(Lasciamo che gli schernidori deridano. Pubblico qui una esperienza di pre-morte di Jean De Robert, poi Abbée De Robert, scomparso nel 2013 – non solo perché è una delle non molte “near death experiences” di un cattolico praticante, non solo perché questa persona sembra essere stata fucilata fino a morire effettivmente, e riportato in vita da Padre Pio, di cui Jean era un figlio spirituale. La motivazione principale di è rafforzare la fede e la speranza, e la fortezza nel momento storico che si annuncia:
Eutanasia. Grillo: “Una legge è prioritaria per il Paese”
Il Ministro della Salute alla presentazione del rapporto al Parlamento sulle cure palliative rileva: “Non so cosa serva ancora per spingere il Parlamento a legiferare”. Sileri: “Dobbiamo batterci per fare in modo che tutti accedano alla terapia del dolore”
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=71912
Non c’è dubbio che sarà approvata queste legge. E’ una delle direttive generali che vediamo applicate con sempre maggior precipitazione. In tutto l’Occidente del capitalismo terminale – per risparmiare i “costi” della sanità pubblica – si comincia a proporre la cessazione delle cure a malati che hanno superato i 75 anni, e per loro, la propostall’eutanasia come ultima terapia palliativa a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Per noi vecchi soli, malati, abbandonati e fatti sentire di peso, attaccati a qualche flebo o macchina respiratoria, la proposta – “le sue sofferenze sono insostenibili, noi possiamo liberarnele, non sentirà niente, sarà il grande sonno” – sarà una tentazione. Un’altra tentazione da vincere. Ricordando con forza che quella dove viviamo e soffriamo è una matrix, una prova – un test – e che la vera Vita è di là, e rischiamo di perdere, dando il nostro assenso alla nostra morte, molto più di qualche ora dolore – ma la vita eterna. Queste esperienze e “ritorni” sono permesse dal Cielo certo con uno scopo)
(Tratto da un vecchionumero della rivista Metapolitica di Silvano Pannunzio, rinrazio il prof. Gianluca Marletta di averlo condiviso.
Qui un video di una serata di Bruno Vespa dove l’abbé racconta la stessa cosa, evidentemente leggendo lo stesso testo. Qui la cosa interessante da notare sono le facce dei presenti, tutti personaggi ben noti: