Dopo la Germania dove nei primi tre mesi di quest’anno le nascite sono calate di circa il 13 per cento, facendo subito pensare a un ruolo dei vaccini che hanno conseguenze ormai note sull’apparato riproduttivo sia femminile con i noti disturbi del ciclo, sia maschile con la riduzione del numero e della motilità degli spermatozoi. Un calo improvviso e inspiegabile della natalità vi è anche in altri Paesi europei come Austria e Svizzera anche se per altri le statistiche tardano a venire, ma adesso c’è il caso clamoroso di Taiwan dove il tasso di natalità è sceso del 23,24% a maggio 2022, rispetto a maggio 2021.
Esattamente come in Germania anche a Taiwan come si può vedere dalla tabella il tasso di natalità è rimasto costante per molti anni e poi nel 2022 è letteralmente crollato, un certo numero di mesi dopo le campagne vaccinali a tappeto. I numeri dell’isola sono importanti perché sono talmente alti da non poter essere fatti passare come oscillazioni causali anche se estremi come i difensori dei vaccini alla disperazione potrebbero far tentare di credere: la matematica statistica non lo consente.
Infatti non avendo possibili giustificazioni da questo punto di vista si sta tentando di mettere assieme un’operazione sul tipo del long Covid, ovvero addebitando alla malattia quella che è una conseguenza dei vaccini. Ma in questo caso non è così facile imbrogliare la gente perché, almeno in Europa, come in gran parte del mondo, il fenomeno avrebbe dovuto prodursi già a partire dai primi mesi del 2011 se l’effetto il calo di natalità fosse dovuto all’infezione da coronavirus. Ma a Taiwan la cosa è ancora più impossibile da sostenere, perché l’isola non ha praticamente avuto covid nel 2020 e nel 2021, ma la malattia si è praticamente diffusa con i vaccini, ossia è esplosa a partire da metà aprile quando il 91 per cento della popolazione era già vaccinata grazie alle incessanti campagne di inoculazione del 2021.
Anche l’ultimo dei cretini capirebbe che il covid non può essere causa di un crollo di natalità nella primavera di quest’anno, visto che a quanto pare dalle ultime ricerche in corso dei virologi da televisione pare che gravidanza duri all’incirca 9 mesi, ma ci provano lo stesso convinti che in fondo la gente più che credere a queste idiozie, ha una gran paura a disubbidire e soprattutto a mostrarsi disubbidiente. Del resto anche la scienza si è indelebilmente macchiata di infamia e per rendersene conto basta leggere tra le altre cose questo questo fact check del 5 dicembre 2020 pubblicato dalla Reuters in cui si afferma che il vaccino è sicuramente sicuro per la gravidanza “perché non ci sono prove che non sia sicuro”. In realtà sappiamo che non è stato condotto alcuno studio, specifico per la gravidanza e la fertilità, ci è semplicemente stato detto che era sicuro senza saperlo.
Anzi forse no: a questo punto alcuni osservatori indipendenti cominciano a ritenere che la vaccinazione della parte più giovane della popolazione, quella in età fertile, benché del tutto inutile visti gli effetti minimi del covid su di essa, sia stata pianificata appositamente per ottenere proprio lo scopo di un calo delle nascite che del resto è stato uno degli obiettivi proclamati del profeta dei vaccini Bill Gates e di tutta la parte di elite che si riconosce in queste distopie da quattro soldi, da romanzetto in edicola che è poi il succo dei pensamenti di un ceto ricchissimo, ma privo di cultura e di intelligenza.
Ovviamente la stragrande maggioranza delle persone che hanno partecipato alle campagne vaccinali non poteva immaginarsi uno scopo così sinistro, ammesso che esso ci sia stato e questo lo si vedrà dalla durata delle condizioni di difficile fertilità dovuta ai sieri genici. Ma vi dirò, magari due anni fa sarei rimasto perplesso di fronte a queste tesi, ma dopo 24 mesi di assurdità e di bugie, poi smascherate che mai ci si sarebbe aspettati di dover sopportare, dopo il tentativo da parte della Fed di nascondere la documentazione sull’approvazione del vaccino Pfizer e poi di rilasciare i documenti a rate in maniera da metterci 75 anni prima di arrivare alla verità, dopo la scoperta dei falsi e delle manipolazioni negli studi clinici nulla può davvero essere escluso. Tranne ovviamente l’onestà e la buona fede