*Violenza delle Donne.
Roma, 26 novembre 2023 ”
“Oggi, nel recarci presso la nostra sede dopo i violenti e criminali attacchi transfemministi di ieri durantela manifestazione contro la violenza sulle donne, abbiamo rinvenuto un piccolo ordigno esplosivo dentro i nostri uffici, fortunatamente non entrato in funzione. Siamo sconvolti da questo vero e proprio atto terroristico, volto a intimidirci.
Quanto accaduto tra ieri e oggi dimostra letteralmente l’ipocrisia dei movimenti femministi e transfemministi che hanno sfruttato i recenti fatti di cronaca per portare avanti un’azione intimidatoria contro la nostra onlus. Una violenza ancor più ingiustificata vista l’attività della nostra associazione: la tutela della vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia e la tutela della libertà educativa dei genitori.
Ringraziamo le Forze dell’Ordine che sono prontamente accorse sul luogo mettendo in sicurezza la sede. Ancora più di ieri ci aspettiamo dal sindaco Roberto Gualtieri e dal segretario del Pd Elly Schlein, che hanno partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne, di prendere le distanze e condannare questi atti violenti e criminali. Li invitiamo a venire a trovarci e a vedere con i loro occhi la furia ideologica che, incurante della presenza della polizia, ha prodotto danni ingenti e solo per caso non ha trovato i nostri collaboratori presenti all’interno, che altrimenti sarebbe stati in serio pericolo.
Quanto successo è un attacco non solo a noi ma alla libertà di pensiero e alla democrazia stessa, per questo rimanere in silenzio e non condannare il gesto significherebbe essere complici e avallare i gesti di questi criminali”. Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia onlus.
Siamo arrivati davanti alla sede per fare la conta dei danni dopo il violento attacco subito durante la manifestazione di ieri di #nonunadimeno
Il silenzio dei media é assordate, condividi perché sia sempre più pubblico questo assalto violento e cieco contro tutti voi che vi… pic.twitter.com/VFmFflSVW1
— Jacopo Coghe (@jacopocoghe) November 26, 2023
Alcune risposte dei “progressisti” alla devastazione:
un girovago@UGirovago77000
l’assalto e violento sono le vostre idee omofobe, retrograde, ci avete rotto i coglioni ipocriti del cazzo. Vai dalla magistratura.
peter patti – @peterpatti
Purtroppo chi produce idee reazionarie talebane, provoca la rabbia di chi vorrebbe invece vivere in un Paese libero e moderno. Fatevi un esame di coscienza. La DC venne sciolta per mafia; e avevano la croce sul loro simbolo…! La gente ha voglia di ideali veri, alti, nobili.
ilenya.⁷ in crisi x la tesi
Costringere a non abortire è femminicidio, stuprarci e metterci incinte senza il nostro consenso è femminicidio, costringerci ad abortire se non è vogliamo è femminicidio. qualsiasi cosa che riguardi il nostro corpo e a cui non diamo il nostro consenso è femminicidio.
Dall’aborto non si può difendersi. #abortoèfemminicidio