Tamponi a gogò nei piccoli.
I genitori dovrebbero essere informati
1- Rischio di rottura del tampone e conseguente inalazione.
2- Rischio di lesioni alla mucosa nasale, orale e faringea.
3- Trauma psicologico per il bambino e allarme sociale infondato.https://t.co/hBqtfUau8r pic.twitter.com/t4yuIAVdLa— Fabio Franchi (@FabioFranchi1) September 29, 2020
Esiste un’ampia letteratura sui traumi psicologici anche a lungo termine provocati da procedure invasive nei bambini prescolari Il tampone è una procedura invasiva per la quale non esiste tecnica locale efficace a ridurre la paura ed il dolore nel bambino
“il diametro della narice di un lattante è più piccolo di quello della punta del tampone standard e che quindi per inserirlo nella cavità nasale la narice deve essere forzata. Le lesioni rappresentano poi dei loci minoris resistentiae per altre infezioni delle vie respiratorie.”
Lettera a quotidianosanità.it del Prof. Dr. Filippo Festini Professore Associato di Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche MED/45 Dipartimento di Scienze della Salute Università degli Studi di Firenze Ospedale Pediatrico Meyer
I pediatri sono obbligati – obbligati per decreto – da Ministero Sanità o fare i tamponi ai bambini. Va dato atto a Zaia di aver chiesto al governo “che torni ai medici e pediatri di la facoltà di decidere se mandare al tampone un piccolo paziente oppure no, perché solo loro sanno distinguere situazione da situazione, sanno se che quello tutti gli anni ha la bronchitina di stagione o la rinite allergica… tamponi per un naso che cola?”. Sarà poco, ma è l’unico politico ad aver preso atto della stortura. Dal minuto 26.26
https://www.larena.it/home/veneto/zaia-in-diretta-su-contagi-e-normative-1.8265126