https://twitter.com/ImolaOggi/status/1632430318853521410?s=20
“Speranza controllava le decisioni del Cts”
(www.ilgiornale.it) – Giuseppe Ruocco è uno dei 19 indagati dalla procura di Bergamo di Covid e nel 2020 era un componente del Cts. In un messaggio finito agli atti dell’indagine ed è stato inserito dalla Gdf in un’informativa e in particolare nel capitolo intitolato “Commistione tra Organo tecnico e Organo politico”. Nel suo messaggio, Ruocco scrive: “Vogliono che anche noi siamo allineati (…) insomma i politici non dovrebbero dialogare con noi (…) dovrebbero ricevere i nostri suggerimenti e poi decidere (…) Commistione pericolosa”. […]
Poi, Ruocco aggiunge che, in più occasioni, l’allora ministro Speranza “ha concordato con Brusaferro (direttore dell’Iss e componente del Cts, ndr) quale sarebbe poi stata l’indicazione del Cts sui vari quesiti che gli venivano posti“. E ancora, si legge negli atti, “come si evince dai verbali, alle riunioni del Cts vi ha partecipato lo stesso ministro, il viceministro Sileri, la sottosegretaria Zampa e, in talune circostanze, il presidente Conte, circostanze, queste, che, unitamente al fatto che lo stesso Cts era composto da diversi dirigenti ministeriali, potrebbero aver inciso sulla piena autonomia di questo organo”.
Impostura identica nel Regno Unito è stata rivelata dal Telegraph, giornale mainstream che più non si può:
https://twitter.com/ChanceGardi/status/1632434333431504901
(per far cagare sotto la gente, gongolò come Brunetta quando godé al tampone da perforare il cervello ai No-vax)
Matthew John David Hancock è stato Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito dal 9 luglio 2018 al 26 giugno 2021. Il Segretario di Stato per la salute e l’assistenza sociale inglese è il corrispettivo del nostro Ministro per la Salute.
Dopo i suoi messaggi segreti trapelati ora, il ministro della Sanità Hancock diffondeva terrore in TV: La nuova variante è fuori controllo. I casi aumentano vertiginosamente. Sarà molto difficile tenerla sotto controllo fino a quando non avremo il VACCINO.
Il 13 dicembre del 2020, quando era ancora Segretario, discutendo con un suo assistente, chiese “quando utilizzare la nuova variante (di Covid, NdR)” per terrorizzare ulteriormente la popolazione inglese al fine di costringerla ad accettare l’imposizione di chiusure e distanziamento sociale cambiando così il comportamento dei cittadini inglesi.
Poco prima, riferendosi agli inglesi, si era vantato di “avergliela fatta fare sotto dalla paura” grazie all’uso mediaticamente terroristico del precedente ceppo.
Il giorno dopo questa conversazione, Hancock annunciò la nuova variante.
Cinque giorni dopo il Governò annullò l’allentamento delle misure repressive che era già stato annunciato e che sarebbe entrato in vigore per le festività natalizie.
Per chi come molti di noi capì fin da subito l’uso politico che molti Governi (soprattutto occidentali) fecero del Covid per implementare politiche liberticide e discriminatorie, le rivelazioni del Telegraph¹ (che ha ricevuto circa 100.000 messaggi WhatsApp di Hancock) non sorprendono. Si limitano a confermare “ufficialmente” qualcosa che per molti di noi era già evidente.
Ma per tutti gli altri, si tratta (si dovrebbe trattare) di una notizia da prima pagina.
https://www.telegraph.co.uk/news/2023/03/04/project-fear-covid-lockdown-files-matt-hancock-whatsapp/
https://twitter.com/ChanceGardi/status/1632382812471869442?s=20
Ecco alcune altre citazioni dirette dal Journal australiano qui sopra:
- I vaccini COVID-19 causano più effetti collaterali di qualsiasi altro vaccino
- Non solo la proteina spike produce effetti collaterali indesiderati, ma anche l’mRNA e le nanoparticelle.
- Mai nella storia dei vaccini abbiamo visto 1011 casi di studio che mostrano gli effetti collaterali di un vaccino (https://www.saveusnow.org.uk/covid-vaccine-scientific-proof-lethal).
- Ancora una volta, è inconcepibile il motivo per cui sarebbe impossibile esaminare i dati dello studio in pochi mesi, quando il CDC ha impiegato meno di 4 settimane per concedere l’autorizzazione all’uso di emergenza delle iniezioni, a meno che non si voglia nutrire l’idea che i dati dello studio fossero mai realmente letto e scrutato, una prospettiva spaventosa.
- Il messaggio pubblico ufficiale è che i vaccini a mRNA sono sicuri. Tuttavia, la Therapeutic Goods Administration (TGA), l’agenzia di regolamentazione medica e terapeutica del governo australiano, afferma abbastanza chiaramente sul proprio sito Web che le sperimentazioni su larga scala sono ancora in corso e nessun pacchetto completo di dati è stato ricevuto da nessuna azienda .
- I vaccini a mRNA dovevano rimanere nel sito di iniezione ed essere assorbiti dal sistema linfatico. Questa supposizione si è rivelata errata . Durante l’autopsia di una persona vaccinata morta dopo la vaccinazione con mRNA, è stato riscontrato che il vaccino si disperde rapidamente dal sito di iniezione e può essere trovato in quasi tutte le parti del corpo [1]. … La ricerca ha dimostrato che tali nanoparticelle possono attraversare la barriera emato-encefalica e la barriera emato-placentare.
- Nonostante non siano stati in grado di dimostrare un nesso causale con i vaccini, poiché non sono state eseguite autopsie , hanno comunque ritenuto possibile un collegamento con la vaccinazione e sono necessarie ulteriori analisi.
- In sintesi, non si sa dove viaggi esattamente il vaccino una volta iniettato e quanta proteina spike venga prodotta in quali (e quante) cellule.
- La subunità S1 della proteina spike SARS-CoV-2 quando iniettata in topi transgenici che sovraesprimono l’ACE-2 umano ha causato una risposta simile a COVID-19 . È stato inoltre dimostrato che la subunità S1 della proteina spike, quando aggiunta ai globuli rossi in vitro, potrebbe indurre la coagulazione .
- Gli autori hanno riscontrato un’alterazione consistente dell’espressione genica dopo la vaccinazione in molti diversi tipi di cellule immunitarie.
- Seneff et al (2022) descrivono un altro meccanismo mediante il quale i vaccini a mRNA potrebbero interferire con la riparazione del DNA .
- È un fatto sorprendente che l’immunità naturale sia completamente ignorata dalle autorità sanitarie di tutto il mondo. Sappiamo da SARSCoV-1 che l’immunità naturale è duratura e persiste per almeno 12-17 anni [17]. Gli immunologi hanno suggerito che l’immunità alla SARS-Cov-2 non è diversa
- L’immunità indotta dall’infezione da COVID è robusta e di lunga durata.
- I vaccini a mRNA sembrano sopprimere le risposte all’interferone. Una revisione della letteratura di Cardozo e Veazev [26] ha concluso che i vaccini COVID-19 potrebbero potenzialmente peggiorare la malattia COVID-19.
- L’immunità naturale non è ancora accettata come prova di immunità in Australia.
- Uno studio dell’Università della California ha seguito le infezioni nella forza lavoro dopo che il 76% era stato completamente vaccinato con vaccini a mRNA entro marzo 2021 e l’86,7% entro luglio 2021. Nel luglio 2021 il 75,2% della forza lavoro completamente vaccinata aveva COVID sintomatico .
- Acharya et al. (2021) e Riemersma et al. (2021) hanno mostrato entrambi che i vaccinati hanno cariche virali molto alte simili ai non vaccinati e sono quindi altrettanto infettivi.
- Marrone et al. (2021) e Servelitta et al (2021) hanno suggerito che le persone vaccinate con infezione sintomatica da varianti, come Delta, sono contagiose quanto i casi non vaccinati sintomatici e contribuiranno alla diffusione di COVID anche nelle comunità altamente vaccinate.
- I paesi con tassi di vaccinazione più elevati hanno anche un maggior numero di casi. È stato dimostrato che la mediana dei nuovi casi di COVID-19 per 100.000 persone era in gran parte simile alla percentuale della popolazione completamente vaccinata.
- Numerosi studi recenti hanno indicato che i vaccinati hanno maggiori probabilità di essere infettati da Omicron rispetto ai non vaccinati. Uno studio di Kirsch (2021) dalla Danimarca suggerisce che le persone che hanno ricevuto i vaccini a mRNA hanno una probabilità fino a otto volte maggiore di sviluppare Omicron rispetto a coloro che non l’hanno ricevuto [40] . Questo e uno studio successivo di Kirsch (2022a) concludono che più si vaccina, più si diventa suscettibili all’infezione da COVID-19 [41].
- Questo deve essere visto nel contesto del piccolo rischio di morire a causa di COVID-19… Le probabilità che qualcuno sotto i 18 anni muoia a causa di COVID è vicino allo 0%. Quelli che muoiono di solito hanno gravi condizioni mediche sottostanti . Si stima che i bambini siano sette volte più a rischio di morire di influenza che di COVID-19 . [Nota del redattore: allora perché i college impongono il vaccino COVID invece del vaccino antinfluenzale?]
“SAPEVANO che non era pericoloso, SAPEVANO che la stragrande maggioranza delle persone avrebbe avuto una malattia lieve. Ora chiediti perché coloro che lo hanno fatto notare sono stati diffamati e la stampa ha nascosto la verità. Questo è il più grande scandalo della nostra vita” https://t.co/di0er12v5I
— Francesca Donato (@ladyonorato) March 1, 2023
La risposta della Scienzah: e della fedeh:
Bergoglio non perde occasione per stare dalla parte “giusta”… del potere dominante. Ne aveva di esempi da offrire… Ma d’altra parte Gesù ha insegnato che la dove è il tuo tesoro la c’è il tuo cuore.
Ecco quale:
L’EX DIRETTORE ESECUTIVO DELLE NAZIONI UNITE: GLI OLIGARCHI POSSIEDONO L’ONU
In questa intervista rivelatrice l’ex direttore esecutivo delle Nazioni Unite Călin Georgescu, che descrive il processo di infiltrazione e acquisizione globale delle Nazioni Unite da parte degli oligarchi, in particolare di Klaus Schwab e del Forum economico mondiale (WEF).
L’autore delinea le strutture di potere dell’ONU, la sua manipolazione occulta, lo sfruttamento e la riduzione in schiavitù delle persone in tutto il mondo e rivela la preoccupante realtà di un’organizzazione un tempo benevola.
Călin Georgescu racconta la storia della propria conversione, dell’allontanamento dall’agenda distruttiva degli oligarchi, e sottolinea l’importanza di (ri)connettersi con noi stessi, i nostri simili, il nostro mondo meraviglioso e la natura.
Călin Georgescu (nato nel 1962) è un alto esperto rumeno di sviluppo sostenibile, con un riconoscimento nel settore, dopo 17 anni di servizio in ambito ecologico presso le Nazioni Unite. Georgescu è stato nominato direttore esecutivo dell’Istituto globale delle Nazioni Unite per l’indice di sostenibilità a Ginevra e Vaduz per il periodo 2015-2016. In precedenza, è stato presidente del Centro di ricerca europeo del Club di Roma (2013-2015). È anche membro del Club di Roma Internazionale in Svizzera.
Reiner Fuellmich intervista CĂLIN GEORGESCU