Radoslaw Sikorski è l’ex ministro degli esteri ed ora europarlamentare che, quando esplose il NordStream2, fece il famoso tweet “Grazie USA”, additando gli autori del misfatto che nessun altro ha il coraggio di nominare nemmeno oggi.
Ha un motivo di più per saperlo, essendo il marito di Anne Applebaum, la potente giornalista neocon ebreo americana naturalizzatasi polacca nel 2006, grande odiatrice della Russia.
Adesso questo stessp Sikorski ha scritto che Putin fece un’offerta all’allora ministro polacco Donald Tusk, nel 2009, di spartirsi l’Ucraina.
“Questa è stata la prima cosa che Putin ha presentato al mio primo ministro, Donald Tusk, quando era in visita a Mosca. Ha detto che l’Ucraina è un paese artificiale e Lviv è una città polacca e perché non risolvere questo problema insieme? Fortunatamente, Tusk non ha risposto. Sapeva di essere stato registrato”, ha detto Sikorski. “Vi ricordo anche che Vladimir Putin ha parlato pubblicamente dell’Ucraina come di un conglomerato artificiale al vertice della NATO del 2008 a Bucarest”, ha poi twittato.
E’ questa la ben nota posizione di Putin – l’Ucraina è uno stato artificiale – e quindi nulla di più facile che l’abbia proposta al premier polacco di allora. La cosa strana è che i il partito di governo, il PiS, con i suoi organi mediatici e televisivi, si è infuriato.
“Radoslaw Sikorski ha causato un altro scandalo fornendo proiettili alla Russia in una guerra di propaganda contro la Polonia. Qualche mese fa ha accusato gli americani della rottura del Nord Stream, e ora insinua che la Polonia abbia pianificato la spartizione dell’Ucraina nei primi giorni di guerra.
Oggi, mentre la Polonia sta causando sempre più problemi alla Russia, il politico del PO attribuisce i piani di spartizione dell’Ucraina al… governo polacco. Senza presentare alcuna prova di tali accuse, ripete un racconto favorevole al Cremlino”.
Scrive furente TVPInfo
Ora, che esista davvero un retro pensiero del regime polacco di sparizione dell’Ucraina per riprendersi Leopoli che ha posseduto per secoli dal 1340 al 1772, è persino ovvio. Ma Sikorski sta insinuando che esista un accordo segreto: lo fa per favorire il piano? Che renderebbe inutile il conflitto bellico? O per sabotarlo, su indicazione USA o di sua moglie Applebaum, elemento di spicco del Deep State e benissimo informata. A che gioco gioca Sikorski? I Prossimi giorni chiariranno.
Anche perché nel frattempo a Kiev, comunica il Saker,
“Si sono dimessi i capi delle regioni ucraine di Dnepropetrovsk, Zaporozhye, Kherson e Sumy.
Anche il vice capo dell’ufficio di Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, suo braccio destro ha scritto una lettera di dimissioni.
Lo riferiscono media ucraini.
E’ in corso qualche tipo di purga:
Quelli che si sono dimessi, i capi di Dnipropetrovsk, Sumy, dirigevano le parti occupate delle regioni di Zaporozhye e Kherson
I nuovi decreti di Zelensky:
- Proibito ai funzionari di viaggiare all’estero per uno “scopo non statale” (ad esempio, in vacanza). Ciò vale anche per i funzionari della sicurezza, i pubblici ministeri e tutti coloro che dovrebbero lavorare per lo Stato;
- Ci sono decisioni di personale – alcune oggi, altre lo saranno domani – riguardanti dirigenti di vario livello nei ministeri e in altre strutture del governo centrale e nelle regioni e nel sistema delle forze dell’ordine”
Cosa ciò significhi, con l’esercito ucraino vicino al collasso sistemico, non è chiaro.