Si chiama Plutocrazia. Terminale.

Anche In Italia la ricchezza è in mano a un gruppo sempre più piccolo di persone

La dittatura dei miliardari, che si autodefinisce “democrazia occidntale”. Che in questo caso hanno fatto i miliardi migliaia di miliardi) letteralmente “defraudnado della giusta mercede gli operai”., Cosa è stata infatti la delocalizazione di industrie e aziende tecnologiche con cui i miliardari hanno  colpito e smantellato  gli Stati Uniti? Invece di pagare un ingegnere americano  i giusti 3 mila dollari al mese, hanno spostato le industrie in India e Cina, dove pagano  gli ingegneri  300 euro .  Senza prevedere,  nella loro stupida  avidità di breve termine (il “breve termine” è ciò ce premia la speculazione finanziaria a Wall Street,  che  i cinesi si sarebbero impossessati delle tecnologie a loro vantaggio nazionale. Sono stati i plutocrati americani a fare della Cina la potenza industriale avazata  che non era..

Altra definizione

La plutocrazia è il predominio nella vita pubblica di individui o gruppi finanziari che, grazie alla disponibilità di enormi capitali, sono in grado d’influenzare in maniera determinante gli indirizzi politici dei rispettivi governi. Stando agli scritti di cui la storiografia odierna dispone, l’uso più antico di questo termine risale al 1652

In Italia la ricchezza è in mano a un gruppo sempre più piccolo di persone

I dati a livello globale mostrano che in tutto il pianeta 26 persone hanno una ricchezza pari agli 1,5 miliardi di persone più povere. Dodici individui detengono nel complesso un patrimonio da 2mila miliardi di dollari – ci sono le persone più ricche al mondo, tra cui Mark Zuckerberg di Meta/Facebook, Elon Musk di Tesla, Jeff Bezos di Amazon, e Bernard Arnault di Lvmh. Altre dodici persone hanno un patrimonio tra i 50 e i 100 miliardi di dollari. Prendendo in considerazione tutta la ricchezza mondiale, la metà è detenuta da appena 58 milioni di persone, mentre l’altra metà è divisa tra i restanti sette miliardi circa.

L’Italia è stabilmente tra gli Stati più ricchi al mondo, ma è anche tra i pochi Paesi che dal 2010 al 2023 hanno visto un calo della ricchezza media dei suoi cittadini. Gli altri sono Grecia, Giappone e Spagna. Il rapporto spiega che probabilmente questo ha a che fare anche con il calo demografico nel caso italiano e giapponese: “Una popolazione in calo e una società che invecchia tendono a ridurre il livello di attività economica”. Anche nell’ultimo anno, mentre il patrimonio medio per adulto aumentava (in media) in tutto il mondo, in Italia è calato del 4%.

Ma chi subisce gli effetti più duri di questa discesa della ricchezza? Stando al rapporto, le fasce più povere, cioè quelle che già in partenza hanno un patrimonio più basso. Dal 2008 al 2023, infatti, è aumentato l’indice di Gini del nostro Paese. L’indice misura come è distribuita la ricchezza in uno Stato: se è pari a 0, significa che tutti gli abitanti hanno un patrimonio uguale, mentre se è a 100 la ricchezza è in mano a una sola persona. L’Italia nel 2008 era a metà, con un punteggio di 50, mentre l’anno scorso è arrivata a 57. Un aumento, dunque, della disuguaglianza.

In Italia oggi ci sono 1,33 milioni di persone che hanno un patrimonio al di sopra del milione di dollari, e questo numero – si stima – aumenterà fino ad arrivare a 1,46 milioni nel 2028. Nel frattempo, ciò che scende è il patrimonio mediano. Questo è il patrimonio che viene calcolato per avere un’idea della ricchezza a disposizione della persona-tipo, senza che la media venga alterata da chi è estremamente ricco o estremamente povero. Il patrimonio mediano, dunque, è sceso del 3% dal 2008 a oggi. Negli ultimi quindici anni, recita il rapporto, “sono le fasce di popolazione più povere che hanno pagato il prezzo di questo calo”.

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Chomsky:

Via via che si risale, l’influenza delle persone sulle politiche effettivamente adottate cresce. Sino all’1% che si posiziona piu’ in alto nella scala sociale, rappresentato da coloro che, dalla politica, ottengono tutto cio’ che desiderano.

Questa non si chiama democrazia ma plutocrazia ed e’ questa la direzione verso la quale le nostre societa’ stanno venendo sospinte. Il nome di questa tendenza si chiama neoliberismo: designa cioe’ tutto l’insieme di politiche economiche e sociali e di altro genere, ideate per conseguire questi risultati. Esiste a tal proposito uno studio effettuato dall’agenzia umanitaria Oxfam: 85 persone nel mondo detengono la medesima ricchezza detenuta da 3,5 miliardi di altre persone.

Questo era l’obiettivo del neoliberismo e questo e’ quanto osserviamo sia in Italia che in altri paesi. Definirei cio’ come un grande attacco alle popolazioni mondiali, il piu’ grande mai avvenuto negli ultimi 40 anni. Direi persino un grande esercizio di Guerra di Classe, che ha veramente pochi esempi con cui essere paragonata’.