DIETRO LE QUINTE/ Sapelli: gli Usa si preparano a mandare a casa il governo
L’Italia va alle elezioni europee con gli Usa che, in guerra contro la Cina, sono ancora indecisi sul da farsi riguardo il Governo Conte
lEGGETE L’INTEGRALE SU:
Qui riportiamo solo i passi sull’Italia – tenendo presente che Sapelli è un nemico mortale dell’accordo con Pechino, per motivi ideologici:
….Il caso italiano è assai simile a quello dei pinguini neozelandesi. Pensateci e ora passate alla realtà presente. Gli Usa sono alla ricerca della soluzione di un enigma irrisolvibile: la classe politica italiana sarà al suo fianco nella lotta alla Cina?
Si tratta di una lotta per il predominio tecnologico e militare planetario e il ruolo che il Mediterraneo, lago atlantico ma altresì stagno dei conflitti franco-anglo-italiani, potrà svolgere sarà essenziale, sorvegliando le porte di accesso all’heartland sia per via marittima con Suez, sia per via terrestre con il Caucaso e la Turchia.
l’Italia va alle elezioni europee con gli Usa ancora indecisi sul da farsi, ma che hanno tuttavia già sin da subito segnalato ai pescatori che la caccia ai pinguini gialli è aperta, per intimidirli e impedire loro di sbarazzare le isole e le coste della Nuova Zelanda del Sud dei pinguini non antipodali che con gli altri pinguini governano tali isole. Una popolazione stabile di pinguini che governi le isole è meglio delle isole disabitate. È questo il messaggio che gli Usa della mia storia metaforica danno alle popolazioni di pinguini italo-neozelandesi.
…Molto dipenderà anche dalla tenuta del sistema che Trump sta con alterni successi cercando di stabilizzare negli Usa, indebolendo le potenze di fatto filocinesi della finanza e di settori del Pentagono che ritengono che la Cina sia terreno di caccia per laute leve finanziarie o un nemico meno temibile della Russia. È molto difficile sapere che fine faranno le isole italo-neozelandesi. Cambieranno le loro popolazioni oppure no? Le attuali sono insieme destabilizzanti dell’Europa e anti-tedesche e anti-francesi e quindi incrociano virtuosamente il percorso che l’Amministrazione Usa vuole intraprendere.
Rimarremo a lungo nell’incertezza. Non si vedono infatti all’orizzonte nuove faune che potrebbero stabilmente insediarsi sulle isole italo-neozelandesi”
John Bolton, Donald Trump’s foreign policy bad cop | Financial Times
– The hawkish national security adviser is a useful foil for the US president.
Sostenitore della Brexit, il Signor Bolton è molto poco amico per l’UE. Nella sua memoria “la Resa non è un’opzione”, dice che gli europei preferiscono una “masticazione diplomatica” infinita a una vera soluzione dei problemi. John Bolton, la politica estera di Donald Trump cattivo poliziotto via @FT