O Maria Immacolata, graziosa Regina del cielo e della terra, eccoci prostrati al tuo eccelso trono, pieni di fiducia nella tua bontà e nella tua sconfinata potenza. Noi ti supplichiamo di rivolgere uno sguardo pietoso sulla Palestina, che più di ogni altra regione ti appartiene, perché tu l’hai aggraziata con la tua nascita, con le tue virtù, con i tuoi dolori, e da essa hai dato al mondo il Redentore.
Ricorda che qui appunto tu fosti costituita tenera Madre nostra e dispensiera delle grazie; veglia dunque con speciale protezione sulla tua Patria terrena, dissipa da essa le tenebre dell’errore poiché ivi risplendette il Sole dell’eterna Giustizia, e fa’ che presto si compia la promessa uscita dal labbro del tuo divino Figlio, di formare un solo ovile sotto un solo Pastore. Ottieni inoltre a tutti noi di servire il Signore nella santità e nella giustizia tutti i giorni della vita nostra, affinché per i meriti di Gesù e con il tuo materno aiuto, possiamo alfine passare da questa Gerusalemme terrena agli splendori di quella celeste. Così sia.
Preghiera composta nel 1920 da Mons. Luigi Barlassina, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, in occasione della consacrazione della diocesi gerosolimitana alla Santa Vergine. Nel 1933 il titolo di “Regina di Palestina” venne ufficialmente riconosciuto dalla Sacra Congregazione dei Riti.
Invasati da frenesia messianica, non stanno più nella pelle
Ciò che vogliono ottenere gli ebrei, è la presenza reale del Padre ripetendo lo sgozzamento di un agnello sopra quella Roccia. Quando succederà, riusciranno ad attuare un rito “valido” e nello stesso tempo sacrilego – per le tre religioni, perché per noi l’Agnello è già stato sacrificato: per i musulmani protettori della Roccia sulla quale mai hanno sgozzato un capro (essi la proteggono legittimamente, in quanto “figli di Abramo” e della schiava Agar), e infine per la stessa teologia ebraica, che vieta di “forzare” la mano a Dio. Insomma sarebbe un atto di stregoneria metafisica – che non potrà non suscitare potenze preternaturali del tipo più feroce. Quando vedrete la Moschea d’oro distrutta, o occupata da ebrei, sappiate che si è entrati propriamente nella fase apocalittica finale, nel senso più concreto anticristica. Secondo i “loro” calcoli, può accadere fra il 2019 e il 2021 (Blondet 2018).
“Devono” sterminare i palestinesi perché arrivi il loro Messia.
E’ la loro Jihad. Andranno fino in fondo.
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La scorsa notte l’aviazione israeliana ha intensificato i suoi attacchi aerei sulla Striscia di Gaza assediata, lanciando a un certo punto più di 100 raid in meno di dieci minuti.
Secondo l’agenzia russa Strategika51, “Di fronte a una rivolta interna, rivolte, linciaggi e saccheggi segnalati in più di due dozzine di città all’interno della Linea Verde, al governo Netanyahu la situazione è sfuggita di mano. La violenza armata dei “coloni” messianici israeliani ha portato all’armamento degli arabi israeliani e ad una vera e propria insurrezione palestinese. Un’opzione di terra a Gaza sembra molto rischiosa perché le fazioni a Gaza non hanno più nulla da perdere e combatteranno fino alla fine senza ammettere la sconfitta”.
#GazzaUnderAttack pic.twitter.com/8ntM6J8ExN
— Middle East Observer (@ME_Observer_) May 15, 2021
Questi raid aerei intensivi effettuati in un’enclave angusta densamente popolata da popolazioni civili disarmate e senza alcun rifugio antiaereo hanno un effetto più che terrificante su bambini e neonati, come si vede in questo terribile video qui sotto: