Nostro” non è un plurale maiestatis. E’ l’opera di “Blondet § Friends”. due lettori ed amici, Piero Mantero, fondatore de Il Segno, e Anselmo Pession, hanno avuto la pazienza di raccogliere vari approfondimenti apparsi in questo sito, che han ritenuto capaci di superare la stretta attualità contenere qualche insegnamento per capire il nostro tempo. Troverete qui, oltre i miei, articoli dei “friends” che, migliori di me, hanno illustrato il sito: da Giulio Giampietro a Roberto Pecchioli, da Stefano Maria Chiari a Patrizia Firmani…
Questo sarà il mio “ultimo” libro, credo. Non tanto per la mia età, ma “ultimo” nel senso che esprime giudizi precisi – e una condanna – del nostro tempo terminale, che già non è più capita se non da una minoranza, ancora in possesso dei paradigmi e presupposti necessari. Una pietra di paragone intellettuale e morale che consente di distinguere l’oro dall’ “oro degli sciocchi”. Già adesso la maggioranza vive senza questa pietra di paragone, e quindi non può capire. Anzi attribuisce i nostri giudizi a “pregiudizi” religiosi, e a un “autoritarismo” reazionario sorpassato, tanto più il loro “Papa Francesco” si prodiga a smantellare i fondamenti di del giudizio. Ormai manca un linguaggio comune con cui raggiungere le masse, del resto all’80 analfabete di ritorno.
Ben ha fatto l’amico Pession a porre sull’ultima di copertina:
Abbiamo vissuto consumando civiltà, e non ne è rimasta più.
Maurizio Blondet con Anselmo Pession
Il Contrordine di Blondet & Friends, Edizioni Segno, 325 pagine, 26 euro.