Si è capito subito che Donald Trump è piombato al vertice NATO con la voglia di attaccar briga: specificamente con Macroin, colpevole di aver proposto agli europei di sganciarsi un p’ dalla protezione USA, e aver proposto di coprire la Polonia con l’ombrello nucleare francese . Infatti Donald l’è subito presa con Manu rimproverandogli come ”offensiva” la frase sulla “morte celebrale” dell’Alleanza, che lui stesso aveva, poco settimane fa, definito “obsoleta”. Poi, provocatoriamente, ha detto al francese se voleva i terroristi dell’ISIS prigionieri in mano americana, “sono quasi tutti europei”, a cui Macron ha replicato: “Siamo seri”.
Dopo aver mezzo litigato con la Merkel per il solito motivo (la Germania spende troppo poco per la NATO), ha invece detto che lui va d’accordissimo con Erdogan che è “molto utile”- altra provocazione a Macron, che voleva appunto sollevare la questione : cosa deve fare la NATO con la Turchia che sta combattendo i nostri curdi….
Il che ha dato a Macron di replicare a Donald ma anche a Erdogan che con la Turchia “che non abbiamo lo stessa definizione di terrorismo [da combattere]. Se guardo la Turchia, vedo che ora conbatte quelli che hanno combattuto a nostro fianco contro l’ISIS – e a volte i turchi lavorano con gente dell’ISIS” . Insomma è stato un piccante intermezzodi verità sulla grande menzogna della guerra sferrata dalle potenze criminali in Siria: perché ovviamente anche la Frania è stata in combutta con Al Qaeda e lo è ancora (si oppone alla liberazione di Idlib, ultima ridotta dei suoi qaedisti”, e “a questo gioco ci si lascia le penne, perché non tutti avevano dei partner frequentabili sul teatro siriano”, ha commentato il giornalista l’islamo-francese Hakim el KAroui.
Poi c’ stata la scenetta in cui Macron e il canadese Trudeau, come ragazzini, insieme al britannico Johnson, e la principessa Anna d’Inghilterra, si prendevano gioco di Trump e della sua palese insufficienza e ignoranza .
https://twitter.com/i/events/1202177287115792384
Il che ha fatto sì che The Donald troncasse tutto, desse a Trudeau della “doppia faccia”, rinunciasse alla conferenza stampa e tornasse inviperito di fretta a Washington. Dove lo attende di peggio: la causa di impeachment e soprattutto un intervento sul NewYork Times, fremente e minaccioso, dove un ammiraglio a riposo, W. H. McRaven, dichiara che “La nostra Repubblica è sotto attacco da parte del Presidente” e conclude: “E se questo presidente non capisce l’ importanza dei nostri valori , se questo presidente non dimostra la leadership di cui l’America ha bisogno, sia a livello nazionale che all’estero, allora è tempo di una nuova persona nell’ufficio ovale – repubblicano, democratico o indipendente – prima , meglio è. Il destino della nostra Repubblica dipende da questo”. Che in qualunque paese sembra l’annuncio di un putsch militare.
https://www.nytimes.com/2019/10/17/opinion/trump-mcraven-syria-military.html
“Il vertice dei 70 anni della NATO resterà nella storia come un disastro” ha commentato a caldo Christian Spillman, uno dei giornalisti presenti. Poi, prima di salire sull’elicottero, Trump ha twittato un “Grazie NATO!” che ha dato un certo sollievo: dopotutto The Donald non è rimasto scontento del vertice…
I media danno Macron come il grande perdente, perché “si è isolato” dagli alleati europei con le sue audacie di autonomia e critiche alla NATO, bastava vedere la faccia della Cancelliera …
Erdogan ha incontrato il premier greco
E non si creda che il vertice sia finito senza nulla di fatto. Nel comunicato finale, denuncia le azioni aggressive della Russia (ha bisogno di un avversario, per none essere superflua) e annuncia al mondo che “resterà una alleazna nucleare finché ci saranno armi nucleari” russe). Verso la Cina, molta meno aggressività.
La Francia ha accettato di far entrare nella NATO la Macedonia del Nord.
Erdogan ha cessato la sua opposizione al riarmo NATO di baltici e Polonia.
Importante: Erdogan s’è incontrato a tu per tu col premier greco Mitsorakis, sul casus belli delle acque territoriali. Atene ha riscosso la “piena solidarietà” della UE sulle “recenti azioni della Turchia nel Mediterraneo orientale”; forse più importante, anche la “solidarietà” della potenza nucleare locale, Israele.
C’è stato un vertice NATO sulla Libia a cui l’Italia non è stata invitata. La Libia sta diventando il teatro della più rovente “guerra per procura”: Erdogan sta riempiendo di armi Al Sarraj, il nuovo alleato con cui ha costruito la Zona Economica Esclusiva nel MEditerrraneo, sfiorando l’isola di Creta, per equilibrare il rapporto di forze col rivale, il generale Haftar, che è sostenuto da Macron (che lo arma violando l’inutile embargo decretato dalla UE ) da Mosca (mercenari russi stanno combattendo al suo fianco), e dall’Egitto. L’Italia ha avuto un drone di ricognizione abbattuto, poi anche gli Stati Uniti, il che dimostra la forza di Haftar e dei suoi amici.
L’Italia, tornata espressione geografica-
Come spiega il Corriere, anche nella
Ue, gli italiani assenti nei posti chiave
La nuova mappa del potere europeo
Insomma il nostro paese torna ad essere pienamente quello che è stato: una espressione geografica governata da servi dello straniero.
Interessante sapere che Berlino occupa nella UE praticamente tutti i posti chiave. E vedere quanto paga alla “Unione” per farla funzionare: versa lo 0,72% del suo prodotto interno lordo , persino meno della stitica somma che destina alla NATO e alle spese militari (1,4).
Una cifra, lamenta persino la Frankfurter Allgemeine, che fa mancare alla Von der LEyen i mezzi per l’ambizioso programma: digitalizzazione di tutto, lotta al cambiamento climatico, miglioramento della coesione sociale in Europa.
Ma alla Merkel e al governo interessa mantenere la UE,”da cui abbiamo tanti vantaggi”, domanda Marcel Fratzcher,. L’economista della Humboldt.