… e atomica
Incredibile, nelle condizioni di marasma sociale e deindustrializzazione in cui si trova.
Ma il Congresso USA ha rilasciato il rapporto finale della Commissione del Congresso sulla postura strategica degli Stati Uniti, ivi compresa quella nucleare, per prepararsi ad un conflitto in contemporanea con Russia e Cina. Nell’introduzione si legge: “La postura strategica dell’America
Gli obiettivi della strategia statunitense devono includere un’efficace deterrenza e la sconfitta dell’aggressione russa e cinese simultanea in Europa e in Asia, utilizzando forze convenzionali.
Se gli Stati Uniti e i loro alleati e partner non metteranno in campo forze convenzionali sufficienti per raggiungere questo obiettivo, la strategia degli Stati Uniti dovrà essere modificata per aumentare il ricorso alle armi nucleari per scoraggiare o contrastare l’aggressione opportunistica o collaborativa nell’altro teatro.”
Un passaggio introduttivo sugli alleati: “La Commissione ritiene che sia nell’interesse nazionale degli Stati Uniti mantenere, rafforzare e, quando opportuno, espandere la propria rete di alleanze e partenariati. Queste relazioni rafforzano la sicurezza americana, dissuadendo le aggressioni a livello regionale, prima che possano raggiungere il territorio nazionale, e consentono al contempo la prosperità economica degli Stati Uniti grazie all’accesso ai mercati internazionali.
Il ritiro dalle alleanze e dai partenariati degli Stati Uniti avvantaggerebbe direttamente gli avversari, inviterebbe aggressione che gli Stati Uniti potrebbero poi dover contrastare e, in ultima analisi, diminuirebbe la sicurezza e l’economia americana, alleati e ai partner la sicurezza e la prosperità economica. Inoltre, la Commissione ritiene che la nostra difesa e la difesa dell’attuale ordine internazionale si rafforzano quando gli alleati possono contribuire direttamente alla postura strategica più ampia, e gli Stati Uniti dovrebbero cercare di incorporare il più possibile tali contributi.”
La relazione ha anche un’apposita sezione che parla delle capacità non nucleari basate sulle tecnologie emergenti. (Rossella Fidanza)