PUTIN ARRESTA IL DIRETTORE DI OPEN RUSSIA MENTRE FUGGE: SGOMINATA LA RETE DI SOROS

[…] Già nel 2017 la Procura generale aveva dichiarato “indesiderabili” tre organizzazioni finanziate dallo speculatore George Soros e a Open Russia: Otkrytaya Rossia, Open Russia Civic Movement e Institute of Modern Russia.

Tutte   le associazioni che ricevevano finanziamenti stranieri  e che, secondo le accuse, hanno l’obiettivo di “istigare le proteste e destabilizzare la situazione politica interna in Russia, minacciando le basi costituzionali e la sua sicurezza”.

Andrei Pivovarov, direttore della ong Open Russia, una delle organizzazioni della galassia legata a Soros, è stato arrestato all’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo qualche giorno dopo lo scioglimento dell’organizzazione fondata dall’ex-oligarca Mikhail Khodorkovsky.

Il direttore della Ong legata a Soros è stato costretto a scendere dall’aereo sul quale si era imbarcato e che era già pronto al decollo.

Nei giorni scorsi, lo stesso Pivarov – dopo l’entrata in vigore della legge che impedisce la candidatura alle elezioni di chiunque abbia lavorato o sostenuto organizzazioni considerate come estremiste e dell’inasprimento delle pene per chi collabora con le organizzazioni “indesiderabili” – aveva annunciato “l’annullamento dell’appartenenza di tutti i membri a Open Russia per evitare possibili persecuzioni”.

Il modello adottato da Soros, con finanziamenti miliardari elargiti sottobanco alla intricata rete di associazioni legate alla sua Open Society, – un modello applicato in tutti i settori che possono indebolire le società prese di mira – è quello di minare gli Stati dall’interno attraverso una serie di azioni e di strategie organizzate sotto un’unica regia, come nel caso delle Ong che vanno a cercare i clandestini di fronte alle coste libiche per poi rovesciarli in Italia mettendo in crisi l’economia italiana.

Le ONG di Soros

In Italia basterebbe una legge identica che impedisce ad entità finanziate dall’estero di agire come ‘onlus’ in Italia. Ricordatevi: la liberaldemocrazia non è democrazia, è il parco giochi dei miliardari che sono liberi di agire indisturbati in nome della ‘libertà’, che è sempre la loro, visto che la libertà si compra.

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