di Aldo Maria Valli
Una risposta a quanti, al recente sinodo sull’Amazzonia, avevano chiesto la fine del celibato dei preti. Si presenta così il libro, scritto dal papa emerito con il cardinale Robert Sarah, in uscita in Francia.
“Io credo che il celibato dei sacerdoti abbia un grande significato ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita” scrive Benedetto XVI nel volume – Des profondeurs de nos coeurs – scritto con il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
L’annuncio arriva da Nicolas Diat, che ha già collaborato con Sarah per altri libri. Secondo le anticipazioni fornite dal Figaro, nel libro, che sarà pubblicato dall’editore Fayard, Joseph ratzinger e Robert Sarah scrivono: “È urgente e necessario che tutti, vescovi, sacerdoti e laici, ritrovino uno sguardo di fede sulla Chiesa e sul celibato sacerdotale che protegge il suo mistero”.
“Silere non possum“, “Non posso tacere”, aggiunge Benedetto XVI citando sant’Agostino.
Il sinodo sull’Amazzonia si chiuse a ottobre con la richiesta, votata a maggioranza assoluta, di aprire all’ordinazione sacerdotale di “uomini idonei e riconosciuti dalla comunità che siano diaconi permanenti”. Una questione a proposito della quale si è in attesa dell’esortazione apostolica di papa Francesco, che dovrebbe uscire tra qualche settimana.
La linea aperturista, accolta dal documento finale, al sinodo fu sostenuta soprattutto da alcuni vescovi dell’area amazzonica e da alcuni europei, in particolare tedeschi, con la prospettiva di modificare l’attuale disciplina sul celibato.
“In questi ultimi mesi, mentre il mondo risuonava del rumore assordante creato da uno strano sinodo dei media che aveva la meglio su quello reale – scrivono Ratzinger e Sarah – noi ci siamo incontrati. Abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni. Abbiamo pregato e meditato in silenzio. Ognuno dei nostri incontri ci ha reciprocamente confortato e tranquillizzato. Le nostre riflessioni effettuate in modi diversi ci hanno portato a scambiare lettere. La somiglianza delle nostre preoccupazioni e la convergenza delle nostre conclusioni ci hanno portato a mettere i frutti del nostro lavoro e della nostra amicizia spirituale a disposizione di tutti i fedeli come Sant’Agostino. Anzi, come lui possiamo dire: Silere non possum! Non posso tacere”.
Il celibato dei preti, scrive ancora il Papa emerito nel volume a quattro mani con il porporato africano “ha un grande significato perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita”.
Al di là della questione specifica, il libro firmato da Benedetto XVI e dal cardinale Sarah rinfocolerà le polemiche e farà tornare più che mai d’attualità le domande sul ruolo del papa emerito e sulla sua rinuncia al pontificato.
A.M.V.
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