Ucraina, USA ha vinto (la Germania)

 

Notizie da  fonti estere vicine alla NATO

Sotto il punto di vista politico i negoziati da Mosca e Washington (Bruxelles è soltanto una sovrastruttura, a decidere sono gli statunitensi), avviati già nel 2022 a Berna, sono prossimi ad una conclusione positiva.

Gli Stati Uniti hanno ottenuto due obiettivi:

  1. Definitiva interruzione della fornitura diretta, senza intermediari, di gas russo alla Germania.
    La Russia ha accettato di non ricostruire o riparare il gasdotto sottomarino “Nord Stream 1”.
    Il “Nord Stream 2” non è mai entrato in funzione.
  2. Definitiva integrazione di Svezia e Finlandia nella NATO
    Tradotto: in futuro vi saranno basi militari statunitensi e britanniche nel territorio dei due paesi. Per i russi non costituisce un aggravamento strategico perché la distanza di San Pietroburgo dal confine russo-finlandese è praticamente pari a quella tra la stessa seconda metropoli russa e la regione a maggioranza russofona di Narva, in Estonia, dove già esistono basi militari statunitensi e britanniche, organizzate dove fino ai primi anni novanta erano quelle sovietiche.

La Russia ha ottenuto:

  1. Riconoscimento di tutti i territori conquistati dai russi fino al giorno del cessate il fuoco.
  2. Non ingresso dell’Ucraina nell’O.T.A.N. – nulla è stato deciso al riguardo dell’eventuale percorso di ingresso nell’Unione Europea.
  3. Rimozione dell’attuale presidenza, dell’attuale governo e indizione di libere elezioni entro sei mesi dal cessate il fu

MB – Breve commento:

gli Usa hanno vinto fin dal primo giorno di guerra, ottenendo l’interruzione delle forniture di energetici russi alla Germania, ciò che stava realizzando quella integrazione fra Europa continentale e Russia e Cina (“da Lisbona a Shanghai”) insomma, la paventava massa della “heartland” che le forze navali anglo non avrebbero potuto minacciare e che non sarebbe dipesa in nulla dall’occidente essendo totalmente autosufficiente.

Ora, se la notizia è confermata, Washington ottiene dalla Russia la stabilizzazione permanente della interruzione dei flussi energetici, il che sta già producendo la fine della Germania, e per estensione dell’intera Europa, come potenza economica significativa. L’uscita di Roma dalla Via della Seta su ordine americano completa l’opera di autodistruzione economica; d’altra parte continuiamo ad essere dipendenti da Pechino per 400 miliardi di importazioni, mentre non esportiamo alla Cina che la metà: e che esportazioni! Arance e limoni italiani contro smartphone, chip, auto elettriche, tecnologie “green”, prodotti ad alto valore aggiunto…. E se fossimo costretti all’autarchia, non c’è una sola fabbrica che sappia fare uno smartphone o computer o qualunque delle tecnologie avanzate che importiamo in massa dall’Asia estrema: il più classico sintomo della arretratezza.

La Russia ha accettato perché, al contrario dei nostri caporioni che si sentono “superiori” e che pensavano di stroncarla con le sanzioni stroncando se stessi, ha una realistica coscienza dei rapporti di forze: la Russia non è una superpotenza, anche se dalla guerra ha imparato molto; sta attivamente costruendo i BRICS, sa di avere ancora strada da fare, comne rivela nel discorso che ha tenuto sulla sfida che la finanza occidentale ha imposto al paese, e da cui si sta dis-integrando con successo e sforzo. Ma ha detto che la Russia combatte non solo per sé ma “per il mondo”, e ciò apre alla speranza.

https://twitter.com/EmbassyofRussia/status/1733056562179019242

Putin vuol vincere la Finanza occidentale.

Olga Samofalova

Putin è apparso piuttosto ottimista parlando al forumu VTB Russia Calling:

Il sistema finanziario occidentale sta diventando obsoleto in termini di nuove tecnologie e sta diventando arcaico. “Secondo gli esperti, nei prossimi anni ciò porterà a una vera rivoluzione che metterà finalmente a repentaglio il monopolio delle grandi banche occidentali”, ha detto

Putin ha citato “alcuni colleghi occidentali” che, vietando il funzionamento dei sistemi di pagamento nella Federazione Russa, volevano far soffrire i russi, volevano “creare problemi a milioni di famiglie russe”. “Cosa è successo in pratica? I cittadini e le imprese in realtà non hanno notato il passaggio senza soluzione di continuità al sistema di pagamento nazionale, che oggi funziona e si sviluppa con successo”, ha sottolineato il leader russo.

Di conseguenza, secondo il presidente, la Russia ha smesso di pagare le commissioni alle aziende occidentali, le quali, a loro volta, hanno ricevuto solo meno di quanto avrebbero potuto guadagnare nella Federazione Russa. Gli obiettivi fissati dai malvagi non sono stati raggiunti. “Stiamo semplicemente rafforzando la nostra sovranità in questo settore. E lo facciamo con molta sicurezza”, ha spiegato Putin.

La Russia in anticipo, non appena sono iniziate le minacce di disconnettere la Russia da SWIFT, così come da Mastercard e Visa, ha iniziato a preparare la propria infrastruttura finanziaria. Innanzitutto, nel 2014, è stato creato il Sistema nazionale di carte di pagamento per elaborare le transazioni con carte bancarie in Russia, poi il Sistema di pagamento nazionale “Mir”, che opera attivamente dal 2015. Successivamente è stato lanciato il Financial Message Transmission System (SPFS) della Banca di Russia, un analogo dello SWIFT occidentale.

Di conseguenza, le dure sanzioni finanziarie dell’Occidente e la disconnessione delle nostre banche da SWIFT non hanno portato al collasso. “Il numero dei clienti della carta Mir cresce ogni mese da cinque a sei milioni di persone. All’inizio di dicembre circa 240 milioni di persone erano proprietari di queste carte”, osserva Yuri Yudenkov, professore presso il Dipartimento di finanza, circolazione monetaria e credito presso il Fondo azionario federale RANEPA. Inoltre, la carta funziona non solo in Russia, ma anche in Abkhazia, Ossezia del Sud, Armenia, Bielorussia, Kirghizistan, Vietnam, Venezuela, nonché in numerosi punti vendita in Turchia e in diversi paesi dell’Asia centrale.

“Il tentativo dell’Occidente di sopprimere il settore finanziario russo attraverso le sanzioni non ha portato al successo, ma al contrario, ha dato al paese un incentivo per svilupparsi attivamente. In Russia esiste una reale tendenza verso l’introduzione di tecnologie finanziarie.

Grazie a loro, non cambia solo la procedura per condurre le transazioni bancarie e finanziarie tradizionali, ma anche il mercato finanziario stesso. In particolare sta emergendo la DeFi (finanza decentralizzata), che consente di effettuare direttamente transazioni finanziarie senza la partecipazione di banche e altri istituti finanziari. A ciò si oppongono attivamente i regolatori di molti paesi occidentali, poiché quest’area è al di fuori della loro sfera di influenza e non è controllata da loro o dalle banche che controllano”, osserva Maxim Markov, professore associato del Dipartimento di mercati finanziari globali e Fintech presso l’Università di Università economica russa. Plekhanov.

In particolare, in Russia quasi tutte le transazioni finanziarie possono già essere effettuate utilizzando applicazioni bancarie tramite smartphone o computer. Ciò non è possibile su tale scala praticamente in nessun paese del mondo, sottolinea Markov. E dall’agosto 2023, la Russia ha iniziato a testare il rublo digitale, la cui circolazione si basa sull’uso della tecnologia del registro distribuito (blockchain).

“Il monopolio delle grandi banche occidentali risiede nel fatto che la maggior parte dei pagamenti nel commercio estero tra paesi vengono effettuati in dollari americani attraverso il sistema di trasferimento transfrontaliero SWIFT.

Le banche corrispondenti statunitensi ricevono commissioni attive da tutte queste transazioni. Tuttavia, questa infrastruttura sta diventando obsoleta, poiché sempre più paesi stanno passando a accordi reciproci nelle valute nazionali utilizzando sistemi di trasferimento di denaro alternativi”, afferma Vladimir Chernov, analista di Freedom Finance Global.

“I moderni sistemi di pagamento sono apparsi anche sotto forma di tecnologie blockchain, che sono decentralizzate, quindi i loro beni non possono essere bloccati o congelati, e le autorità di regolamentazione possono limitare il funzionamento solo degli scambi di criptovalute nella loro regione, ma i trasferimenti blockchain stessi non possono”, osserva Černov. . Pertanto, i paesi occidentali, con i propri divieti, hanno dato il via libera allo sviluppo dei trasferimenti blockchain, con l’aiuto dei quali il loro monopolio viene distrutto e le loro sanzioni finanziarie diventano semplicemente prive di significato.

Un lettore:

Signor Blondet,

a completamento del suo ultimo editoriale “Ucraina, USA ha vinto (la Germania)”, le riporto brevemente due notizie dalla Russia, che andranno comunque verificate:

  1. il Laboratorio di Optoelettronica Quantistica di San Pietroburgo sta mettendo a punto apparati fotolitografici di ultima generazione per consentire all’industria russa di produrre autonomamente microprocessori avanzati, per non dipendere più dalle importazioni di questi strategici componenti da fornitori esteri, che tra l’altro fornivano loro prodotti spesso obsoleti;
  2. la Russian United Aircraft Corporation ha appena avviato la produzione in serie d’un avanzato motore a reazione “turbofan” per aerei a breve e medio raggio dai bassissimi consumi e ridotta rumorosità totalmente prodotto in Russia, anche il componente più critico, la ventola principale, di lega di titanio, è fabbricata in Russia; tale motore equipaggia il nuovissimo Sukhoi Superjet, aereo per tratte brevi e medie dal cui progetto si erano ritirati gli Italiani e che i Russi hanno portato a termine autonomamente, ogni singolo componente dell’aereo è ora fabbricato in Russia e la società produttrice sembra abbia già ricevuto dalla Cina un ordine per 71 unità.

Cordiali saluti.

Massimo