“Il valoroso popolo ucraino sta facendo per noi il lavoro sporco da cui noi americani rifuggiamo”: così ha detto qualche giorno fa l’ex sottosegretario alla Difesa ai tempi di Trump (sic), Mark Esper, credendo di parlare con l’ex leader ucraino Poroshenko (parlava invece con i due noti provocatori russi specializzatisi in queste telefonate tranello).
Il “lavoro sporco” è ovviamente quello di sacrificare centinaia di migliaia di soldati ucraini per il fine strategico che sarebbe costato caro in vite americane: lo scopo definito dallo studio della RAND Corporation del 2019 con il titolo “Overextending Russia”, come ripete anche Thierry Meyssan.
“Estendere” la Russia, costringerla a consumare sempre più numerose le sue vite umane in uniforme e i suoi mezzi militari, logorarla fino ad esaurirla e ridurla al lumicino, pronta per lo smembramento in staterelli più piccoli e inoffensivi, vassalli dell’Occidente. Per questo, Esper ha detto:
“Fermate gli sforzi che siano i francesi, i tedeschi o chiunque altro cerchi di negoziare con i russi” , ha detto.
Bisogna riconoscere che il mondo anglo ha già vinto nel suo scopo geostrategico enunciato oltre un secolo fa dalla dottrina della Hearthland: separare per sempre gli “alleati europei” dalle forniture energetiche russe, attraverso cui stava avvenendo quella fusione anche con la Cina in un immane blocco economico continentale integrato “da Lisbona a Vladivostock e Shanghai”, governato dalla pacifica convenienza economica reciproca e non da minacce reciproche: un insieme più che autosufficiente, a cui la pirateria anglo non avrebbe più niente da offrire – nemmeno appunto le minacce belliche.
Ora, è anche evidente che i governi europei sono quelli che gli anglo hanno danneggiato come nemici, peggio che se fossero i veri nemici. Il fatto che nessuno di quei governi europei non osino nemmeno prendere atto di chi ha commesso il sabotaggio strategico del Nord Stream, benché il giornalista Seymour Hersh glielo abbia scritto e documentato: gli USA non la Norvegia – e non parliamo della povera Giorgia di cui continuate a mandarmi il video del 2014 in cui attaccava l’aggressione NATO contro Mosca, ma del potente cancelliere Scholz , muto come un pesce – dovrebbe far capire questo: che i governi europei sono sotto minaccia letale da parte anglo (e dei suoi complici interni, che tengono bordone agli interessi antinazionali anglo), non più in regime di libertà.
Non possono fare altro che dichiarare il loro amore per Zelenski, e l’ammirazione per i gli ucraini che fanno il lavoro sporco lavoro morendo a migliaia per l’Impero anglo, e mandargli le loro stesse armi fino ad esaurirle: diminuendo così le loro stesse capacità di resistenza.
E forse nemmeno più devono davvero mandare gli F-1, basta che lo annuncino nei titoli di giornale; l’importante è fare durare la guerra di più, logorare la Russia fino all’esaurimento definitivo e irreversibile, oppure costringerla a passare al “più alto livello”, ovviamente tragico e letale, e nemmeno risanatore della situazione precedente: l’integrazione dell’Europa occidentale alla grande Heartland .
Non vedo una possibile “mossa vincente” da parte di Putin. Se non un cambiamento profondo dall’altra parte, Washington. Cambiamento non del tutto inimmaginabile, data la (vaga) possibilità che Trump torni al potere – e interrompa la politica anglo. come ha proclamato in un recente intervento:
Trump: “Potremmo porre fine al conflitto in Ucraina in 24 ore!”
Ma la cosa richiederà anni, fino almeno al 2026. E non va esclusa l’eliminazione fisica di The Donald se davvero cambiasse
Preghiamo “con alte grida” che questo tempo sia abbreviato
nota:
Sulla telefonata “lavoro sporco”, Esper, pensando di parlare con Poroshenko, ha detto esplicitamente: “Il coraggioso popolo ucraino sta facendo il lavoro sporco di quello che non avremmo mai voluto fare qui negli Stati Uniti, motivo per cui dovremmo continuare a sostenervi con tutto ciò che possiamo, sia si tratta di munizioni, armi o intelligence”….