Poiché l’Europa è la pace, l’Europa è la prosperità, eccetera, il 1 ottobre gli agricoltori olandesi hanno bloccato il traffico del paese intasando 700 chilometri di strade ed autostrade con i loro trattori e giganteschi mezzi agricoli. Una rivolta gigantesca. Per le nuove direttive “verdi” europee (che comprendono anche i camion) saranno obbligati a ridurre le loro emissioni di vario genere (anche azoto e azotati…) del 50%, sicché molte aziende agricole dovranno chiudere. Dicono che hanno adempiuto finora a tutte le restrizioni europee dirette specificamente a loro; che le altre attività non sono state così ligie. Gli agricoltori e i coltivatori sono stufi di essere dipinti come un” problema “che ha bisogno di una” soluzione ” , ha dichiarato Dick Bruins di LTO , un sindacato del settore.
Check out this highlights video I made about the #boerenprotest https://t.co/nA8FYZMnof
— Paploo (@Paploo968) October 1, 2019
L’ottanta per cento della popolazione è con loro. “La gente si sveglia di fronte ai trattati green imposti dalle elites globaliste”, dicono i commenti.
In Italia le tv hanno mostrato i disordini – di Hong Kong. E grandi discussioni nei programmi radio sul fatto che bisogna dare il voto ai sedicenni, visto che hanno dato una così alta prova di civismo nelle sfilate per Greta, venerdì. Con l’autorizzazione del ministero.
In Francia, gli spettatori di France 3 hanno ascoltato la vita di Guillaume Poinot, pastore di capre (ne ha 137) che a causa di improvvisi rincari dei mangimi, s’è indebitato con la banca; gli ordinativi di formaggio non bastando a coprire il debito, ne ha fatto un altro ed un altro. Ora è in amministrazione controllata (redressement judiciaire) perché deve restituire 430 mila euro alla banca. Si ammazza di lavoro (non può permettersi un lavorante) e “fino al 2030 lavorerò solo per pagare i debiti”, dice. “Non ho alcun reddito. E’ mia moglie che mi alloggia, mi veste e mi dà da mangiare. Sono uno schiavo moderno del sistema”.
TÉMOIGNAGE. Ecoutez la détresse de Guillaume Poinot, éleveur à Surin (86).
Voir l'intégralité de notre article ici : https://t.co/xZWqMHZ6Xs#suicide #agriculteurs pic.twitter.com/cJ0PaOnUmI— France 3 Poitou-Charentes (@F3PoitouChtes) September 27, 2019
I lettori più sagaci riconosceranno nel salvataggio bancario del capraio di Surin il modello che è stato applicato all’intera Grecia. Non le è stato permesso di fallire, per non danneggiare le banche tedesche e francesi che l’avevano indebitata oltre ogni realismo; le vengono prestati ad interesse i denari da restituire. La Grecia lavora per i creditori per i prossimi secoli, fino all’estinzione della sua popolazione.
Non si creda che il capraio Poinot sia un caso raro. Nel 2015, si sono avuti 736 suicidi nel mondo contadino. Quest’anno sono già 605. “Due suicidi al giorno”. Quattro su cinque sono uomini.
L’isolamento si unisce all’indebitamento e alla fatica continua, esaustiva e senza prospettive – come Point, che di pagare i debiti.
Ma i francesi non si limitano a suicidarsi. L’incendio dello stabilimento chimico Lubrizol a Rouen ha sviluppato una nube tossica immane: i contadini si sono visti costretti a buttar via il latte, le uova, il miele e le verdure raccolti dopo il 26 settembre, ed hanno preso d’assalto la sede del consiglio comunale dove si teneva la riunione per l’emergenza (una Seveso francese).
In realtà, la Francia di Macron ribolle di mille rivolte e violenze di cittadini inaspriti contro il potere – una rabbia prodotta, direttamente o indirettamente, dall’ordoliberismo austeritario e la deflazione tedesca conseguente.
https://twitter.com/LPLdirect/status/1178720669695127554
Il sociologo e storico Emmanuel Todd, famoso per aver azzeccato previsioni del genere, in una recente comparsa tv ha preconizzato: “I Gilet Gialli sono solo la fase 1 di qualche cosa che si amplificherà. La presidenza Macron è quella della gestione del ribasso del livello di vita, e dunque del conflitto. Presto – con la depressione che sta piombando – entreranno in conflitto altre categorie sociali, Gilet di tutti i colori”.
Emmanuel Todd : "Les gilets jaunes ne sont que la phase 1 de quelque chose qui va s'amplifier. La présidence Macron est celle de la gestion de la baisse du niveau de vie, et donc du conflit. Avec bientôt l'entrée d'autres catégories sociales et des gilets de toutes les couleurs." pic.twitter.com/wr4ZSStNMU
— Critique de la Raison Européenne (@CRE_SciencesPo) September 23, 2019
La riduzione “gestita” dei redditi – e l’abbassamento pianificato del livello di vita delle popolazioni del Sud Europa – è ovviamente una delle esigenze poste dall’UE e dall’euro: in questo consiste il “fare le riforme” .
Orbene, gli italiani subiscono il ribasso dei loro livelli di vita dal 2011 (Governo Monti). La nostra economia mista, una delle migliori eredità del passato, è stata privatizzata a vantaggio di rentier che non hanno nemmeno pagato quel che hanno ricevuto coi soldi loro. Restiamo morti sotto i ponti che crollano per mancanza di manutenzione, o sopra. Per ospitare ciascun negro clandestino il nuovo governo stanzia di nuovo 42 euro al giorno (Salvini aveva dimezzato) – un aiuto che i nostri compatrioti disoccupati nemmeno si sognano di poter ricevere. Abbiamo le città piene di negri pericolosi, in età militare, che cominciano a violentare le ragazze persino sui tram (potete informarvi in un blog, non sulla RAi: RadioSavana #resilienza19 )
In Toscana infuria un virus tropicale, New Delhi, portato da questi clandestini, che ha un tasso di mortalità del 37 per cento ed ha già effettivamente ammazzato una quarantina di toscani, mentre le autorità regionali piddine fanno finta di niente.
Le “masse giovanili” – intendendo ormai per giovani anche i quarantenni – sono intrappolate in disoccupazioni di massa e di lunga durata, in precariati senza prospettive. Ebbene, sì, le ho viste mobilitarsi in centinaia di migliaia, condividere auto, prendere treni, dormire sulle panchine – per andare a vedere in 350 mila Vasco Rossi a Modena, nel 2017: pagando pure di tasca propria il biglietto di 70 euro. Settimana fa, le ho riviste adunarsi in centomila per Jovanotti, e dico Jovanotti. Adesso rivedo gli studenti, con la benedizione di del ministro grillino, del papa e di Soros, abbandonare le scuole e scendere in piazza “per il Clima” secondo Greta. E che dire delle migliaia che vanno agli ormai inutili comizi di Slavini? Si è suicidato politicamente, ma le folle” lo circondano di affetto” (come dice il suo spin doctor Luca Morisi ), l’affetto che si deve a un amico che, mentre armeggiava con gli amplificatori del Papeete, si è mutilato i testicoli per elettrocuzione alcolica.
A questo punto è chiaro. Non solo questo popolo non ha classe dirigente. E’ anche il popolo che si aduna, mobilita ed organizza per scopi insignificanti e deteriori o conformisti (che sono l’uno e l’altro). Come milanese lo so: basta che una qualche radio locale di musica leggera lanci una Stramilano, ed ecco cinquantamila milanesi e dell’hinterland agglomerarsi in centro per la marcia festosa, famiglie coi bambini lieti, ciascuno con il suo numero appuntato sul petto dalla “giuria, a bloccare il traffico per ore per la camminata di salute in comune.
Ma se si pone uno scopo serio – che so, manifestare contro gli aumenti delle tasse, la disoccupazione crescente, l’invasione delle etnie feroci – allora non si riesce a mettere insieme venti italiani. Sulla questione seria e grave,ciascuno ha la sua precisa opinione distinta da quella degli altri, il suo proprio programma politico; ciascuno ha i suoi sospetti sugli organizzatori della manifestazione; tutti si rifiutano di “fare il gioco di..”.
Giorni fa un giovane lettore mi ha chiamato. Era preoccupato, mi ha detto, per tutto ciò che sta succedendo (tutto: dall’economia in precipizio alla Chiesa in crisi terminale), e voleva sapere da me cosa ne pensavo. Ne penso quello che scrivo ogni giorno, gli ho risposto. Sì, ma lui voleva sapere se quel che avviene, era ciò che René Guénon aveva preconizzato come caratteri dei Tempi Ultimi.
Insomma il giovane lettore voleva una conversazione “colta”. L’ho trattato male, confesso. Poi mi sono pentito e gli ho mandato un messaggio in cui gli ho detto: mi scusi per l’irritazione che ho mostrato, è che i discorsi oziosi non servono più. E’ già molto, molto tardi. Adesso bisogna pregare molto (“Gesù pensaci tu” di don Dolindo Ruotolo, e il Rosario), ma anche frequentare corsi di autodifesa, karate , ju jitsu, pugilato. Sì, perché le nostra madri vengono pestate ogni giorno dai negri che abbiamo accolto, a centinaia di migliaia, in età militare; le sorelle e le figlie subiscono tentativi quotidiani di stupro, sui treni e persino sui tram; e bisognerà pur cominciare ad essere capaci di difenderle.
Una ragazzina è stata molestata a minacciata con una mannaia su un tram a Milano
https://www.agi.it/cronaca/molestata_minacciata_mannaia_tram_milano-6264791/news/2019-09-29/
(Quando succederà sotto i vostri occhi, sarete in grado di difenderla?)
Ormai è che non viviamo più in uno stato di pace nell’ordine; non si può contare sulla polizia, men che meno sui magistrati. I giovani negri bivaccano a frotte davanti ad ogni supermercato, in ogni stazione, presto porteranno via il borsellino alle nonne che fanno la spesa. Hanno già mostrato di cosa sono capaci di fare alle nostre figlie e sorelle sciagurate – ed ecco che, in nome di Greta e del clima, queste ragazzine sciagurate vanno in giro nelle città a migliaia, alzando quei cartelli
C’è la guerra tutto attorno, in Libia, in Siria, nel Donbass, molto più vicina di quanto sappiate. Ma voi, invece di affollarvi in cinquantamila davanti alle autorità militari reclamando addestramento e disciplina per affrontare i tempi ultimi con la capacità di uso legittimo della forza, vi affollate in centomila per Jovanotti. E le nostre figlie, offrendo la pussy.
Altro che la storia secondo cui a Costantinopoli, mentre i turchi assediavano, si discuteva del sesso degli angeli, passerete alla storia come la generazione che andava da Jovanotti mentre le italiane, donne, mamme e nonne erano in mano a stranieri per mantenere i quali voi pagate 42 euro al giorno, con le vostre tasse.
E adesso, siccome la BCE e Berlino non hanno fatto, né permesso di fare per tempo, quel che occorreva per contrastare la recessione – spesa pubblica con moneta creata dal nulla senza debito – adesso la recessione si è instaurata, si auto-alimenta e collassa su se stessa, e non si può far più niente per rovesciare la depressione. Ci saranno milioni di disoccupati.
S’intende, ho i miei lettori: che mi mandano ogni giorno le informazioni che ho già visto, sull’ennesimo magistrato che libera il negro picchiatore di donne indifese, sulle demenze offensive dei gay, sull’ultima trovata dell’ennesimo cardinale intento a distruggere la Chiesa, ossia le estreme risorse spirituali – e perché me le mandate? Perché mi invitate a indignarmi con voi? Lo faccio già. Non basta più. Persino gli agricoltori olandesi, ormai, sono passati all’azione; i francesi sono in rivolta. E voi? Almeno, andate a karate.
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