Salvini ha commesso un errore fatale, mostrando tutta la sua impreparazione culturale. Anzitutto, sia chiaro, perché ha effettivamente affermato di voler attuare una discriminazione che è illegittima: esistono cittadini da colpire per reati, non Rom da censire. Allo stesso modo, esistono negri immigrati illegali, se non fanno niente, ed esistono “lavoratori”: quelli angariati ed uccisi dai criminali bianchi calabresi nella raccolta di pomodori, non sono negri. Sono lavoratori, e il lavoro dà diritti. Fra cui quello alla protezione dello Stato.
Inutilmente qualche lettore mi ha segnalato che la Regione Emilia, nel 2012, ha fatto proprio quello di cui oggi Mentana e la Comunità ebraica accusano Salvini: il censimento (la schedatura) degli zingari.
E’ vero, ed è inutile ricordarlo. Prima di tutto perché vige il principio: una cosa è “fascista” fino a quando non la fa la sinistra, allora diventa umanitaria e progressista. Il secondo, ma più importante, è : appunto per questo esistono i Padroni del Discorso. Essi dominano il discorso pubblico appunto: passano sotto silenzio il razzismo dell’Emilia, e strillano che è intollerabile, anzi esecrabile, nazista, porta ai Lager quello di Salvini.
I Padroni del Discorso non aspettavano altro che una parola di troppo, e Salvini l’ha detta. La Comunità ebraica italiana lo condanna. Mentana lo ha paragonato ai nazisti del ’38. Secomdo me è finito.
Mi spiace perché il progetto principale per cui questo governo è stato formato, combattere in Europa per una riforma dell’euro, ed eventualmente uscire dalla moneta unica a riprendersi la sovranità monetaria e le leve per uscire dalla recessione, sarà liquidato. Era questo il vero bersaglio dei Padroni del Discorso.