Romania:  il partito pro-NATO  ha pagato le inserzioni – attribuite alla Russia – che hanno dato il pretesto ad annullare il voto

“Ecco la prova dellinterferenza russa” e hanno annullato le elezioni.

Invece, l’agenzia delle entrate rumena ANAF ha scoperto che la fittissima  campagna TikTok di Calin Georgescu, vincitore del primo turno annullato delle elezioni presidenziali rumene, non è stata finanziata dai russi, come sostenuto dall’intelligence rumena (che è stata la ragione formale dell’annullamento dei risultati del primo turno), bensì dal Partito Nazionale Liberale della Romania, filoeuropeo.

Secondo quanto riportato, l’agenzia delle entrate ha scoperto che la campagna sui social media di Georgescu è stata finanziata dai nazional-liberali, il cui obiettivo era quello di distogliere gli elettori dai loro rivali, i socialdemocratici.

In seguito alle indagini del sito web investigativo Snoop, la società Kensington incaricata dai liberali ha ammesso che la campagna è stata finanziata dall’NLP, ma sostiene che faceva parte di una campagna più ampia portata avanti “su richiesta del National Liberal Party, per sensibilizzare l’opinione pubblica”. Pertanto, se le informazioni venissero confermate, verrebbe meno l’argomento principale in base al quale erano stati annullati i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Romania.

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Il candidato del Partito Nazionale Liberale, Nicolae Ciuca, si è classificato al 5° posto alle elezioni. Lo ha riportato la rivista rumena HotNews.

 

Qualcosa sta già succedendo:

La coalizione pro-UE in Romania si spacca

Il PSD, il partito più grande della Romania, lascia il governo e dà la colpa all’atteggiamento dell’USR (liberali)

Dice che voteranno ancora per la coalizione per il bene della “stabilità”, ma non ne faranno più parte.

https://x.com/daily_romania/status/1870477106880430239

Il più grande partito nazionalista della Romania, AUR, definisce il presidente Klaus Iohannis “illegittimo” e “traditore della patria”

Ecco i presidente rumeno, al servizio di altro paese:

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E , improvvisam,ente:

Il presidente Putin afferma che ebrei “senza Dio” stanno attaccando e facendo a pezzi la Chiesa ortodossa russa.
Dal Jerusalem Post:
Putin ha fatto questa accusa durante la sua lunga conferenza stampa annuale prima del Capodanno, durata quattro ore giovedì.
Nel mezzo dell’evento, Putin ha parlato delle azioni punitive contro la Chiesa ortodossa russa altrove in Europa. La chiesa è considerata strettamente legata al regime di Putin e i suoi leader sono stati espulsi da paesi come Bulgaria ed Estonia.

Putin ha detto che la chiesa era “torturata” e ha incolpato gli ebrei. “Stanno facendo a pezzi la chiesa ma non sono nemmeno atei”, ha detto Putin. “Queste sono persone senza alcuna fede, persone senza Dio, sono ebrei etnici, ma qualcuno li ha visti in una sinagoga? Non credo”.

Dopo aver aggiunto che i presunti oppositori della chiesa non erano né cristiani ortodossi né musulmani, ha aggiunto: “Queste sono persone senza  memoria, senza radici. Non hanno a cuore ciò che noi abbiamo a cuore e che la maggior parte del popolo ucraino ha a cuore”.
Un’altra rivelazione, che postiamo per affinità:

Germania, i fondi ebraici aiutano a tenere a galla le missioni di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo

Mentre migliaia di persone fuggono dall’Africa su imbarcazioni fragili,  una nave opera nell’area tra la Libia e l’Italia. Un gruppo di aiuti ebraico sta collaborando con altri per aiutare i suoi operatori