alla Russia.

La Russia può diversificare lontano dall’UE, ma l’UE non può diversificare lontano dalla Russia. La soluzione di solito diventa quella di acquistare gli stessi materiali e prodotti (gas, titanio ecc.) tramite una terza parte a un costo molto più elevato. (Glen Diesen,docente di Economia Politica)

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A Bruxelles, si è celebrata la commedia dell’assurdo.

Uno dei principali artefici della distruzione della competitività dell’industria europea, dall’euro agli errori sulle sanzioni, al price cap sul petrolio che non ha mai funzionato, fino..alle minacce di non acquistare più gas dalla Russia che hanno contribuito ad innalzare ulteriormente il prezzo del gas, quindi le vostre bollette..

lui, dicevo, propone un suo piano per migliorare la competitività della Unione Europea E lo fa, paradosso, davanti alla Presidente della Commissione, autrice, lei, delle più errate previsioni di impatto delle sanzioni che la storia ricordi, che invece di colpire chi lei voleva colpire (la Russia, che non ci ha fatto nulla), hanno colpito le industrie europee. In primis, il suo stesso paese, la Germania (Michele Geraci)

Non passa un giorno senza che o Draghi o la Von Der Leyen non dicano qualcosa che è fuori dalla realtà e vive solo nella loro immaginazione

La loro profonda certezza che Dio non c’è” porta costoro a questo: credono possibile qualsiasi violazione della realtà, realizzare l’assurdo, l’illogico e il materialmente impossibile, perché avendo potere loro sono DIO. Harari lo dice esplicitamente.

Grazie ai loro complici, ti tolgono libertà e sovranità monetaria. Con la santa austerità e i sacri pareggi di bilancio portano imprese e lavoratori alla fame. E quando sei alla fame ti sventolano in faccia le cose che fino a ieri hanno combattuto (vedi PianoDraghi con 800 miliardi dispesa pubblica) dicendo “te le daremo, se ci cedi ancora più libertà e sovranità. Questa è la banda di usurai denominata Unione Europea. Simone di Stefano.