Si veniva ricompensati? Pagati bene per ogni vax in più? E da chi? E i medici che in tv facevano i coretti per convincere la gente dopo aver cercato di spaventarli a morte per un virus para-influenzale onde obbligarci a vaccinarci tre quattro volte, lo facevano gratis? E governatori delle altre Regioni che hanno fatto lo stesso? e l’intoccabile ministro Speranza?
Sono stati pagati? Lo spero per loro: io, gratis, non l’avrei fatto.
“Abbiamo truccato i dati sul Covid”
“Per i vaccini, usato un modello a caxxo”In questa confessione, è ben spiegata tutta la gestione della pandemia, non solo in Liguria. #Toti pic.twitter.com/IAfR2Jpk5F
— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 13, 2024
Un lettore, troppo fiducioso:
E ora viene fuori che Toti, quello dei lockdown per i non vaccinati e che ha tappezzato la Liguria di orribili spot pro vax, gonfiava i dati dei contagi per avere più vaccini. E a farlo non era il solo, ma anche il suo capo di Gabinetto.
Non serve dirlo, ma avevamo ragione su tutto. Ora la giustizia (divina) compia il suo conto e scoperchi questa orribile calderone del Covid e dei vaccini.
Vediamo adesso se partendo da Toti arrivano anche ai piddini e pentastellati uguali a lui se non peggiori…
Conte ha dato il via, ma il @fattoquotidiano se ne è sempre guardato bene dal dirlo
Qui grignottavano pure,morto in più o morto in meno pic.twitter.com/oUa7Inj3xl— Chicchi ricchi di fantasia (@Chicchi30034355) May 13, 2024
"In Liguria c'è molta inquietudine".
In Puglia invece tutti a ballare la pizzica e a bere negramaro…— Bonifacio Castellane (@boni_castellane) May 13, 2024
Perché “loro” hanno i giudici dalla loro parte.
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Estratto dell’articolo di Marco Fagandini e Matteo Indice per “La Stampa”
Partiamo dalla prima conversazione intercettata, in ordine cronologico. Ovvero la call fra i tre, a metà pomeriggio. Alla domanda di Ansaldi sulle stime ottenute con «sagacia e precisione» risponde Cozzani: «Quelle che abbiamo mandato improvvidamente a Figliuolo? Certo». E Ansaldi: «Esattamente, quel calcolo di altissimo…», e non finisce la frase, ridendo […].
A quel punto interviene Rebesco. Anche lei sorride, ma sottolinea un episodio che dovrebbe preoccuparli: «Vi devo parlare a tutti e due. Perché Figliuolo… diciamo i suoi, in non colloquio con lui, colloquio con i suoi sottoposti. C’avevano fatto una richiesta diciamo di dati. Ti ricordi tipo la percentuale dei vecchi, dei giovani, copertura mica copertura, che noi gli abbiamo dato. Poi ieri uno scagnozzo di Figliuolo mi ha detto che noi, cioè Regione gli abbiamo mandato dei dati che non erano allineati con quelli che avevamo mandato».
A Roma, insomma, i numeri […] non collimano con quelli in possesso della struttura commissariale del generale, sostiene Rebesco. Ansaldi è il primo a rispondere: «Sì perché li abbiamo calcolati ieri pomeriggio, quindi è colpa nostra». E Cozzani gli fa eco sarcastico. […] A causa della fretta di Toti, spiega il suo capo di gabinetto, quei dati sono stati elaborati in «dieci minuti, con un modello a cazzo! Studiato ad Harvard». Rebesco tentenna […] e ipotizza di poter risolvere la questione con Ansaldi. Che dice: «È per quello che volevo farmeli mandare».
MATTEO COZZANI – GIOVANNI TOTI
Rebesco invece sembra decisamente più preoccupata: «Dobbiamo solo, diciamo un attimo riconciliare perché questo qui… era un militare, cioè ci ha rotto parecchio le palle».
Un collaboratore di Figliuolo, con tutta probabilità. Verosimilmente, per chi indaga, quello che ha sollevato i dubbi sulla bontà dei dati della Regione. Gli altri cercano di minimizzare ma Rebesco li richiama all’ordine: «Però ragazzi state attenti. Perché questo gruppo della protezione civile chiede dati e noi chiaramente facciamo i calcoli qui e li mandiamo. Quindi dobbiamo sempre stare attenti a essere allineati». Poche battute e i tre si salutano perché, dice Cozzani, «è arrivato il dottor Caviglia di Camera di Commercio».