“Militarmente scorretto” è un libro di riflessioni in cui il Generale Bertolini, soldato dal cursus honorum prestigioso, incalzato dal giornalista Andrea Pannocchia, spiega, a 360°, le sue posizioni, facendo ricorso ora alle sue memorie, ora a considerazioni militari, ora ad osservazioni geopolitiche. Molti sono gli accenti critici, o, appunto, “scorretti”. Sul significato del suo essere uomo di destra. Non è né un libro di memorie né un trattato militare né un saggio geopolitico, anche se tutti questi aspetti sono presenti.
Sulla scarsa considerazione di cui godono in Italia i militari, sovente anche male utilizzati a fronte di capacità tecniche straordinarie.
Sull’incapacità dell’Italia di capire e difendere i suoi interessi nazionali, e sui pericoli di perdere altre quote di sovranità.
Sugli errori nostri e altrui in politica internazionale, anche se Trump è il male minore rispetto alla Clinton.
Sulla crisi della famiglia e di concetti quali cultura e identità nazionali, oggi più che mai necessari per affrontare i cambiamenti epocali del mondo, alle prese con problemi enormi, in costante ebollizione, con fortissime tensioni geopolitiche e con vere e proprie guerre in atto.