(Bergoglio lo promuove)
Da DWN:
Papa Francesco è un forte sostenitore del reddito di cittadinanza universale. Questo reddito dovrebbe essere pagato digitalmente dopo la sua introduzione. Il rapporto tra capitale e lavoro deve essere cambiato. I suoi pensieri sono in armonia con le richieste del World Economic Forum.
Nell’anno della pandemia 2020, il Papa ha pubblicato un libro dal titolo ” Sogniamo: la via per un futuro migliore “. Ecco cosa vi dice Papa Francesco: “Riconoscere il valore sociale del lavoro dei non apprendisti è parte essenziale del nostro ripensamento nel mondo post-Covid. Per questo credo sia giunto il momento di approfondire concetti come l’Universal Basic Income (UBI)’: un pagamento incondizionato, forfettario a tutti i cittadini che potrebbe essere condiviso attraverso il sistema fiscale . ” il Papa proclama anche un presunto ‘capitalismo inclusivo’ in collaborazione con la moglie dell’uomo più ricco del mondo , lady Rotschild.
Mio commento:
L’idea alla base dell’ideologia dei miliardari è che nei prossimi anni, l’intelligenza artificiale, la robotica e l’automazione renderanno superflui i lavoratori (“capitale umano” lo chiamano) in tutto il mondo. “Auto e camion senza autista ridurranno milioni di posti di lavoro nei trasporti, mentre gli eserciti nazionali saranno sostituiti da un mare di droni autonomi e, persino agli attori verrà mostrata la porta e la produzione cinematografica prospererà senza sostanziale lavoro umano. Entro il 2030, l’automazione del lavoro sarà fatto compiuto e totale, secondo loro.
Per questo, spiega – entusiasta – la bergogliana Union of Catholic Asian, noti benefattori come “Warren Buffett e Bill Gates, tra le élite del mondo, Milton Friedman [1012-2006, il protagonista della scuola di Chicago, il fondatore della ideologia economica vigente] tra i pensatori, e Papa Francesco, tra i leader spirituali, hanno riposto la loro fiducia nel reddito universale di base (UBI). Altri fan di UBI : i premi Nobel per l’economia Peter Diamond (MIT, oggi alla Federal Reserve) e Christopher Pissarides (Londoin School of Economics), zar della tecnologia come Mark Zuckerberg e oligarchi miliardari come Elon Musk”.
Francesco si è unito a queste famose dame di carità globali scrivendo appunto il libro “Let Us Dream: The Path to a Better Future, insieme al britannico Austen Ivereigh, Papa Francesco sostiene fortemente un reddito di base. “Esso potrebbe rimodellare i rapporti nel mercato del lavoro, garantendo alle persone la dignità di rifiutare condizioni di lavoro che le intrappolano nella povertà», ha scritto. Come chiave della transizione guidata dalla tecnologia c’è chi dice che se le prime 1.000 società transnazionali sono tassate in modo equo, un UBI modesto per le persone in tutto il mondo è possibile”.
Già il titolo del libro bergogliano “Sogniamo, la via per un futuro migliore” ricalca il Build Back Better (“Ricostruire meglio”) che è lo slogan con cui il World Economic Forum pubblicizza il suo Gran Reset. Il reddito universale di base viene venduto da Bergoglio come un atto di solidarietà verso i poveri (egli non parla mai di carità – termine troppo cristiano – , ma solo di solidarietà-massonica), ma tralascia la conseguenza anti-umana che ne deriverebbe se fosse applicato davvero universalmente.
Finora, gli esperimenti di reddito di base non hanno riguardato intere popolazioni, ma piccole minoranze, come in Italia il poco più di un milione che ha ricevuto 583 euro mensili (in media), e la sua versione spagnola, distribuzione di 1050 euro mensili alle 850 mila famiglie più povere della Spagna. Ma se fosse davvero applicato universalmente, ossia a tutti i 60 milioni di italiani ad esempio, esso toglierebbe a milioni di persone non solo la motivazione di imparare una professione ( cosa difficile e faticosa), ma persino di istruirsi, di acquisire cultura generale, di andare a scuola e faticare per apprendere, in conclusione di darsi uno scopo della vita. Vita vuota e piena di “tempo libero” . La “dignità” evocata da Bergoglio non ne sarebbe affatto il risultato; milioni di persone passerebbero dalla condizione di non occupate o sottoccupate a quella di inoccupabili, magari analfabeti drogati o frequentatori di feste rave per occupare il “tempo libero” ch li divora, entrerebbero in modo permanente e senza riscatto nella categoria delle “bocche inutili”; e sappiamo che l’ideologia dei Bill Gates, degli Schwab e degli Zuckerberg aderisce – anzi, sta già attuando – al programma di riduzione della popolazione terrestre, troppo numerosa, inquinante, superflua.
Quanto tempo occorrerebbe prima che i percettori, dipendenti da un reddito ottenuto con la tassazione (“equa”, sic) di migliaia di multinazionali, farebbe raggiungere i capi delle multinazionali alla conclusione che non c’è alcun motivo per mantenere questi inoccupabili e inutili a loro carico? Tutte le volte che hanno potuto, lorsignori si sono liberati di personale delle loro stesse aziende globali, licenziandolo; da trent’anni il capitalismo alla Milton Friedman “risparmia” sui salari, riducendo i dipendenti all’osso, per retribuire di più il captale finanziario. Perché dovrebbe fare altrimenti adesso che interi popoli sono alla loro mercé per sopravvivere e consumare? Solo un barlume di cristianesimo potrebbe trattenerli, e Bergoglio invece di evocarlo, la cancella e liquefa nella “solidarietà” affidata a Bill Gates e Zuckerberg, che hanno sostituito Dio con se stessi. Cosa li tratterrebbe dal decretarne l’eliminazione, di questi miseri redditieri di base senza dignità né fprza politica? Il suicidio assistito è già offerto come soluzione per i malati ….Sarà offerto anche a loro.
Ecco l’esito satanico del “Sogno” di Bergoglio, del suo abbandono del compito di proclamare che Dio ci giudicherà tutti, per aderire alla “solidarietà” progettata dai miliardari uniti nel World Economic Forum.
Non sfugga che il World Economic Forum ( WEF) titolava in un articolo : “Il reddito di base universale è la risposta alle disuguaglianze messe in luce dal COVID-19”. Esattamente quel che sostiene El Papa.
Inoltre, secondo i piani del World Economic Forum, il reddito universale sarà pagato in maniera digitale, va de sé. Sarà dunque il coronamento della abolizione del contante che la finanza dei miliardari persegue e fa avanzare dalle banche centrali e Fondo Monetario (il capitale, non più gli stati, possiede le une e l’altro).
Ed ecco dunque che, con il pretesto della cosiddetta riduzione della povertà, l’obiettivo effettivo si rivela quello di sottoporre le persone al controllo totale attraverso il processo di digitalizzazione monetaria; i passaporti sanitari digitali senza i quali ne sono già non si può fare nulla, ne sono notoriamente la prefigurazione.
“Questo progetto è in armonia con l’approccio della corporatocrazia, in cui potere e governo verranno dalle corporations: “Aumento della prosperità per pochi, uguaglianza economica a condizioni ridotte, compreso un reddito di base universale, per il resto” ( QUI ). E in questa corpocrazia, attenzione, non c’è posto per le piccole e medie imprese. Che sono il nerbo della vera produzione (mica si vive solo di Microsoft e Facebook) , dell’occupazione di milioni di dipendenti istruiti, preparati e competenti. Ed economicamente autonomi, ossia cittadini liberi e con la dignità che dà il lavoro retribuito.