La notizia la sapete: “Il governo russo accusa la Turchia di aver violato gli accordi con il permesso di uscita per i soldati ucraini che erano prigionieri di guerra. Gli uomini sarebbero dovuti rimanere in Turchia fino alla fine della guerra come parte dello scambio di prigionieri, ha spiegato il portavoce del governo Dmitry Peskov. Il governo russo non è stato informato del rilascio dei soldati”
Erdogan rompe con Putin? Torna nella NATO con le sue forze armate ?
“Vento dell’Est” risponde:
Putin non ha rotto con Erdogan quando questo ha deciso di sostenere massicciamente i terroristi jihadisti in Siria, contro il governo del presidente Assad, alleato strategico di Mosca.
Putin non ha rotto con Erdogan quando la Turchia, nel 2015, ha abbattuto in territorio siriano un Su-24 russo.
Putin non ha rotto con Erdogan quando, nel 2016, è stato assassinato ad Ankara l’ambasciatore russo Andrey Karlov.
Putin non ha rotto con Erdogan quando la Turchia ha deciso di invadere direttamente con le sue truppe il nord della Siria.
Putin non ha rotto con Erdogan quando questo ha fomentato l’aggressione dell’Azerbaigian contro l’Armenia, alleata di Mosca, vincolata con essa da un patto di mutuo soccorso militare (non attivato dal Cremlino, in questo caso).
Putin non ha rotto con Erdogan quando, nonostante tutte le promesse e innumerevoli riunioni (infruttuose) in Kazakistan, la Turchia si è rifiutata di ritirare le sue truppe dalla Siria.
Putin non ha rotto con Erdogan quando questo ha inviato droni e altre armi al regime di Kiev.
Putin non ha rotto con Erdogan quando ha capito che gli accordi sul grano ucraino si sono rivelati una trappola, così come gli “accordi di pace” con Zelensky di cui la Turchia si è fatta da garante, che hanno portato al ritiro delle truppe russe da Kiev senza ottenere nulla in cambio.
E Putin non romperà nemmeno questa volta con Erdogan, dopo che quest’ultimo ha tradito la parola data alla Russia e ha liberato i capi del battaglione Azov e dei marines ucraini catturati a Mariupol.
Putin non ama Erdogan. Sa che è inaffidabile e imprevedibile quanto un vecchio mercante di suk ottomano. Ma è costretto a coesistere con esso ed assecondarlo, per via degli accordi economici in corso tra Mosca e Ankara (preziosi in tempi di sanzioni) e dello spiraglio che furbescamente la Turchia tiene aperto in politica estera, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte, pur tornando sempre a razzolare nell’ovile di Washington e della Nato alla fine.
E state pur certi che, nonostante tutte le durissime dichiarazioni ufficiali, il Cremlino sta facendo il possibile e l’impossibile per rinnovare l’accordo sul grano ucraino sul Mar Nero. Dice che non lo firmerà, perché le condizioni sono inaccettabili. Ma aspettatevi qualche sorpresa del penultimo o dell’ultimo minuto o anche nell’extra time. Forse dopo una pausa di riflessione. Forse in seguito a qualche piccola concessione. Però state pur certi che il grano ucraino continuerà ad attraversare il Bosforo. E ancora una volta la Russia perdonerà Erdogan.
A possibile conferma, nelle ultime ore esce da Ankara questa notizia
Il presidente turco Tayyip Erdogan afferma di voler convincere la Russia a estendere l’accordo sui cereali del Mar Nero in scadenza con l’Ucraina. “Ci auguriamo che l’accordo venga rinnovato almeno una volta ogni tre mesi e non ogni due mesi. Faremo del nostro meglio e cercheremo di estendere il termine totale a due anni”, ha detto in una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Istanbul. Erdogan ha anche affermato che l’accordo sarà uno dei punti più importanti all’ordine del giorno del suo incontro con Vladimir Putin in Turchia ad agosto. I due statisti avevano anche discusso dello scambio di prigionieri. Erdogan ha assicurato a Zelenskyj che avrebbe sollevato la questione in una telefonata con Putin.
Altra notizia che conferma il senso dell’umorismo di Maria Zakharova:
La Russia chiede alla NATO di occuparsi della centrale nucleare ucraina Zaporizhia
Al suo vertice di martedì e mercoledì a Vilnius, l’alleanza militare dovrebbe concentrare la sua attenzione principalmente sulla centrale nucleare, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Dopotutto, la stragrande maggioranza degli Stati membri della NATO si troverebbe nella sfera di influenza diretta degli effetti se dovesse accadere qualcosa alla struttura. L’Ucraina accusa Mosca di “causare sistematicamente danni” alla centrale nucleare. La più grande centrale nucleare europea è occupata dalle truppe russe. È stato preso di mira più volte durante l’invasione russa dall’Ucraina, la quale incolpa Mosca di volerla far saltare.