Gira sul web questo documento che sembra essere uscito dalla Asl 4 di Genova. Con la didascalia che dice: “Viste le misure da prendere se si rompe una fiala fra poco si rischierà uno sterminio fra io vax”.
Voglio sperare che questo documento sia un falso, uno scherzo sinistro. Ho un residuo dubbio, perché tipo di precauzioni e protezioni mi ricorda quello che avevo visto anni fa come comandato ai manipolatori di certi chemioterapici (eh sì, vengono iniettati nei cancerosi veleni del genere) in caso di sversamento accidentale del “farmaco”. Qualcuno può confermare è smentire?
Perché, se non è uno scherzo, allora sono confermati i peggiori allarmi del siero pseudo-vaccino Pfizer e degli altri a mRNA, e la sua composizione che cosa comprende di così pericoloso per gli operatori.
Vorremmmpo saperlo perché, come ci informa Andrea Zhok
- L’Italia ha già preordinato 90 milioni di fiale di vaccino per il 2022 (spesa 1,8 miliardi; ogni fiala contiene più dosi).
- Nessun passo è stato fatto, né si intende fare, per riconoscere la validità di altri vaççini al di fuori di quelli finora in uso (nel mondo sono in uso più di 20 vaççini anti-covid, alcuni con funzionamento tradizionale a virus inattivato.)
- Diversi personaggi dell’entourage governativo (l’ultimo in ordine di tempo il sottosegretario Sileri) hanno già preannunciato l’estensione del Green Pass nel corso del 2022.
- Il riconoscimento del Green Pass con relativi dati è stato incardinato sul sito dell’INPS.
- E’ partita sui giornali la campagna sulla necessità della terza dose, con usuale profluvio di rassicurazioni a costo zero su quanto sia efficace e sicura.
- Con l’avvento delle temperature invernali – come ampiamente previsto – sta partendo l’incremento di tutte le malattie respiratorie, incluso il Sars-Cov-2.
- Per i prossimi tre anni è stata prevista una riduzione percentuale di circa il 6% dell’impatto della spesa sanitaria sul PIL.
Ed ora proviamo a unire i puntini. L’unica figura che sembra tenere assieme tutti i puntini, senza concedere nulla al rasoio di Ockham, è la seguente:
il governo spinge in direzione di una strategia dove il principale investimento sanitario verrà fatto in inoculazioni anticovid, mentre il sistema sanitario nel suo complesso verrà lasciato deteriorare ancora, lasciando ulteriore spazio alla sanità privata. Verremo gradatamente persuasi – con le buone o con le cattive – a sorbirci la terza, e poi la quarta dose, e poi quante dosi sarà ritenuto opportuno.
Non essendo le inoculazioni una procedura in alcun modo risolutiva del problema Covid (che l’immunità di gregge sia una fiaba lo sanno oramai anche i sassi), potremo rimanere a tempo indefinito in una situazione che può essere dipinta come ‘emergenziale’, dove saremo chiamati a inoculazioni cicliche, sotto il ricatto della certificazione verde per avere piena cittadinanza.
D’accordo ammazzare i vecchi, ma perché rendete invalidi i giovani? Qual è la ratio?
90 milioni di fiale di un “vaccino” che deve essere trattato come materiale radioattivo o altamente tossico per contatto, rivelano la chiara intenzione di uccidere, come infatti avviene, una percentuale rilevante di vaccinati;
ma i morti vanno considerati quasi fortunati rispetto a chi – almeno il decuplo – riceve dal vaccino gravi danni neurologici, paralisi, trombosi, sindrome di Guillain-Barré, con invalidità permanente soprattutto di giovani – a carico di un sistema sanitario in via di evidente smantellamento.
Qual è la ratio di una simile strategia? Uccidere le persone, non vi basta, volete anche farne ammalare in modo permanente dieci volte di più? E lasciarli senza cure e senza possibilità di guadagnarsi la vita col lavoro, come è successo a questo giovane? E’ questo che intende Draghi quando si vanta di aver unito “finanza e salute”?
Non è meglio, non è più onesto, liquidare quelli che volete eliminare col colpo di pistola alla nuca che usava il Kgb? Non facevano finta di curare la vostra salute. Fatelo; tanto non avete scrupoli.
Tanto più che
Nature, la più importante rivista scientifica, illustra i meccanismi dei danni causati dai “vaccini” anti-COVID-19.