Mi girano la
Traduzione del bellissimo discorso di Trump su Dio.
“Se Dio ti ha aiutato a iniziare, ti aiuterà anche a finire. Il Dio che serviamo è un Dio che porta a termine ogni cosa: non lascia mai nulla di incompiuto, mai nulla di trascurato. Non è mai ansioso riguardo al futuro come lo siamo noi; Lui è troppo grande, è Sovrano rispetto a ciò che ci preoccupa. Il tuo compito è fare passi in avanti; il Suo è portare a compimento l’opera. Respira: Dio farà ciò che solo Lui può fare, e sarà meraviglioso.
Dio ha in mano il progetto. Egli completerà la sua opera. Ti ha creato e sa chi stai diventando. Ha un piano preciso per trasformarti in un capolavoro, anche se ancora non lo vedi. Lui vede l’intero quadro quando ti guarda e sa esattamente di cosa hai bisogno e quando ne hai bisogno. Dio mantiene le sue promesse. Porterà a compimento ciò che ha iniziato.
Potresti affrontare ostacoli, sentirti perso o avere dubbi, ma ricorda che Dio non abbandona mai i suoi figli. Il processo può sembrare lungo e incerto, ma Dio sta lavorando dietro le quinte, orchestrando ogni cosa per il tuo bene.
DONALD TRUMP
Chi dubita della sua sincerità, è pregato di mettersi nei suoi panni: quelli di un uomo scampato al cecchino, in un attentato “firmato” (dall’FBI) che non poteva fallire, e sfiorato dalla morte nel giorno dell’apparizione di Fatima.
Della tremenda durezza di accettare il fatto ha accennato, quando ha detto che è difficile spiegare ai suoi nipotini che alcuni lo vogliano ammazzare e riammazzare..
L’attentato lo ha reso un uomo spiritualmente profondo. C’è da stupirsene? Lui stesso si è convinto di essere stato salvato per grazia, e quindi risparmiato per la missione che gli hanno dato gli americani. E, come dice in questa preghiera, affida e abbandona la sua missione – e se stesso – a Dio. E’ pronto alla morte.
Non persegue più i fini di “successo americano pragmatico”, ma una vittoria. Uno deglii indizi della sua acquisita profondità è che ha postato (ovviamente in inglese), invitando a recitare la preghiera san Michele
San Michele arcangelo
Difendici nella battaglia
Che – detto fra parentesi – non è una preghiera protestante, ma profondamente cattolica. Fu Leone XIII a disporne la recita dopo ogni messa feriale per la visione che aveva avuto delle torme di demoni furiosi che infestavano la Chiesa, ed è stata cancellata dal Concilio per non disturbare i diavoli…
Sa che lorsignori ritenteranno di ucciderlo, e si affida all’Arcangelo. Ha abbandonato la sua opera, anche il suo fallimento o interruzione violenta, “a quel Dio che porta a termine ogni cosa, che non lascia nulla di incompiuto”.
E’ pronto alla morte, e chi è pronto alla morte vince.
Negli Stati Uniti è in atto una profonda trasformazione spirituale che sfugge a noi europei, zombificati e resi ottusi dall’ateismo totale ci siamo immersi; lo suggerisce la conversione di JD Vance al cattolicesimo, lo suggerisce il fatto che Trump abbia scelto – quale politico l’ha mai fatto? – persone migliori e più dotate di sé, come Vance e Robert Kennedy, per compiere la missione? E quale altro politico di oggi avrebbe mai osato rendere pubblica, o semplicemente pensato tra sé una simile preghiera? Chi li sentirebbe i protettori della “laicità dello stato”? ma c’è un popolo che l’ha votato – votato con un ‘plebiscito (termine romano) che ha annullato tutti i trucchi e i brogli, ed è un popolo armato.
avvremo sorprese dall’America
Qui sotto, monsigno Viganò ha colto nel modo più completo la natura spirituale di questa “rivoluzione americana”
Monsignor Viganò / Considerazioni dopo la vittoria elettorale di Donald J. Trump