Aggiornamento: è ormai ufficiale: in un comunicato appena diffuso, Macron ha bocciato un governo guidato dal Nuovo Fronte Popolare (NPF).
Si tratta di una situazione senza precedenti nella storia della Quinta Repubblica francese: lo sconfitto alle elezioni rifiuta di fatto di cedere il potere al vincitore.
Lo spiega con il fatto che la sua “responsabilità è quella di garantire che il Paese non venga né bloccato né indebolito”, sostenendo che se nominasse un governo NPF, questo verrebbe presto censurato dal parlamento e messo in miseria. Potrebbe essere il caso, ma rimane comunque questo fatto terribilmente scomodo: il partito di Macron ha ottenuto molti meno voti e parlamentari dell’NPF, eppure è il partito di Macron a gestire ancora il governo francese, ed è Macron stesso a decidere chi può o non può assumere il potere in base a ciò che pensa possa “indebolire la Francia” o meno. È folle,
Update: it's now official, in a just-released communiqué Macron has rejected a government led by the New Popular Front (NPF).
It's an unprecedented situation in the history of the 5th French Republic: the loser in the election effectively rejects yielding power to the winner.… https://t.co/MP39ccYbpf pic.twitter.com/Tj8yvkD0Rr
— Arnaud Bertrand (@RnaudBertrand) August 26, 2024
‘*Dai social media un rischio per la democrazia*’,
lo dice il commissario Europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni, a Venezia, in un videomessaggio alla conferenza del Soft Power Club #ANSA
Gentoiloni da giovane andava in giro con la chiave inglese a sprangare i fasci e ora gli da noia che la gente dialoghi e si organizzi nei social…
Ecco le merde che hanno votato a favore del Digital Service Act, la legge bavaglio che mette a tacere ogni forma di pensiero critico circolante sul web. Approvato a ottobre 2022, è entrato in vigore il 17 febbraio 2024. Il fondatore di #Telegram, #PavelDurov, è solo la prima… pic.twitter.com/XMrz2MpIM9
— Sabrina F. (@itsmeback_) August 26, 2024
Ecco le me… che hanno votato a favore del Digital Service Act, la legge bavaglio che mette a tacere ogni forma di pensiero critico circolante sul web. Approvato a ottobre 2022, è entrato in vigore il 17 febbraio 2024. Il fondatore di #Telegram, #PavelDurov, è solo la prima esemplare vittima.