“Rita Katz, ebrea americana vicina al Mossad, titolare del SITE (a pagamento), pubblica un video (a pagamento) sul suo sito (a pagamento) in cui si vedono le riprese di un attentatore che in Germania ha attaccato una sinagoga, uccidendo un uomo (non ebreo) mentre mangiava un Kebab, a 500 metri di distanza dalla sinagoga, ed una donna (non ebrea) che passeggiava nei dintorni… Si tratta di un neonazista antisemita,lontano mille miglia dal Mossad. Così afferma Rita Katz. C’è sicuramente qualcosa che ci sfugge. Più avanti ci chiariremo le idee con Rita Katz (e il Mossad)””.
Sto citando Elena Doria, che sul benemerito sito Altervista ha fatto l’operazione (benemerita e non a pagamento) di mettere insieme l’elenco di tutte le “scoperte” di Rita Katz, e delle rivendicazioni che i più incredibili terroristi islamici fanno in esclusiva (e a pagamento) attraverso la sionista Rita Katz.
Rimando ad Altervista
che ha fatto un ottimo lavoro, limitandomi a portare i titoli
Ecco le tanto attese rivendicazioni dell’ISIS. A Marsiglia sono stati loro. Chi lo dice? La fonte è sempre la stessa. Si tratta di Rita Katz, sionista legata al Mossad che gestisce il SITE. Lei e soltanto lei riesce a vedere il sito criptato di Amaq, la improbabile agenzia informativa dei terroristi. Soltanto lei è in grado di entrare nel deep web. Soltanto lei riesce a decriptare i siti jihadisti. E Rita Katz compare ogni qualvolta qualcuno fa un attentato.
Un grazie a Rita Katz e al SITE per la tempestiva rivendicazione dell’attentato di Melbourne. E’ stato “uno dei nostri soldati”, riferisce Amaq, l’agenzia stampa dei jihadisti (sic!). Ricordiamolo fino alla nausea: Rita Katz è una sionista vicina al Mossad
Il katziatone di Rita Katz: o zitti e buoni, o l’attentatone. Fulvio Grimaldi
USA, NATO, Regno Unito, Israele, Rita Katz: a che gioco giochiamo? Alba Giusi
Attentato di Manchester. Dopo aver letto i quotidiani stamattina mi sono posta una domanda: A che gioco giochiamo? E’ un gioco in cui sta morendo gente innocente, ma qual è questo gioco? Chi tira i fili? Stoltenberg dichiara che la NATO difenderà le nostre società aperte: “
L’ISIS di Rita Katz rivendica l’attentato di Parigi fatto dal SITE con la complicità di Amaq… OPS!
Rita Katz, la donna che sa tutto sull’ISIS. Elena Dorian
“Ora tocca a Roma, Londra e Washington”: è il sinistro proclama che ha accompagnato le celebrazioni dei sostenitori dell’ISIS, su Twitter, degli attacchi a Parigi, con l’hashtag ‘#Parigi in fiamme’. “
eccetera
Lettura istruttiva.
Quanto ad Halle, dove sono stati uccisi due innocenti, stavolta Rita Katz ha superato se stessa: è stata la sola a trovare il video di 35 minuti che l’attentatore assassino – neonazista tedesco di 27 anni – ha ripreso con la telecamera che s’era piazzata sull’elmetto.
Cosa di meglio? Le catene tv tedesche hanno pagato il prezioso materiale. Perché il neonazi, mentre si prepara a sparare con armi di sua fabbricazione (mostrate da Katz) si dichiara insieme: negazionista dell’olocausto, desideroso di ammazzare “quanti più anti-bianchi possibile, preferibilmente ebrei”, perché “gli ebrei sono la fonte di tutti i problemi”. E per lo più dice di odiare il femminismo, “causa del declino delle nascite e dell’immigrazione di massa”.
Il che permette ai commentatori dei media germanici che il maschilismo e l’odio per la diversità di genere non solo fa’ tutt’uno col negazionismo dell’oloché, ma è un marchio dell’ideologia nazista – che avanza in Germania perché è stato troppo trascurato dalle autorità
Solo in Germania? “Anche la Gran Bretagna è stata compiacente con l’estrema destra. E adesso è uscita in forza”: lo ha scritto il Guardian, in un articolo illustrato da una foto di Nigel Farage.
Dunque l’amalgama è completo: chi vuole la Brexit è un nazista, Nigel Farage è antisemita e negatore dell’oloké: urge un giro di vite poliziesco contro “le destre” in tutta Europa. Specie quelle pro-Brexit in Gran Bretagna e altrove.
Il video di Rita Katz dimostra, oltretutto, chi ritica il gender è complice del neonazi che ha ammazzato due non ebrei.
Il quale neonazi di Halle , mentre riprende se stesso, parla in inglese. Perché un neonazista germanico dovrebbe parlare in inglese? Per il mercato internazionale delle fake news, che Rita Katz fornisce con tanta dovizia ad un pubblico internazionale.
E’ in inglese anche il proclama-manifesto che Stephan Baillet, il neonazi, ha postato sul web “dieci giorni prima dell’attentato, con le immagini delle armi che avrebbe usato. Lo riferisce Site, il gruppo di monitoraggio del terrorismo su Internet”, spiega Repubblica, imperturbabile. Mai che il “grande giornale” si faccia venire un dubbio sulla credibilità del SITE, qualche domanda su come solo la mossad diana Katz riesca ad avere le esclusive rivendicazioni dell’ISIS, come solo lei riesca a legge AMAQ, la sontuosa rivista in rotocalco a colori pubblicata dall’ISIS: se è una rivista, devono esistere delle edicole specialissime che la vendono sottobanco. Ma solo Rita Katz sa dove si trovano.
Ed è una cosa non poco strana che le polizie, dopo un attentato islamico (o da qualche tempo, da quando l’ISIS è in ribasso, sempre più spesso, neo-nazista bianco) non vogliano interrogare Rita Katz per sapere le sue fonti; né alcun giudice apra un dossier su Rita Katz come fiancheggiatrice del terrorismo, visto che è solo attraverso di lei che parla(va) l’ISIS.
E adesso, COME PERSONA INFORMATA DEI FATTI, perché sa tutto del movimento neonazista mondiale che si organizza a livello planetario. E’ lei stessa a dirlo. Dopo aver postato qualche fotogramma di Halle:
The similarity between this video and New Zealand attacker’s underscores that these are not isolated attacks by people merely holding similar beliefs. Today’s attack is another installment from a global terrorist network, linked together via online safe havens much like ISIS. pic.twitter.com/CqVa5sO24p
— Rita Katz (@Rita_Katz) October 9, 2019
La somiglianza tra questo video e l’aggressore neozelandese rivela che questi non sono attacchi isolati, commessi da persone che hanno semplicemente convinzioni simili. L’attacco di oggi è un nuovo capitolo di una rete terroristica globale, collegata tra loro da safe havens online proprio come l’ISIS”.
L’attentato della Nuova Zelanda, avvenuto nel marzo scorso ed anch’esso rivendicato dal suprematista bianco sparatore di turno grazie a Rita Katz , è stato non contro una sinagoga , bensi una moschea. Non importa: “I suprematisti bianchi e i jihadisti si alimentano l’un l’altro”, spiegava la Katz.
Capito il gioco? A poco a poco, l’ISIS come spaventosa ma inafferrabile minaccia globale, viene sostituito dalla rete dei suprematisti bianchi: altrettanto globale, altrettanto inafferrabile (alle normali polizie), altrettanto reperita in esclusiva da SITE a pagamento.
Ci sarebbe da ridere se non ci fossero i morti. Morti non-ebrei, ad Halle come in New Zeland. Anche se l’intera popolazione di Halle, il governo, la cancelliera, hanno fatto le più sentite condoglianze alla comunità ebraica…
E’ morto uno che mangiava kebab, sono stati feriti un tassista e sua moglie, è stata uccisa una passante, ma Angela Merkel è accorsa alla sinagoga di Berlino: mai più antisemitismo, mai più anti-femminismo, mai più critiche all’euro e alla UE! Brexit è nazismo!
Ci sarà un giro di vite: lo esige la comunità ebraica, lo chiedono i media :
Il sovranismo non è altro che antisemitismo, aveva giusto sancito Attali. Vedete il disegno?
Le souverainisme n’est que le nouveau nom de l’antisémitisme. Les juifs et les musulmans, menacés tous les deux par lui, doivent s’unir face aux fantasmes du grand remplacement.https://t.co/8QwAagsJEQ
— Jacques Attali (@jattali) October 4, 2019