Si è liberato della sua “dipendenza”

Ore e ore e altre ore di chiacchiere tv sul femminicida ventenne. Patetiche richieste di leggi, e di psicologi a scuola… – tutti gli aderenti all’ideologia genericamente progressista – e tutti lo sono quelli invitati in tv – sono sconvolti perché in quanto ventenne borghese e laureando, moderno, lo presupponevano “evoluto” – evoluto quanto loro, ossia aderente come loro alla teorie del sesso libero e senza problemi che loro pensano sia una conquista della civiltà.

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Progressista

Ma quale evoluto. Un neoprimitivo a tal punto, a tal punto vivente nell’attimo presente, da farsi trovare sulla corsia di emergenza di una bahn tedesca per essere rimasto senza benzina. Caso pietoso, sesquipedale e ridicolo di neo-primitivismo: intendendo per “neoprimitivo” chi vive nella civiltà moderna, complessa e altamente artificiale, come il selvaggio vive nella natura, come nella foresta tropicale. Senza prevedere il domani, perché l’oggi gli dà tutto quel che gli basta. Sono milioni i neoprimitivi; e lui non aveva colpa particolare, perché come milioni di giovani, il progressismo come ideologia vigente (nelle scuole, nella società, nei media) nessuno lo ha propriamente educato: a considerare un merito un sacrificio, il valore spirituale di una astensione a un piacere, il senso di una rinuncia e di una sconfitta esistenziale, la nobiltà di affrontare le difficoltà, la presa di distanza dal presente edonista assoluto. L’educazione che serve nei rapporti fra uomo e donna non viene più nemmeno proposta è quella cristiana. Dal timor di Dio alla conoscenza che il prossimo ha un’anima immortale, fino alla essenziale e altamente salutare credenza nell’inferno e nel paradiso, nella pena eterna.

L’insegnamento e la lettura dei romanzi cavallereschi, che per secoli fu il nutrimento degli uomini, nobili e contadini (attraverso i cantastorie) implicava che picchiare una donna era considerato atto vergognoso e basso, da non fare. Ho citato l’insegnamento della Cavalleria ad una progressista (ahimé mia parente) e lei ha ribattuto, aspra; “Che centra? Aprire la porta dell’auto…?”. Ecco la modernità senza speranza. L’assenza di passato, di cultura generale, che dilaga.

L’assassino ventenne e neoprimitivo che resta senza benzina, ha tuttavia manifestato una notevole premeditazione dell’assassinio stesso. Aveva capito che la sua gelosia patologica era invincibile, l’ossessione era totale, e non avrebbe potuto acquetarsi che a quel modo .

Gli va dato atto di aver riconosciuto la sua sofferenza per quello che è: una “dipendenza”, allo stesso livello di una tossicodipendenza e della ludopatia.

Mi guardo attorno e vedo, sotto casa attorno a un bar tabaccheria che pratica le scommesse online, decine e decine di auto che si fermano per giocare e perdere; auto abituali che tornano e sempre nuove. E quanti milioni sono i dipendenti da cocaina et alia che arricchiscono il narcotrafficanti? Con le loro pipì hanno inquinato le acque del Naviglio e del Ticino.. la cancellazione di ogni sentore di Dio nei milioni di anime ha svuotate, e questo vuoto neoprimitivo viene riempito con “dipendenze”. Senza Dio, nulla vale la pena… e la vita è una noia divorante.

In ogni caso, le chiacchiere tv hanno fatto credere che il femminicidio sia un fenomeno di qui, del maschio italiano, perché qui resiste il patriarcato.

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