UN ALTRO RUDERE SI AGGIUNGE A UN PARLAMENTO FATTO SOLO DI SCORIE.

 

Con la disfatta del 5 Stelle, si aggiunge un’altra maceria ai mozziconi, ruderi e rifiuti solidi di cui è ingombra la politica italiana. Ci avrete fatto caso:  il  parlamento è intasato di questi mozziconi, di questi avanzi mal consumati. Sono scorie di progetti politici falliti, vestigia in rovina di proposte generali  di governo dismesse e rifiutate, relitti  di  proposte di vasto respiro,    che suscitarono un tempo grandi speranze nel pubblico, naufragate: quasi sempre per stupidità e imperizia o disonestà dei suoi leader, talora per i siluri di franchi tiratori  e fuoco amico invidioso.

Quello di Grillo e dei grillini  era un progetto politico: mattoide, fanatico, dogmatico e confuso, ma aveva attratto il 30 per cento degli elettori – perché lo volevano attuato. Ora si aggiunge alle scorie e agli scarti e alle macerie degli altri. Sono così tanti che è impossibile elencarli, senza dimenticarne qualcuno:  Berlusconi rincretinito e animalista, quel che resta del Popolo delle Libertà  che lui ha tradito; Alfano, Casini  sopravvivono   come  maceria affaristico-democristiana;  da qualche parte dev’esserci un mozzicone di Mariotto Segni, che vinse i referendum (il totocalcio)  e poi perse la schedina. Si vedono le vistose macerie di Renzi e del renzismo, molto ingombranti. Resta inamovibile  a intralciare  Mario Monti, sopravvissuto pietrificato    al compito che gli affidarono dall’estero, golpista di  lusso  pietrificato dalla sua nomina a senatore a vita. Il visitatore   riconosce nella  la Meloni,  il residuo storico e spezzone inutilizzabile e romanesco  del neofascismo;   si riconoscono relitti della Margherita, scarti di D’Alema, scorie bersaniane bruciacchiate e annerite,   spezzoni stroncati di Ulivo, monconi archeologici di Prodi; la Boldrini è in sé stessa  il rudere del Niki Vendolismo.  Salvini cerca di ricostruire un progetto  politico che fu devastato e ridotto in macerie dal suo stesso fondatore, esempio preclaro di  ottusità.

La politica italiana somiglia alla Milano bombardata del 1944.  Meglio, somiglia a una zona archeologica  riutilizzata come discarica  di  rifiuti tossici.

Il guaio è che queste macerie di falliti, relitti, spezzoni  sopravvissuti ai rispettivi progetti, ingombrano. Sono pesanti, inamovibili, e restano lì a intralciare il panorama politico, a renderlo illeggibile. Ogni nuovo relitto che vi si aggiunge, rende sempre più improbabile il sorgere  di un nuovo progetto, di una nuova proposta d’interesse generale che l’elettorato (o quel che ne resta) possa riconoscere ed approvare – o rifiutare.

Mozziconi, resti e sopravvissuti zombificati,  hanno questo carattere (non rivelo nulla di nuovo): rinunciato al grande progetto politico da proporre al Paese,  sopravvivono coltivando le loro  minuscole clientele parassitarie.  Berlusconi è inguardabile, ma avendo abbracciato agnellini  strapperà qualche voto. La “dc” residuale di Alfano campa con i finanziamenti pubblici per gli immigrati in Sicilia. Renzi e i renziani non hanno più altro progetto che restare attaccati alla mammella di miliardi nelle pieghe della Presidenza del Consiglio.  La  Meloni ha i voti sicuri della  tifoseria e dei teppisti der Testaccio, che so.

A nessuno di costoro importa  più nulla,  in realtà, della politica intesa nel vero  senso della parola, la proposta al popolo di un progetto complessivo, su cui cercare e trovare le più vaste convergenze.  No, anzi: a loro basta avere  quel 6 per cento che gli assicuri quattro seggi in Parlamento e le mani in pasta nei clientelismi meridionali,  in qualche comune o municipalizzata.   La legge elettorale che voteranno è quella per loro ideale, il proporzionale puro con sbarramento al 4, a 3 per cento:   quella che garantisce loro la sopravvivenza, il business degli immigrati nel proprio collegio e comunque qualche ditata di denaro pubblico locale,  e  l’ingombro continuo e perenne del terreno politico.

Sono quasi sicuro che  anche Beppe Grillo, a parte la rabbia del momento,  sia contento di aver perso voti: la prospettiva di governare davvero,   con quell’elettorato di fanatici e idioti che s’era procurato sul  web, e la coscienza oscura  della sua propria stupidità,  lo ha sempre terrorizzato. Troppa responsabilità, troppa necessità di competenze che non   possiede  nemmeno lontanamente (e lo sa);  la pratica di “selezionare” personale politico dai mattoidi  che si propongono sulla rete,  e che lui non conosce, è  evidentemente un incubo.  Ma  quale 33 per cento! Un confortevole 12  va benissimo, permette di gestire la ditta Casaleggio e Associati confortevolmente, senza assumersi pesi, oneri e rischi di governo, e al riparo dalle critiche e dagli   attacchi dei media. Ora che i grillini non sono più un pericolo, li lasceranno campare.

Occorrerebbe   ripulire  questo parlamento  con getti potenti di acqua e schiuma disinfettante, come le stalle di Augia; non basta  però , macerie impietrite,  scorie e rifiuti solidificati richiederebbero lanciafiamme  e dinamite. Non è il caso di sognare.   Ma  è solo per farvi  notare  che questo popolo è smarrito, istupidito oggi più di ieri, non per caso.

LA FRANCIA HA IL PARTITO UNICO

 

Proviamo a consolarci: in Francia,  i francesi  hanno votato, ed hanno dato a Macron il Partito Unico: avrà  440 seggi sui 572 dell’Assemblea,  i  partiti storici sono stati svuotati dagli elettori accorsi a sostenere il giovinotto  in massa, il Front National nemmeno riuscirà a costituire un gruppo parlamentare. Sconfitto il populismo! Macron trionfa!, strillano i media. I francesi hanno votato   le riforme lacrime e sangue di Macron-Attali, addirittura con entusiasmo.

Come il “socialismo” serve il “mercato”. Hanno votato questo?

 

“Passati i 65 anni, l’uomo costa alla società più di quel che produce. Oggi la vecchiaia è sì un mercato, ma non è solvente. In quanto sopcialista, sono contro l’allungamento della vita. L’eutanasia sarà uno degli srumenti essenziali delle società future. La logicca socialista è la libertà, e la libertà fondamentale è il suicidio.

 

Ah sì? Guardate meglio: 51,2 francesi su cento non hanno votato. Oltre la metà. Il partito artificiale di Macron, tenuto conto degli astenuti, non ha ottenuto il trionfale 32,9 per cento dichiarato, ma il 12,7.  Però l’astensione non conta. Quindi, col 32% dei voti,    il partito di Macron avrà il 75% dei seggi. Mai si è visto un tale scollamento  tra popolo e politica, una simile mancanza di rappresentatività  e  falsificazione del suffragio. E’  il germe della Révolution? Forse solo di una enorme Jacquerie.

 

36 commenti

  1. Nico-

    Nella mia città solo riscossa italia prevedeva un programma serio con l’implementazione di una moneta alternativa anche se virtuale.
    Siamo sicuri che anche la lega ,e i partiti di “destra” non siano telecomandati?
    Possibile che Salvini e Borghi che parlano di uscire dall’euro e di riprendere la sovranità monetaria ,nelle regioni e nelle città da loro controllate non abbiano provato a implementare una moneta alternativa?
    Moneta alternativa all’euro che dovrebbe essere fisica e non virtuale.
    Soltanto con la sovranità monetaria si può creare lavoro e garantire una vita decente a tutti .
    La democrazia rimane la più grande buffonata di tutti i tempi,visto che in natura è tutto deciso con la forza.

    1. Maurizio Blondet

      Un giorno dovrò farvi un corso elementare di psicologia politica. Ad un “popolo” che ha paura di tutto, anzitutto di uscire dall’euro, e vot per la UE, e che non capisce nulla della complessità mooderna e postmoderna, che vota per il PD e il5 Stelle al 60%, un partito in minoranza che proponesse – non dico imponesse – la moneta complementare sicuro di perdere.

      1. Nico-

        allora speriamo che salvini e la lega portino davvero l’italia fuori dall’euro e dall’ue.
        Bisogna poi capire se questo “volk italico” esiste davvero o è un invezione risorgimentale massonica.
        Quelli che votano la sinistra pd m5s quasi sempre sono donne e meridionali.

        1. rino

          Scusi, non per fare il politologo, ma il M5S ha fatto una tornata elettorale di legislative. Un po’ poco per dedurre il target dei suoi sostenitori come dato fisso. Il PD (e la sinistra PD è la stessa cosa) è arcinoto che è votato dalle regioni “rosse”, cioè Toscana, Emilia Romagna e Umbria (magari qualcuno mi spiegherà il perché ma è un dato di fatto). Perché tirare in ballo donne e meridionali?

          1. Nico-

            Forse la mia opinione è sbagliata ,ma ho sempre avuto l’impressione che molti meridionali(spesso impiegati statali)e la maggior parte delle donne votino la sinistra che oggi è ben rappresentata dal Pd e il m5s.
            Tanto per fare due nomi ,Vendola ,Furfaro…di certo non sono milanesi.

    2. sskc

      Appunto RISCOSSA ITALIA…che dolore nel vederli perdere! Me l’aspettavo gia’…ma che delusione constatare quanta poca avvedutezza nel non vedere in Marco Mori e negli altri di Riscossa Italia una benedizione…ecco, questa ennesima stoltezza, mi fa perder proprio la speranza per l’Italia…Non ci sono piu’ scuse, adesso c’e’ internet, ed anche se non si riesce a comprendere la complessita’ moderna…con piu’ informazione fornita dal web, ne possiamo per lo meno intuire le zone buie da non perseguire assolutamente…ed invene no, ancora si continua a confermare cio’ che ci ha condotto alla situazione attuale e che non portera’ giovamento alcuno…che tristezza! Non penso sia solo una questione di paura dei popoli…ma che per lo piu’ si tratti di scarsa capacita’ di discernimento e di valutazione delle situazioni tramite l’intelletto, così da poter operare scelte corrette…ovvero: siamo un po’ citrulli !

      Salvini e’ un miraggio: da quando nel 2016 ando’ a raccomandare la propria legittimazione politica in Israele alla Knesset…ha svelato il suo vero volto!

      1. Finglas

        Qualche scusa c’è: siamo umani.
        Dopo anni di traumi, minacce economiche,terrore,false flags,ingiustizie sociali sempre piú marcate, dissonanza cognitiva, televisione spazzatura propagandistica, inquinamento elettromagnetico di ogni tipo,inquinamento a scacchi di “Dio solo sa cosa”,senso di impotenza e crimini di ogni tipo…..siamo come sotto tortura.
        E un torturato non reagisce logicamente. Si chiude in se stesso fino a dare all’ aguzzino ció che gli chiede.


  2. Caro direttore avevo votato per il m5s alle ultime politiche e regionali ma da quando ho capito che sono dei sinistroidi pro migranti,pro gay e zingarie (reddito di cittadinanza per i rom di roma) e poi IUS SOLI, MI SONO CADUTI GLI ATTRIBUTI A TERRA E NON LI VOTERò mai piu’!!!

  3. Maurizio Blondet

    Blondet:
    “In Francia il popolo ha votato la propria auto-dissoluzione”. Ma forse l’equivoco è credere che esista ancora un popolo francese.Esistono maghreini, africani, sans papiers…


    1. Eppure mi sento di spezzare una lancia a favore dei francesi.
      Io li conosco abbastanza bene, ho anche alcuni amici in Francia, francesi purosangue.
      Certo, la mia conoscenza della Francia è limitata al sud, e quindi non posso che parlare di questa parte di Francia, comunque importante.
      Il fatto è che non ci rendiamo conto di quali condizionamenti i francesi, quelli che lo sono veramente, hanno dovuto subire. E non li subiscono come noi da 70 anni a questa parte, ma almeno da 200 anni, dalla Rivoluzione del 1789.
      Mi ricordo che poche settimane fa parlava della legge Pleven, con la quale ogni forma di espressione identitaria veniva equiparata a razzismo.
      Ebbene, è proprio così. In Francia lo stato persegue sistematicamente ogni forma di espressione identitaria.
      I francesi ancora vorrebbero essere francesi, magari non tutti, a giudicare da quanto sono conciati i loro giovani, senza arte né parte. Ma molti di loro soffrono nel vedersi castrati da uno stato che li ha traditi e che li obbliga, a norma di legge, ad essere come loro non vorrebbero essere. Parlando con loro, ti accorgi della loro sofferenza. Hanno anche la percezione di essere stati usati come cavie. Quello che hanno fatto a loro, oggi lo stanno facendo anche a tutti gli altri.
      Infatti, paradossalmente, per quanto abbiano fama di essere spocchiosi e sciovinisti, io ho sempre trovato più francesi che parlavano bene degli italiani che il contrario.
      Ed il motivo è proprio questo: perché si rendevano conto che gli italiani, almeno sino a tempi recenti, hanno conservato un’identità che loro hanno perso ma che ancora vogliono avere. Insomma, ci invidiavano.
      Oggi anche noi siamo indirizzati su una brutta china, ma fino a non molto tempo era così.
      Oggi è lecito domandarsi se esista ancora un popolo francese. Ma a me piange il cuore, doppiamente, sia perché mi rattrista vedere i francesi conciati così, sia perché so che questo è questo è il futuro che è riservato anche a noi.

  4. Massimo

    Non credo che non esistono più popoli (francese, italiano, tedesco…).
    E’ solo che sprofondano nei “protocolli” del “non-voto”, nella “astensione”. In un venerdì santo di sbigottimento e impotenza di fronte a queste vere e proprie tenebre. Non ci sono che macerie. E’ verissimo. Ma non ci sono neppure coerenze cristiane per opporsi eroicamente, virilmente, a questa sorta di auto-dissoluzione. La luciferina vanità umana, la presunzione, il voler essere come dei, sta spingendo ormai coloro che rifiutano Cristo, alla follia, alla demenza. Al Male…Il “libero arbitrio”…

  5. enrico-ss

    Io ho votato (e lo dico senza rimpianto) i 5S in funzione di catenella del water, come genialmente interpretato dal Direttore tempo addietro. Ma gli effetti purtroppo sono stati ben diversi: il Movimento si è inclinato sul lato progressista (lgtb, africani, vaccini, etc.) e a vederli parlare in tv sembra di sentire gli esponenti degli altri partiti. In una parola, si sono omologati perdendo quella briciola di originalità che poteva fare la differenza (l’opportunità di un Progetto Politco, come dice il Direttore). Interessante la situazione francese; vedremo come governerà Attali e vedremo se esistono ancora i francesi, quel 50% che non è andato a votare…

    1. Finglas

      Il 50% si comporterà come il popolo della Grecia: qualche manifestazione, qualcuna più grossa….poi basta!
      “Meglio tirare a (non) campare che crepare….”,disse la rana bollita.
      E con lo stato d’emergenza ad libitum in Francia non ci saranno neanche quelle.
      Siamo in un grande esperimento dove le cavie sono malate di sindrome di Stoccolma e aguzzine delle poche sane rimaste.
      Il 50% non é dissidente, semplicemente è zombizzato.

    2. MattioliLorenzo

      Io lo dissi al tempo se c’era una speranza di cambiamento doveva esserci subito, fosse stato anche il disastro sarebbe stata in ogni caso una scelta coraggiosa. Passando gli anni era ovvio che finisse cosi, chi non era corrot.. sorry un politico , lo è diventato , chi era entrato in politica col sogno di far qualcosa per cambiare, ora ci rimane col terrore di tornare alla vita reale. Cosi come berlusconi col potere in mano non ebbe il coraggio di cambiare l’italia, cosi Grillo non ebbe il coraggio di mandare tutti a vaffa day, perchè il vuoto di speranza forse…forse avrebbe creato una reazione.

  6. luca

    Caro direttore, solo il tempo ci spiegherà il comporamento di Grillo, solo il tempo ci svelerà chi lo ha pilotato. Ovviamente, se fosse stato genuino, avrebbe accettato di entrare al governo quando ebbe l’exploit elettorale anzichè propinarci la manfrina delle trattative in diretta con il Pd. Ci vuole pazienza, per capire. Infatti ancora non sappiamo il vero motivo per cui Bertinotti tolse la fiducia a Prodi nel 1998. A meno che abbiano ragione i complottisti che tacciano Bertinotti di essere stato per anni un finto-comunista ma in realtà affiliato alla massoneria (come denuncia G. Magaldi nel suo libro “Massoni”). In sostanza sto sostenendo che destra e sinistra rappresentano un colossale inganno e che il vero potere sta altrove, in templi con il pavimento a scacchi bianchi e neri e con grembiulini verdi a disposizione.
    Buona giornata

  7. Marian

    ” Ogni nuovo relitto che vi si aggiunge, rende sempre più improbabile i sorgere di un nuovo progetto, di una nuova proposta d’interesse generale…”
    Articolo amaro, lucidamente amaro e veritiero. Di solito mi piace aggiungere qualche bustina di zucchero ma, in questo caso, sembra impossibile trovarne… Il sorgere di un nuovo progetto politico per l’Italia non viene impedito soltanto dalla discarica di rifiuti indifferenziati sopra descritta, ma anche dal fatto che, ormai, la nostra sovranità si è dissolta nella Ue. Una nuova proposta politica che interessi e attragga l’elettorato italiano andrebbe sicuramente contro le direttive comunitarie e gli interessi del capitalismo internazionale: tutela dei posti di lavoro in Italia vietando la delocalizzazione all’estero, l’abbattimento effettivo della tasse, la tutela dei prodotti italiani, l’incremento degli ammortizzatori sociali, tasse sui beni di lusso, vietare il blocco del turn over, liberarsi delle servitù militari, non incrementare le spese per la ‘difesa’ e via dicendo. Quale politico ‘di mestiere’ potrebbe fare questo andando contro i voleri dell’oligarchia europea e internazionale ? Grillo potrebbe farlo ? Forse sì, se maturassero i prerequisiti che ritiene necessari, cioè una macro(n)maggioranza che gli consenta di spazzare via i ‘rifiuti’ in questione. Servirebbero almeno 10/12 punti percentuale in più rispetto a quello che i sondaggi gli attribuiscono. Per quale motivo ? Per resistere ai duri colpi che l’oligarchia gli infliggerebbe tramite la diffamazione mediatica e altri subdoli metodi di persuasione. Una vittoria risicata del M5S non consentirebbe la riconquista della sovranità perché gli altri due blocchi si unirebbero in un governo di ‘scopo’. Insomma, con una maggioranza schiacciante, l’impresa di riconquistare la sovranità, o parte di essa, potrebbe avere qualche probabilità di successo, in caso contrario, un buon condottiero sceglie di non sacrificare inutilmente le sue truppe. Ricordo ancora le parole di Fassino quando respinse Grillo, reo di essersi presentato alle primarie del Pd. Più o meno, furono queste:” Fondi lui un partito, se ne è capace e vediamo quanti voti prende….” Lo abbiamo visto. Indipendentemente da come siano andate queste amministrative, penso che, in politica, il progetto ‘mattoide’ del M5S possa essere portato a maturazione ed avere ancora delle chances. In caso contrario, dovremo attendere la nascita di nuovi germogli…

    1. Oriundo2006

      Ha ragione: il necessario recupero di una qualche forma rinnovata di sovranità, posto che comunque esiste oltre all’Ue una rete estesa di gabbie di ferro internazionali su tutto quello che un tempo erano le prerogative degli stati, ebbene allo stato delle cose di oggi è im-pos-si-bi-le. Grillo è solo un uomo che ha avuto il coraggio di sostenere con la sua persona un programma scritto e pensato ANCHE da altri: che se ne sono serviti per ragioni estranee agli interessi dell’Italia. Che dire ? Le sue spalle si sono rivelate assai meno capaci di sostenere si’ gravosi carichi di quanto le avevano accreditate i suoi sostenitori: e qui do ragione a Blondet quando ne stigmatizza le velleità e l’assenza di una qualsiasi forma di educazione politica: semplicemente sono le avanguardie del nostro futuro. Si, un futuro fatto di gente che non riflette su niente, pronta a qualsiasi avventura purché ci sia da distruggere gli avversari, oggi con dei vaffa ( Grillo piu’ in là non sa e non puo’ andare ), con l’odio ad personam, con l’incapacità di vedere i propri difetti… Ma domani ? Si stanno preparando ad insaputa degli stessi attori le condizioni perchè questo pitale pieno di rifiuti venga svuotato con la violenza. Da una politica tipo ’striscia la notizia’ ad una cieca e folle violenza che ci sommergerà: e sarà l’occasione attesa dalle elites, quelle vere, per sistemare a modo loro le cose… Basta andare su FB per capirlo. Non occorre l’acume di un grande politologo: sono solo le avanguardie del caos, caos accuratamente pianificato per svuotare l’immenso debito pubblico, per distruggere i residui di uno stato obsoleto, per levare di mezzo ( provvidenzialmente ) una gran quantità di anziani incontinenti ma ancora possidenti, per fare dei ‘giovani’ la forza motrice del ‘nuovo’: e poi avanti marsc’ … Per non aver capito il fascismo, nel bene e nel male, lo si viene a replicare. E’ solo il ciclo dell’accumulazione che si principia ex novo.

  8. Massimo

    Ore 15,30 – A me sembra che quasi tutti i governi del pianeta somiglino per lo più a ruderi e scorie…Ogni volta che si prova ad alzare il tappeto rosso, sul quale avanzano questi “monconi fumanti” nelle loro parate digitali, è possibile scoprire tali cumuli di rifiuti tossici che…”gli storici del futuro dovranno usare i guanti e le maschere per esaminarli”… E’ una gigantesca discarica avvelenata, un micron/mondo luciferico e i padroni, padrini o predoni del Discorso, non sono fuori, ma al centro di questo immenso cumulo di immondizia senza confini. Che ammorba la vita…
    Qualcosa di meglio di questo olezzo, è stato e sarà solo frutto del Caso…(ma nel “caso” progressista, la “s” chiude il discorso: il Caos è la sua meta finale. E il suo suicidio).

  9. lady Dodi

    Il voto ai 5 Stelle è un voto d’opinione, logico quindi che abbia successo alle politiche e non alle comunali dove è tutta una cosa clientelare.
    Grillo, che Dio lo preservi, NON è di sinistra. E sa che se si mette di qua e di là il 5 Stelle evaporerebbe. Primum vivere.


    1. Dio con Grillo, non c’entra proprio niente.Anzi, sono proprio i Guru dei 5S che si trasformano in dei: si legga quest’articolo : https://www.facebook.com/notes/salvatore-lazzara/grillo-casaleggio-e-il-nuovo-ordine-mondiale-gaia/608253785855669/
      capirà meglio che Grillo non è ne di sinistra nè di destra ma molto più gravemente un pagano allucinato.
      Uno che ha scoperto internet alla veneranda età di 60 anni e crede che sia la panacea di tutti i mali del mondo.
      Uno che da comico distruggeva i computer nei suoi comizi comici: https://www.youtube.com/watch?v=4jdHN4edCqA
      Un pluripregudicato, si legga il suo profilo su Wikipedia:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Grillo
      Forse è l’unico – al mondo – che ha fondato un partito dove per Statuto, [ e dunque lui stesso ] non può candidarsi alla guida; proprio perché pregiudicato.
      Chiamare in causa Dio, come lei ha fatto, per Grillo, è semplicemente una bestemmia.

  10. lady Dodi

    Ah…..quindi arrivava Riscossa Italia e si usciva dall’Euro, dall’Eu e dai guai? Ah ah ah ah…
    Per ora chi ha vinto a Genova si deve occupare dei tombini ostruiti.
    Per uscire dall’euro e dall’Eu ci vuole:
    1) Uno che non ha mai detto di volerlo fare. Effetto sorpresa
    2) farlo in ventiquattr’ore. Effetto velocità
    3) Cogliere una circostanza favorevole esterna appena si presenta.
    Non ci chiamiamo Tsipras, no?


  11. Sarebbe un sogno se la carta stampata fosse piena di articoli come i suoi Direttore…basterebbe già quello …sarebbe un buon inizio…

  12. Marian

    Non penso che Grillo sia un pagano. Per amor di Verità riporto ciò che scrisse nel suo Blog il 6 febbraio 2006: “I miei figli vanno a catechismo. Qualche domenica accompagno la mia famiglia a messa alla chiesa di Sant’Ilario. Non sono un cattolico osservante, posso definirmi un credente, un simpatizzante di Gesù. E’ un fatto mio, privato.
    Se credessi a Odino o a Buddha sarebbe comunque qualcosa che riguarda solo me. Quello in cui credo non deve interferire con lo Stato, le istituzioni, le leggi, la stampa, le vignette satiriche, i partiti, le scienze. Insomma con tutto il resto……..Non riesco a credere, anche sforzandomi parecchio, che esistano popoli eletti (gli altri cosa sono?), popoli da sottomettere alla propria religione, che un Dio giustifichi la violenza dell’uomo sull’uomo. No, non riesco a crederci..”


    1. Se non è un pagano, diciamo che non gliene frega niente della religione Cattolica. Possiamo dire che è un cattolico adulto? oppure adulterato?
      In ogni caso, quì il pezzo del Blog completo:
      http://www.beppegrillo.it/2006/02/piu_stato_meno.html
      Io penso che della Chiesa non gliene frega niente.
      Conseguentemente non è interessato alla morale Cristiana.
      Non la conosce affatto.
      Le consiglio un buon ritratto : http://pierovassallo.blogspot.it/2014/09/recensione-incubo-5-stelle-di-roberto.html del nostro Guru
      della decrescita felice.


  13. L’obbiettivo del maestro del Male è distruggere tutti i paesi con la povertà: scioperi fabbriche chiuse industrie che muoiono commerci paralizzati .
    La Francia tornerà cristiana mettendosi in ginocchio difronte a Gesù e allora tutti i popoli si riconosceranno Cristiani
    Mai più guerre
    Mai più nemici
    Mai più lacrime
    Queste le promesse del Signore


  14. “In realtà la democrazia moderna non si cura della verità, ma le preferisce l’opinione della massa, pretendendo che la maggioranza materiale raggiunga sempre buoni risultati. Questa è l’antitesi naturalistica e super-ottimistica del peccato originale. Infatti non si capisce perché la massa non possa, come il singolo, inclinarsi verso l’errore e il male. La maggioranza durante il processo farsa contro Gesù scelse Barabba e rifiutò Cristo, quindi anche la maggioranza può sbagliare, e “contro il fatto non vale il ragionamento”. Ostinarsi a difendere il principio dell’infallibilità della maggioranza è contrario al buon senso, al senso comune e ai primi princìpi della retta ragione naturale, essendo una contraddizione nei termini: maggioranza = infallibilità, quantità > qualità”.
    Questo l’ho tratto da un articolo di Don Curzio Nitoglia che sto or ora leggendo.
    Capita proprio a fagiuolo.


    1. “Nel principio democratico non c’è alcuna garanzia che la sua realizzazione non abbassi il livello qualitativo dell’esistenza umana e non distrugga i valori più preziosi. Nell’idea astratta di democrazia c’è un sommo disprezzo per le qualità dell’uomo e del popolo, per il loro livello spirituale. Questa idea vorrebbe distogliere l’attenzione dell’uomo dal contenuto e dallo scopo della vita umana e indirizzarla interamente verso forme di espressione della volontà. La sovranità popolare ha un carattere assolutamente formale. Rimane un mistero che cosa desidererà il popolo sovrano quando tutto gli sarà dato in mano, e quale sistema di vita vorrà creare.
      “Voi avete creduto nella democrazia perché avete perso la fede nella giustizia e nella verità. Se credeste all’esistenza oggettiva della giustizia e della verità, dovreste metterle al di sopra della volontà del popolo e ad esse sottomettere la volontà del popolo. Ma per voi giustizia e verità sono ciò che vuole e dice il popolo. Voi volete affidare giustizia e verità alla decisione della maggioranza e sottoporle al suffragio universale. È proprio su questa miscredenza, è proprio su questo ateismo che si fonda tutta l’ideologia democratica. Voi volete ottenere un ordinamento sociale vero e giusto grazie alla maggioranza, alla quantità. Ma possono forse giustizia e verità aver un qualche legame con il criterio di maggioranza e quantità? Giustizia e verità hanno un’origine diversa, divina, che non dipende dall’arbitrio umano.Voglio che sia quello che voglio. Questa è la formula massima della democrazia, del potere popolare”
      Liberamente tratto da “Lettera ai miei nemici” di Nikolaj Berdjaev
      Suggerisco vivamente la lettura.

  15. Rensie86

    Ho votato M5S la prima volta nel 2012, ero felice quando Grillo arrivò addirittura nella mia città rossa, era quel periodo in cui girava con il camper e il grande Salvo Mandarà riprendeva tutto con il bastone e il cellulare. Nutrivo grandi speranze e vedevo nella gente la luce, la voglia di cambiare, seguivo i comizi sul web, era tutto commovente e promettente.
    Poi però tutto è sfuggito di mano quando sono entrati in parlamento, molte persone nello stesso movimento cominciavano a distaccarsi, a pensare diversamente, a non essere più coerenti, e allora poco alla volta tutto è andato a rotoli, la gente ha perso fiducia e con essa la speranza di cambiare.

    Adesso il vero antisistema lo ha preso Salvini e Borghi, poi c’è l’ottimo Marco Mori, entrambi hanno grandi idee per salvare l’italia ma come al solito sono pochi quelli che ci credono e i loro voti risicano.

    Vince quindi lo status quo e il perchè è sempre quello, la gente ha ancora soldi, accumulati negli anni pre-crisi, la terza società come li ha chiamati Blondet di cui anche io faccio parte.
    Ed è per questo che questo sistema marcio si trascina per inerzia, questa gente è ormai spaparazzata sulle poltrone e si gode la pensione, si guarda la tv e i salotti politici, intavola grandi discussioni al bar parlando di quest oe quello, hanno l’ottimismo perenne stampato in faccio che che la crisi finirà e che tutto si aggiusterà. Le vedi queste persone e le riconosci, con il pancione andare alle feste del pd, o alle sagre paesane, tutte riunite in ciacare con sempre davanti e la tv con la partita di calcio, il motomondiale, la formula uno e il birrotto, non pensano ad altro e non vogliono sentirsi dire altro. Della verità a loro poco interessa. I tempi non sono ancora maturi.

    Probabilmente alle prossime elezioni voterò Riscossa Italia, il signor Mori ha capito perfettamente il problema euro, avrà il mio appoggio perchè almeno, lui, è coerente con quello che dice ed ha passione in quello che fa, vuole la sovranità monetaria e l’uscita dalla EZ, unico mezzo per salvarci, senza compromessi.
    Forse non sarà sufficiente, ma io la mia parte l’ho fatta, non ho votato la menzogna, non ho votato lo status quo, non ho preferito il solito marciume per paura di perdere tutto, se non ti metti in gioco nulla cambierà, ma anche se ora è presto l’importare è rimanere coerenti fino alla fine e resistere, sempre e comunque.


  16. Non sono balle; il M5S è escluso dai ballottaggi. Ciò significa in tutte le città con una popolazione > di 15000 abitanti.
    Ne da atto anche il titolo in pp de Il Fatto Quotidiano, noto giornale filogrillino :
    http://www.ilfattoquotidiano.it/
    Non si può certo parlare di mainstream come fa lei.
    Il titolo è : ” “Meetup lacerati, dirigenti fuori dai territori”
    M5s, caccia ai colpevoli dopo il flop elettorale”.
    E, questo che IL FATTO dichiara flop è proprio dovuto a quanto ho scritto sopra.
    Nelle città dove si va al ballottaggio NON ci sarà il M5S.
    Per questo tutti i media usano la parola flop.


  17. niente di nuovo sul fronte occidentale. Le elezioni in Francia dimostrano una volta di più e in modo eclatante che l’attuale situazione è destinata a protrarsi a tempo indeterminato. Bisogna farsene una ragione. Un sistema non può autoriformarsi, nè hanno la forza di farlo poche frange marginali all’interno di una massa di elettori disinteressati, anestetizzati o che traggono qualche beneficio dal mantenimento delle rendite di posizione.
    Un cambiamento potrà avvenire solo come conseguenza di un evento traumatico. Non sappiamo cosa, non sappiamo quando, ma prima o poi avverrà. Sono gli imprevisti della storia. Grillo non è uno di questi imprevisti, ma se non altro il M5S ha portato in parlamento (o a fare il sindaco) gente non collusa con le lobby e i centri di malaffare del PD. Che non abbiano una linea coerente o che vi sia fra loro gente che crede alle scie chimiche poco importa, è già qualcosa aver intaccato l’immorale ipocrisia del PD.


  18. Grande Maurizio, lucido e spietato come al solito! Loggers I tuoi articoli è sempre una grande fonte di ispirazione


  19. Io una soluzione ce l’avrei.
    La fretta di approvare questo maggioritario travestito da proporzionale serviva chiaramente a favorire i 3-4 grandi partiti, ma anche -e qui a fretta- a evitare il presentarsi di liste civiche spontanee. Queste, visto il deflusso di voti dai partiti ‘canonici, avrebbero seguito locale, ma sicuramente non da 5% nazionale. Allora bisogna evitare l’eventuale interrelazione tra le stesse. Queste sarebbero comunque ininfluenti se considerate con metro ideologico: anche se i fini di cattolici, ‘destra’ e ‘sinistra’ fossero gli stessi, agirebbero nel breve periodo disgiuntamente. Nel medio lungo potrebbero unirsi su punti programmatici. Io proporrei un triunvirato: direttore per l’area cattolica, Giorgio vitali per quella di ‘destra’, e Giulietto chiesa a ‘sinistra’. Lannes e Grimaldi all’informazione. Medio periodo. ..
    e i cambiamenti da proporre devono essere universali: se si migliorassero le condizioni dei lavoratori occidentali, sarebbe probabilmente solo un momentaneo scarica barile dei problemi sul solito terzo mondo, senza alcun giovamento, ad esempio, al problema dei migranti

  20. Sonja

    L’unico vero Politico, con le palle, nel mondo si chiama Vladimir!!

    Non Luxuria, ovviamente che ha le palle, ma
    Vladimir Vladimirovich Putin !!!

    Lui si che saprebbe mettere in fila gli ‘italioti’, come fece un suo simile negli anni ’20.
    Chiediamo all’annessione alla Russia ! e forse ce la faremo

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