Sua maestà la menzogna.

di Julius Muzart e Luciano Garofoli

“Non è la tua menzogna che è dolorosa, ma è doloroso il fatto che in futuro non ti potrò mai più credere!”

Amo molto gli aneddoti, infatti un aneddoto è come un copri obiettivo è grande come una monetina, ma quando la sollevi scopri tutto un mondo.

Qualche giorno fa, stavo iniziando a discendere la rampa di accesso al parcheggio Italia. Un agente della sicurezza gentile ed anche imbarazzato, interruppe il mio procedere in avanti e mi chiese: “che se non mi dava disturbo di aprire il cofano della mia macchina”.

Io aderii ben volentieri alla sua richiesta. Sarà bene dire subito che all’interno del mio portabagagli, l’ordine non era certamente di casa. Quel giorno tra le buste dai supermercati, qualche pacchetto regalo ed attrezzatura di base era piuttosto ingarbugliato. Pieno di buona volontà, l’agente cominciò a passare un metal detector al disopra di un mucchio di sacchetti, ma la sua arma di dissuasione non gli rivelò assolutamente niente di anormale. Sorridente e sollevato l’incaricato con un inchino mi lasciò continuare il periplo verso il mondo sotterraneo. Il rilevatore di metalli era stato senza dubbio abbastanza conciliante, o molto ben educato: infatti né il cric dell’auto, né la pala pieghevole, entrambe in acciaio non lo fecero muovere.

L’emozione si fece da parte in maniera inattesa e fui io a provarla.

L’intera scena non era durata più di cinque minuti e si sarebbe tentati di definirla insignificante. Ed ecco invece che essa apriva le porte di un abisso: quella guardia gentile ed imbarazzata diventava il Cerbero innocente di quell’Ade.

Quell’Ade è la nostra società sulla quale regna come un sovrano assoluto la regina Menzogna. La Menzogna despota ed autoritaria. La menzogna che niente ammorbidisce, mostro proteiforme che guida la nostra vita ed aspira a rendere docili i nostri pensieri.

La Regina Menzogna che non è più semplicemente lo strumento della politica, ma ne è divenuta l’essenza stessa.

Ciò che mi è apparsa all’improvviso dietro il giubbotto fluorescente dell’agente addetto alla sicurezza, fu la spesa esorbitante sostenuta per niente da dei commercianti perfettamente coscienti dell’inutilità della misura posta in essere ma che essi considerano: come cosa di cui non si può fare a meno.

E li comprendiamo bene! Infatti il cattivo esempio viene dall’alto.

Se infatti andiamo considerare gli interi reggimenti di giovani militari dislocati a gruppi di tre ciascuno davanti alle sinagoghe ed alle scuole confessionali forse che si pensa seriamente che la loro presenza abbia qualche possibilità pratica di impedire degli atti terroristici o quanto meno faccia da deterrente ad essi? La sola conseguenza concreta della loro presenza è quella di esporre questi giovani al pericolo di scoppio di una granata o di una raffica di mitragliatrice che essi non possono assolutamente veder arrivare ed alla cui minaccia non possono assolutamente pensare di rispondere.

Tutto questo spiegamento di forze altro non è quella menzogna di stato che viene chiamata “comunicazione”: si tratta infatti di far credere alla popolazione di essere protetta.

“Dormite tranquille brave persone, la guardia veglia su di voi!”

Tutto ciò, per essere cattivi, è tutto molto più costoso del personale di vigilanza dei centri commerciali, ma è ben vero che in questo caso è il contribuente che paga.

Una volta che si mette in moto la macchina del pensiero non si ferma più: mi sono reso conto che queste menzogne non sono che la punta dell’iceberg.

Ovviamente ciascuno di noi dentro di sé si rende conto di sacrificare una parte delle sue risorse per pagare i conti faraonici di un’altrettanto faraonica operazione di facciata. Ancora non sappiamo quanto tutto ciò ci verrà a costare, ma sicuramente lo sapremo quando ci sarà presentato il conto finale.

L’artiglieria pesante dei media bombarda da mesi l’opinione pubblica: il tutto con un linguaggio degno del dottor Goebbels.

Chi è che non ha sentito ripetere all’infinito i clowns tristi delle grandi catene televisive esibirsi nel loro numero di pappagalli sapienti e ripetere continuamente fino alla nausea: “ Bisogna salvare il pianeta! Bisogna salvare il pianeta! Bisogna salvare il pianeta! “ Bisogna che ve lo mettiate bene in testa!

Scherzi a parte tutto ciò senza rabbrividire, senza battere ciglio.

E’ giusto che quelli che tra noi che sono meno informati degli altri sappiano che gli obiettivi sbandierati da Déloyal in questo circo equestre chiamato COP 21 non possono assolutamente essere raggiunti né li si possono raggiungere anche facendo degli sforzi immani questo è matematicamente impossibile semplicemente perché sia la Cina sia l’India hanno issato la loro bandiera dicendo che il loro singolo contributo non sarà assolutamente sufficiente ad attuare le dichiarazioni di intenti sottoscritte nel 2015 a Parigi.

Tutto però fa ritenere che le due nazioni asiatiche non saranno le sole a non rispettare gli accordi presi;

ormai quasi tutti sanno che non c’è riscontro oggettivo, del fatto che il CO2 sia il fattore principale del riscaldamento globale e che questo postulato è un falso;

d’altro canto tutti i teoremi che i “sacerdoti” del riscaldamento globale accreditano come verità sacrosante sono delle assolute falsità e che gli scienziati seri lo sanno benissimo ed in continuazione lo ripetono da molto tempo;

un’eminente signora della politica francese, che parla con cognizione di causa, da del “coglione” a tutti coloro che non si riconoscono nel milieu della religione del riscaldamento globale non facendo assolutamente cambiare i termini della questione. All’interno dell’Accademia delle Scienze di Parigi i suddetti “coglioni” abbondano soprattutto tra i geofisici. Tale tipo di dichiarazione è la dimostrazione del principio sofistico secondo il quale il ricorso all’ingiuria è l’ultima ratio di coloro che sono del tutto sforniti di argomenti per discutere;

che il GIEC (Groupe d’experts intergouvernemental sur l’évolution du climat) creato su iniziativa del G7 dall’Onu ed aperto a tutti i paesi membri dell’organizzazione è stato più volte colto in flagranza di menzogna nonostante sia stato creato con l’intento preciso “di valutare senza partito preso ed in maniera metodica, chiara ed obiettiva le informazioni di ordine scientifico, tecnico e socio economico necessarie per comprendere meglio i rischi legati al fenomeno del riscaldamento globale causati dall’uomo”, ma che in realtà è uno degli organismi creati dal circo mediatico planetario;

il riscaldamento globale osservato dopo la metà del XIX secolo è il solo che sia realmente provato, in quanto le misurazioni sistematiche delle temperature non erano state mai praticate prima di quell’epoca, ma cosa che nessuno dice, mai è che c’è un’interruzione in questo campo dopo 15 anni di misurazioni;

tenendo ben presenti le variabili che influenzano le evoluzioni del clima (di cui solo una parte è conosciuta, ma anche analizzata in maniera imperfetta) non esiste alcuna probabilità che le emissioni di anidride carbonica siano le uniche e sole all’origine del riscaldamento del pianeta;

ma è certo che il principale gas che abbia realmente un’influenza sull’atmosfera terrestre è il vapore acqueo;

di conseguenza lo spettacolo teatrale mondiale andato in onda a Parigi è sfociato in una menzogna sesquipedale al massimo grado, ma ponendosi come obiettivo il 2050 i governati di tutto il mondo pongono in essere la famosa formula di Keynes: “A lungo termine saremo tutti morti!”

Giunti a questo punto è chiaro che Sua Maestà la Menzogna non regna soltanto sul nostro paese, ma che essa stabilisce sempre di più la sua dittatura sul pianeta. L’espressione più globale (siamo passati dal caso particolare dell’aneddoto a quello generale della dittatura mondiale della menzogna) di tutto ciò è la tesi della “mondializzazione felice”.

I propagandisti della dittatura si riferiscono volentieri al principio: “più essa è grossa più è facile farla credere”. Pare proprio che sotto questo punto di vista sia in atto un’evoluzione molto marcata. E che a dispetto della moderna Propagandastäffel[1] la tesi della “mondializzazione felice” non riesca ad essere accettata con disinvoltura dai vari popoli.

Menzogna delle menzogne la mondializzazione felice segue le sue varie declinazioni (come per esempio l’Europa o la decadenza) provocando ormai le sempre crescente perplessità dei popoli. Disoccupazione endemica, migrazioni sempre più invasive, concorrenza sleale sono sempre i popoli che ne fanno le spese e che creano loro quotidiane sofferenze.

E quando le loro sedicenti élites ci vengono a dire in maniera sfacciata: “ Ma no, è solo un’impressione, voi non state realmente soffrendo, voi agonizzate a torto, vedrete che ben presto tutto andrà molto meglio, vi stiamo conducendo verso un avvenire radioso e coloro che affermano il contrario sono dei populisti”, i popoli che invece toccano con mano il contrario cominciano a chiedersi con insistenza: “Ma per quale motivo ci stano mentendo, perché mai continuano a prenderci per dei cretini?”

Da questo a porsi la buona domanda: “A chi giova il crimine?” non c’è che un solo passo. Alcuni stati hanno già passato questo limite ed hanno fatto rinascere le frontiere.

La Menzogna minacciata resiste: “Non fate questo sciagurati: così andate incontro alla povertà! La libera circolazione di tutto e di tutti è la condizione essenziale per la prosperità!”

Ma i popoli insolenti non tarderanno a rispondere: “Sì la prosperità ma di chi? Tutto quello che noi riusciamo a vedere è la libera circolazione delle guerre che noi non vogliamo assolutamente e che ci sono del tutto estranee. Questo vuol dire per noi posti di lavoro perduti a causa della delocalizzazione e che sicuramente a voi risultano molto più economici, ed anche salari spinti drasticamente in caduta verso il basso a causa della concorrenza dei migranti clandestini e dai lavoratori distaccati. Ma vuol anche dire la nostra previdenza sociale, nata dalla solidarietà nazionale, amputata a beneficio di chi non versa contributi e minata dalla riduzione delle risorse a disposizione degli istituti mutualistico previdenziali. E poi ci sono anche i nostri figli ed anche i nostri migliori cervelli che scappano all’estero alla ricerca di impieghi qualificati che il loro paese non può più offrigli. E tutto ciò a vantaggio di chi?”

E Sua Maestà la Menzogna risponde: “ Ma incoscienti lo capite che se chiudete le frontiere dovrete importare prodotti più cari e le vostre esportazioni subiranno lo stesso trattamento?”

Ed i popoli dopo aver riflettuto risponderanno: ”Questo è vero …”

Ma a chi volete far credere che delle frontiere sigillate impediranno ai mercanti di mettersi d’accordo da una parte e dall’altra? Che i prodotti ed i servizi d’eccellenza cesseranno solo per questo di essere apprezzati e desiderati e quindi venduti ed acquistati?

Ma soprattutto pensate davvero che la base reale del nostro potere d’acquisto all’estero non valga la pena di essere scelta quando l’alternativa non è altro che la base del nostro stesso potere d’acquisto? Che comunque costretti a scegliere noi optiamo per un ritorno ad un nuovo modello di consumi, può darsi anche, con un rincaro di quei prodotti gadgets di plastica infarcita di elettronica orientale, con l’obbligo di ricostruire, ma in contemporanea anche con la grande opportunità di ricostruire un tessuto produttivo con un ritorno a vantaggio dell’autarchia? Bisogna chiamare le cose con il loro vero nome senza paure o pudori cretini!

Del resto che se l’alternativa di scelta che ci si para davanti è quella tra due processi di relativo impoverimento non dovremmo considerare realisticamente che una forma di austerità accompagnata dalla possibilità di padroneggiare il nostro destino sia molto migliore, come scelta, che una fusione del nostro paese in una grande miseria mondiale che come contro altare ha condividere con un sempre maggior profitto riservato soltanto ad una ristrettissima super classe mondiale assolutamente e definitivamente oppressiva e dominante?

Ecco quello che presto dovrà rispondere i popoli a Sua Maestà la Menzogna che assomiglia moltissimo all’anima dannata di quelle élites che li stanno tradendo.

Julius Muzart

 

E’ raro poter leggere un articolo così lucido ed allo stesso tempo così crudamente realistico!

Eppure era sotto gli occhi di tutti l’avanzata di questa oppressiva e angosciante menzogna eretta a sistema di governo: sì si prendeva atto che la propaganda continua incessantemente a linciare le stesse persone, le stese nazioni e monotonamente battere e ribattere sugli stessi squallidi argomenti, ma il pensiero che l’infiltrazione della menzogna raggiungesse un livello così elevato, capillare e sfacciato, francamente non mi era assolutamente mai balenato.

D’accordo c’è sempre una prima volta, o se volete per ognuno di noi una via di Damasco, ma una volta che questa luce ci ha illuminato lo scenario desolante e davvero disperato poter continuare a dormire il sonno della vita sarebbe una cosa criminale. Ed a ciò dobbiamo aggiungere con cristiana rassegnazione che chi più sa più soffre, ma che vivere in una beata, o beota ignoranza non risolve i problemi e non fa campare meglio la vita.

Alcuni passi di questo articolo mi sono rimasti particolarmente impressi.

Intanto la creazione di un clima di insicurezza dovuto al terrorismo che colpisce senza preavviso e dove vuole ha, come riflesso condizionato, l’accettazione di una psicosi da stato d’assedio. Ma ognuno, in cuor suo, spera che l’elevamento dell’apparato di sicurezza sia necessario a ristabilire la tranquillità e la possibilità di una ”vita normale”: non si sofferma assolutamente né sui costi economici o di riduzione delle proprie libertà che tutto ciò comporta.

Il tutto ha come diretta conseguenza un incupimento ed un degrado dei rapporti sociali e ciò va ad aggiungersi ad una qualità della vita sempre più scadente e grama.

Ma anche questo è nei piani luciferini di chi, servendo l’oscuro signore, vuole che l’uomo diventi soltanto una bestia perdendo le sue prerogative divine, regali e sacerdotali che invece riceve con il battesimo e che sono segni indelebili della grazia santificante di Dio.

Quindi tutti gli apparati messi in campo per poter dare fumo negli occhi ai cittadini sono inutili, estremamente costosi ed hanno per effetto diretto soltanto un giro di vite verso quell’ordine gerarchico selettivo che la Massoneria ha programmato per realizzare i suoi progetti infernali.

Un altro punto che si evince dall’articolo è il lavaggio del cervello esercitato dalla propaganda per creare stati d’animo apocalittici e per innalzare il livello di ansia e di insicurezza. Tutte le chiacchiere che sono state fatte sul clima, sull’aumento del riscaldamento globale e su quali siano i fattori scatenanti che producano questi risultati sono soltanto menzogne! Non esiste assolutamente nessuna base scientifica che avalli in maniera inoppugnabile queste ipotesi!

Anzi si impone per dogma che sia questo gas piuttosto che un altro ad alzare il livello delle temperature sul pianeta. Intorno a queste teorie “farlocche” si coagulano interessi miliardari che non intendono assolutamente rinunciare alla loro nicchia di potere e di soldi: è il ripetersi pedissequo di quello che avviene, ad esempio, con l’imposizione delle teorie evoluzionistiche in campo genetico.

Non dimentichiamo che certi metodi ricalcano pedissequamente quelli del dottor Goebbels il famigerato Ministro della propaganda del reich e servono, oltre che a condizionare le menti soprattutto a sviare l’attenzione della gente da altri settori dove questi “giganti della malavita” stanno concentrando le loro attenzioni ed i loro sforzi: ad esempio si parla sempre di più di ecologia e di clima che mettono in pericolo l’avvenire del pianeta ed assolutamente nessuno pensa alla realizzazione del pernicioso trattato di commercio Transatlantico che darebbe le economie dell’Europa in mano alle multinazionali anglosassoni. O peggio nessuno immagina, preso da questa tempesta mediatica, che in altre segrete stanze si stia preparando una guerra mondiale o l’imposizione di una nuova religione luciferina che cacci il nostro Dio, arconte osceno e sadico, per far risalire al cielo Lucifero Dio buono ed umano. Quindi il bene diventa male ed il male bene!

Da ultimo le “cantifore” sulla globalizzazione economica:
gli slogan vuoti e criminali come: l’Europa o la decadenza, oppure la scelta europea è irreversibile. O peggio: “Ma no, è solo un’impressione, voi non state realmente soffrendo, voi agonizzate a torto, vedrete che ben presto tutto andrà molto meglio, vi stiamo conducendo verso un avvenire radioso e coloro che affermano il contrario sono dei populisti”.

Non sono le parole che Renzi ripete ogni volta che parla in pubblico? Non sono le realtà e gli ”scemari” che un Presidente del Consiglio assolutamente asservito ai milieu mondialisti ci propina con un ottimismo da plotone d’esecuzione ad ogni pie sospinto, in modo da farci davvero venire il dubbio di essere una massa di disfattisti cretini e ciechi?

E per rendere il tutto più realista si inventa il nemico, o meglio si crea un golem del nemico: prima il fascismo, oggi il populismo!

Purtroppo non vedo nella gente e nel popolo italiano, ma nemmeno in quello delle altre nazioni europee, la consapevolezza di dover cambiare rotta di virare di 180° e tornare al buon senso ed alla ragione. Non penso che questo accada nemmeno in Francia dove in una settimana di minacce, di menzogne ripetute fino alla nausea si è riuscito attraverso il terrorismo psicologico scatenato da Valls e dai media asserviti all’Alta Finanza apolide a far ribaltare un risultato elettorale che lasciava davvero sperare in un cambiamento radicale di rotta della politica francese.

Con sincerità, se non ci fosse la fede a sorreggere ed a dare forza alla nostra vita quello che resterebbe all’uomo sarebbe davvero soltanto l’alternativa tra la disperazione ed il suicidio, come lucidamente aveva previsto il professor Auriti. Ma la guerra ingaggiata tra Bene e male sappiamo tutti che si gioca con le regole dello spirito e non con quelle della materialità, nonostante Papa Badoglio voglia farci credere il contrario ed il risultato lo sappiamo tutti: non praevalebunt ce lo ha detto Nostro Signor Gesù Cristo.

Dobbiamo essere “rassegnati a vincere ed al trionfo del Bene” presto, molto presto!

luciano garofoli

 

 

 

 

 

[1] La Propagandastaffel (in tedesco gruppi di propaganda) era un servizio creato dalle autorità tedesche di propaganda e di controllo della stampa e dell’editoria francese durante l’occupazione seguita alla capitolazione della Francia durante la seconda guerra mondiale.