di Andrea Cecchi
Il titolo di questa newsletter è una parola inventata che ho letto su un commento ad un articolo su Zerohedge dove si cercava di mettere in guardia i lettori circa il manifestarsi di uno o più eventi catastrofici improvvisi, che in gergo economico si chiamano “cigno nero”.
L’espressione, coniata dal matematico libanese Nassim Nicholas Taleb, si basa sull’antica concezione che i cigni neri non potessero esistere e quindi, vederne uno è da considerarsi un qualcosa di straordinario ed imprevedibile. Associando questa idea al mondo economico, il cigno nero diviene così il sinonimo del verificarsi di un singolo evento catastrofico talmente straordinario ed imprevedibile, da lasciare tutti di stucco e senza la possibilità di adottare le necessarie contromisure in tempo utile per mettersi in salvo.
Quindi, dicesi cigno nero un evento che si manifesta all’improvviso e che causa gravi perdite e devastazione a chi si fa trovare impreparato.
Ed è per questo che ho trovato geniale l’espressione coniata da quel commentatore su Zerohedge, perché nella sola parola composta, “Aflockalypse”, è riuscito a riassumere e concentrare tutto il significato delle recenti scelte scellerate di politica monetaria e tutto il resto. Non solo un cigno nero, ma un “flock”, uno stormo di cigni neri che causano l’apocalisse.
Uno stormo di cigni neri, Non uno solo.
Per definizione il cigno nero è un evento imprevedibile, quindi nessuno può sapere con esattezza come e quando si manifesterà, però si può dire tranquillamente che siccome si tratta di un evento imprevedibile, questo avrà più possibilità di manifestarsi durante una fase economica imprevedibile come quella attuale, dove è in corso un esperimento monetario mai tentato prima, ovvero la creazione dal niente di cifre astronomiche di denaro virtuale, come per stessa ammissione dell’ex Membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve degli Stati Uniti (2009–2017) e professore universitario di Harvard Daniel Tarullo:
“stiamo navigando in acque inesplorate”.
In acque inesplorate, può succedere di tutto! Un cigno nero o uno stormo di cigni neri. Nel video qui sopra, la giornalista accenna al fatto che, visto che stiamo navigando in acque inesplorate, magari sarebbe opportuno rallentare questa stampa scellerata di denaro, ma il professore-banchiere Tarullo le risponde che non lo sa, che nessuno lo sa. Si fanno dei tentativi e se ne osservano gli esiti, senza una rotta ben chiara e delineata. Il che dovrebbe far riflettere tutti noi su come siamo messi: un po’ come nel film Pappa e Ciccia quando Paolo Villaggio si accorge che alla guida dell’aereo non c’è nessuno!
L’Integrale qui