Il contrario esatto della verità:
Zelensky rifiuta di rinnovare l’accordo bloccando così l’arrivo in Europa del gas russo. Ma per Ansa e Repubblica ovviamente “ha stato Putin!”. Come dettato dall’alto:
I più giovani ignorano questa storia; prezioso quindi questo ripasso di Sabrina F.
Vero che i giovani ignorano anche chi è Paolo Mieli, gran Padrone del Discorso da mezzo secolo, oggi a copertura del genocidio talmudico…
CHI CONTROLLA L’INFORMAZIONE IN ITALIA
“L’ha detto l’ANSA” – la prima agenzia per l’informazione in Italia – è un modo di dire diffuso nel Paese quando si vuole bollare una notizia come “ufficiale”, l’unica verità su fatti e cose.
Quello che non si dice mai è tutto il resto: fondata nel 1945 (già l’anno è indicativo ) da un fittizio “colonnello” Ralph Merryl appartenente ai servizi segreti britannici operanti in Italia con la divisione PWB “Psychological Warfare Branch” – che sin dallo sbarco in Sicilia (1943) si occupava della guerra psicologica e del controllo dei mezzi di comunicazione italiani.
Tralasciamo la macchina bestiale del PWB – ma la guerra psicologica angloamericana non è mai finita e colpisce e abbatte ancora la nostra gente in Italia come fuori – e concentriamoci sul “colonnello”.
Chi era Ralph Merryl? L’identità segreta del signor Renato Mieli – comunista “italiano” – Togliatti gli diede la direzione de L’Unità redazione Milano – appartenente a un determinato gruppo tribal-religioso e padre del più celebre storico Paolo Mieli, a lungo direttore del Corriere…
Da non dimenticare un altro papà “comunista” inserito nel PCI come Signore del discorso:
Giuliano Ferrara, oggi plauditore del genocidio di Sion – come Paolo Mieli….
nato in una famiglia ebraica da parte di padre[1] e antifascista, Giuliano Ferrara è figlio del senatore comunista Maurizio Ferrara (1921-2000), direttore de l’Unità e presidente della Regione Lazio)
Dal 1958 al 1961 abita a Mosca, dove il padre è corrispondente de l’Unità. Nel 1973 è responsabile, per il Partito Comunista Italiano di Torino, del coordinamento provinciale FIAT[5], e scrive sul quindicinale Nuova società. Nel 1977, sempre per il PCI torinese, è responsabile del settore scuola e cultura[6], per poi divenire due anni dopo segretario cittadino[7]. Come tale l’8 giugno 1980 viene eletto consigliere comunale nel capoluogo piemontese diventando in dicembre il capogruppo comunista.
Nel 2003 Giuliano Ferrara, direttore del Foglio , confessò con fierezza che nel 1985-’86 aveva fatto l’“informatore prezzolato della Cia” e si era “lasciato corrompere senza troppi problemi” da un “giovane sveglio e simpaticissimo agente americano” che lo pagava in “dollari avvolti in una busta giallina, fantastica, del peso giusto. E perdere l’innocenza era meraviglioso (marco Travaglio).