Toti rimane agli arresti. I pm vogliono farlo saltare
Leggere il fondo Sallusti:
“L’obiettivo dei magistrati non è provare la colpevolezza di Toti ma costringerlo a dimettersi prima che crolli definitivamente il castello accusatorio” basato su intercettazioni passate ai media complici. Insomma, la magistratura vuole dare il potere in Liguria al Pd, ed usa il suo potere punitivo pr cambiare l’esito del voto popolare.
Giovanni Toti deve restare agli arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha rigettato la richiesta del suo legale, Stefano Savi, di applicare al governatore una misura meno afflittiva. Per il gip se il presidente della Regione tornasse in libertà nel pieno esercizio delle sue funzioni, non solo potrebbe reiterare il reato di corruzione, ma anche inquinare le prove, condizionando le versioni dei dirigenti regionali che in questa fase vengono ascoltati dai pm.
A un mese e mezzo dagli arresti e dal terremoto giudiziario che ha scosso la Liguria il quadro accusatorio non è cambiato, scrive il gip. Neanche dopo l’interrogatorio con cui Toti sperava di aver chiarito tutto, ammettendo i finanziamenti elettorali ricevuti in modo trasparente dall’imprenditore della logistica Aldo Spinelli ma sganciandoli da qualsiasi suo intervento per favorirne gli interessi. Per la gip c’è il «pericolo concreto e attuale di reiterazione di analoghe condotte criminose». Messa così, l’unica via per ottenere la libertà sarebbero con ogni probabilità le dimissioni.
L’ordinanza parla di «sistematicità del meccanismo corruttivo». Se Toti tornasse libero da governatore potrebbe «nuovamente mettere le sue funzioni al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti». Anche in vista delle «regionali del 2025, per le quali aveva già iniziato la raccolta di fondi».
I domiciliari «tenuto conto del breve tempo decorso (poco più di un mese)» appaiono «proporzionati alla gravità dei fatti» Sottolinea il gip che non si può per legge applicargli l’interdizione dai pubblici uffici, essendo lui titolare di carica elettiva diretta.
Di fatto però è un governatore sospeso dal suo incarico nella fase delle indagini preliminari, sottolinea il legale Savi, cosa non prevista dalla legge: «Cioè così un Ppresidente dovrebbe dimettersi di fronte alla sola ipotesi accusatoria.
La domanda amara della lista Toti è: «Se si fosse dimesso sarebbe ora un uomo libero?».